Templi, natura e relax – Viaggio in Thailandia e Cambogia – seconda tappa

Partenza alle 8 con il nostro fidato autista di tuc tuc. Concordiamo con lui una somma di 12$ perché ci scarrozzi tutto il giorno tra i templi dell’Angkor Wat.

Il biglietto giornaliero per l’Angkor costa 20$ a testa. La nostra prima tappa è un tempio minore, a circa mezz’ora di tuc tuc dai siti principali, il cui nome è Banteay Srei. Si tratta di un tempio hindi consacrato a Shiva, molto ben conservato.

Proseguiamo per il più noto Ta Prohm, un luogo molto suggestivo poiché questo tempio è stato lasciato in balia della giungla, le cui piante si sono create spazi tra gli enormi massi creando un tutt’uno inaspettatamente armonico.

Seconda tappa l’Angkor Thom nel quale si trova il Bayon, tempio dal fascino indiscutibile. Le decine di volti scolpiti nella pietra rendono l’esperienza della visita molto suggestiva: in qualsiasi punto ci si trovi, si ha come l’impressione di essere osservati.

Purtroppo, verso l’ora di pranzo, inizia a scendere una fitta pioggia che rende sia le successive visite che gli spostamenti molto più difficoltosi per via del fango.

Visitiamo l’enorme Angkor Wat sotto la pioggia, fatto che, a mio parere, toglie sicuramente un po’ di fascino a questo immenso tempio la cui visita richiede come minimo alcune ore.

Impressionanti le lunghissime pareti esterne interamente scolpite con bassorilievi. Alle 17 circa ritorniamo alla nostra guesthouse per fare una bella doccia e toglierci il fango di dosso. Sfruttiamo poi la connessione wi-fi per prenotare l’albergo a Chiang Mai in Thailandia, dove arriveremo dopo domani.

Per il giorno seguente ci siamo messi d’accordo sempre con lo stesso ragazzo dei tuc tuc per una visita al villaggio galleggiante sul lago. In realtà l’Angkor Wat è un sito talmente grande che le guide suggeriscono di dedicare più di un giorno alla sua visita. Noi, avendo 2 giorni, abbiamo preferito suddividerli in questo modo perché la parte sul lago ci interessava tanto quanto la parte dei templi.

L’indomani ci svegliamo alle 8 pronti per partire ma purtroppo fuori diluvia.

Il viaggio in tuc tuc fino al lago di Tonlà Sap è molto affascinante perché ci da la possibilità di vedere le campagne intorno alle città, dove la vita scorre con ritmi lentissimi. Tutto sommato, la pioggia che continua a cadere copiosa, aumenta il fascino di questi luoghi perché in perfetta armonia con l’atmosfera un po’ malinconica che li pervade.

Arriviamo al lago e paghiamo 15€ per salire su una barca che ci accompagnerà nel nostro tragitto. Per fortuna i turisti sono pochissimi per cui la barca parte con noi due soli a bordo.

Consiglio vivamente di fare questa escursione poiché è davvero incredibile vedere come queste persone abbiano creato un vero e proprio villaggio galleggiante che comprende la barca-ristorante, la barca-scuola, la barca-negozio alimentari, ecc.

Il giro dura circa un’ora e mezza, dopo di che raggiungiamo nuovamente Siem Reap. Incredibilmente ha smesso di piovere per cui possiamo dedicarci alla visita della città che, pur non avendo nulla di particolare, è molto graziosa e piacevole da vivere.

Io ne approfitto anche per un po’ di shopping all’Old Market e al Center Market. La sera ci rechiamo invece nuovamente al Night Bazar.

 

L’indomani mattina ce la prendiamo molto con calma e dormiamo qualche ora in più.

Abbiamo appuntamento alle 13  con il nostro fidato autista di tuc tuc  ma inaspettatamente non si presenta. Il problema è comunque presto risolto perché a Siem Reap i tuc tuc non sono certo difficili da trovare. Alle 15.20 parte il nostro volo con la Bangkok Airways che in un’ora e un quarto arriva a destinazione. Qui attendiamo per più di 3 ore la coincidenza . Alle 20.30 decolla il volo che finalmente, in un’ora e mezza circa, ci porta a Chiang Mai.

Con un taxi raggiungiamo la Cool Guesthouse. Camera molto spaziosa e pulita, location molto carina, personale gentile, agenzia di viaggi interna alla guesthouse! Un solo neo: è posizionata a circa 20 minuti a piedi dal centro e circa 30 minuti a piedi dal Night Bazar. Il prezzo è comunque ottimo anche qui: 20€ a notte.

Decidiamo di dedicare la giornata alla visita della città di Chiang Mai nonostante la pioggia ci abbia seguiti anche qui. Come prima cosa però ci preoccupiamo di organizzare l’escursione di domani nell’agenzia della nostra guesthouse. Optiamo per una giornata che prevede rafting, trekking sugli elefanti e trekking a piedi in mezzo alla giungla. Il costo di questa escursione è di circa 30€ a testa.

Chiang Mai è una cittadina facile da girare, sia a piedi che in bici. E’ ricca di templi che si ergono ovunque nella parte vecchia della città. E anche qui ho la conferma di quanto è piccolo il mondo poiché incontriamo due nostri amici di Torino, Lele e Lelli, anche loro in viaggio per la Thailandia. Ci raccontano che sono 3 giorni che piove costantemente ma che sembra che il meteo dia miglioramenti per il giorno seguente. Con loro ci mettiamo d’accordo per la cena. La pioggia ci accompagna per tutto il giorno.

Finita la visita dei templi decidiamo di regalarci un momento di relax con un massaggio. Come suggeritoci da alcuni amici e dalla Lonely Planet, ci dirigiamo al carcere femminile dove sono le carcerate stesse a fare i massaggi. Purtroppo però è tutto pieno per cui ci dirottiamo verso uno dei tanti altri posti visti lungo la strada e, al costo di 5€ circa, ci facciamo coccolare per un’ora.

Tornati alla guesthouse controlliamo i voli per Koh Samui il 6 di agosto. In una agenzia ci è stato consigliato di volare su Surat Thani poiché è una tratta servita dalla Air Asia, compagnia low cost molto conveniente. La ragazza dell’agenzia della nostra guesthouse riesce a trovarmi un volo più economico di quello che avevo trovato io su internet da Chiang Mai a Surat Thani con scalo a Bangkok, incluso il trasporto dall’aeroporto al porto e il traghetto per Koh Samui, tutto per un totale di 130€ a testa. La sera ceniamo con Lele e Lelli per poi spostarci all’immenso Night Bazar.

Per oggi abbiamo già camminato moltissimo per cui rimandiamo alla sera successiva la visita più accurata.

3 commenti su “Templi, natura e relax – Viaggio in Thailandia e Cambogia – seconda tappa”

  1. E’ incredibile come ogni posto cambi aspetto a seconda di chi lo descrive. Ho vissuto la visita al villaggio Chong Kneas sul canale che sfocia sul Lago Tonle Sap con ansia entrambe le volte che ci sono andato.Le condizioni di vita in cui le persone, in massima parte vietnamite, sono costrette a vivere sono a mio parere quasi disumane. Solamente in quel villaggio ci sono 4 “barche-orfanotrofio” e il tasso di mortalità infantile è fra i più alti al mondo.

  2. Andrea, io ho scritto poche righe consigliando vivamente la visita perchè a mio parere è giusto recarsi anche in quel luogo piuttosto che visitare soltanto i templi. Quando parlo di posto “affascinante” intendo dire semplicemente che per me è stata una cosa nuova, mai vista e che non credevo ci si potesse organizzare per vivere così. Non ho fatto cenno agli aspetti che citi tu (abbiamo visto anche noi gli orfanotrofi e ci hanno parlato della difficilissima situazione infantile) non perchè non mi abbiano toccata e non perchè non ne siamo usciti scossi anche noi, ma perchè credo che sia meglio che ognuno viva la sua esperienza senza condizionamenti. Conoscere certe cose è molto meglio che ignorarle. Resta che sono perfettamente d’accordo con quel che dici.

  3. … la mia non era una critica ma l’osservazione – con il senno del poi errata viste le precisazioni che hai fatto- di come uno stesso luogo possa essere vissuto in modi diversi. Io sono andato la seconda consapevole di quello che avrei provato ma la prima no, visto che nessuno dice cosa si vedrà (in realtà mi era stato vagamente accennato mentre mi ci portavano)… ti parlano di villaggio galleggiante, di tramonto sul lago, di allevamenti di coccodrilli… ilmio commento era compendio al tuo perchè anch’io credo che si debba vedere!

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