On the Road tra Emirati ed Oman – Terza tappa: dal selvaggio Musandam alla frenetica Dubai

Di buon mattino ci dirigiamo con la nostra auto verso l’unico fiordo accessibile via terra, il Khor an Naid.

Prendiamo la strada che conduce all’aeroporto e la percorriamo per circa 15 chilometri; ad un certo punto giriamo su una sterrata molto ben segnalata e ci inerpichiamo su per la montagna. La strada sale attraverso il costone roccioso ed è percorribile anche con un auto normale. Arriviamo fino al punto panoramico da cui si apre una stupenda veduta sul fiordo.

Ridiscendiamo perché alle 9 abbiamo appuntamento per la crociera tra i fiordi. Siamo in 10 e con il dhow, la tipica barca omanita, partiamo alla scoperta delle splendide coste del Musandam.

La cosa più incredibile sono i villaggi di pescatori arroccati tra le montagne, raggiungibili solo via mare. Qui cé luce ed acqua, i bambini vanno regolarmente a scuola a Khasab, ma gli abitanti sono restii a far entrare i turisti, così osserviamo le poche case che guardano il piccolo molo solo dal mare. Durante la navigazione un branco di delfini ci raggiunge e nuota dietro la nostra scia.
Una coppia di francesi temerari, visto il vento freddo di oggi, si immerge per esplorare la barriera corallina che circonda Thelegraph island.

Sono le 12, torniamo a Khasab con una lancia: oggi lasceremo il Musandam per tornare a Dubai.

Dopo pranzo carichiamo i bagagli e salutiamo questa ridente e tranquilla cittadina. Ripercorriamo a ritroso la strada fino a Tibat e passiamo la frontiera, anche questa volta senza nessun intoppo, in soli 10 minuti. Lungo la strada che conduce a Dubai ricevo una telefonata: il nostro hotel di stasera è in overbooking (sembra che in questi giorni a Dubai si siano riversati tutti i turisti del mondo).

Intanto arriviamo in città, lasciamo la macchina in aeroporto tirando un sospiro di sollievo visto l`enorme traffico. Il nostro nuovo hotel lo raggiungiamo con il taxi, si trova nella zona di Deira e costa circa 400 euro a notte.

Noi pagheremo la stanza circa 40 euro, lo stesso prezzo che avremmo pagato per l’hotel da me precedentemente prenotato!

Racconto e foto di Fabila

2 commenti su “On the Road tra Emirati ed Oman – Terza tappa: dal selvaggio Musandam alla frenetica Dubai”

  1. Ciao fabila,susa se ti rubo due minuti,ma avrei bisogno di una informazione……..
    Debbo fare il viaggio questa estate con la mia famiglia partendo da Dubai,passando a Musandam e poi,tornando indietro,fino all’Oman.
    Dato che sono al lavoro in Arabia,debbo richiedere il visto turistico.
    Lo posso fare presso la frontiera per Musandam,che valga poi anche per l’Oman?
    O ci sono altre considerazioni?
    Grazie per le informazioni e complimenti per i tuoi viaggi

  2. Ciao Claudio, allora, tutti i visti in Oman si possono tranquillamente fare in frontiera sia aereoportuale che di terra. Solo, ho un dubbio: credo che il passaggio per il musandam sia solo esclusivamente quello da e per Dubai cioè la frontiera di Tibat; mi pare di aver letto infatti che l’altra frontiera è chiusa per i turisti x cui dovresti o fare un visto multiplo (ma nn credo te lo facciano) oppure, più semplicemente fare il visto in entrata al musandam, poi fartelo annullare in uscita e poi, rientrando in Oman dalla frontiera con gli emirati farti fare un altro visto. Una ulteriore possibilità, da prendere in considerazione è il catamarano più veloce del mondo che da Keshab raggiunge Muscat. In questo caso però, se hai un auto a noleggio devi assicurarti che la puoi lasciare in musandam prendendola a dubai! se hai altre domande chiedi pure. ciao fabila

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