Un itinerario lungo il grande fiume Po

Quello che vi voglio proprorre oggi è un itinerario interessante lungo il grande fiume Po.

Trattasi di un piccolo e piacevolissimo viaggio da poter affrontare lungo una bella domenica. Va bene in tutte le stagioni anche se, a mio avviso, trova la sua bellezza più grande in due periodi in particolare.

  • Il primo è l’autunno, quando la pianura sembra sonnecchiare e si tinge di mille colori splendidi.
  • Il secondo, per i più temerari, è l’estate. Già … sembra quasi una sfida ma gironzolare sulle rive del Po in piena estate è sicuramente un’esperienza. Bisogna tener conto della temperatura e arrivare preparati. Bisogna pensare anche alle zanzare ma se vi attrezzate bene (con un comune repellente) vi assicuro che vi ritroverete dentro un’atmosfera senzazione. E se ce l’ho fatta io che non sopporto il caldo … ce la possono fare tutti!

Si parte da Colorno, in provincia di Parma, per visitare una delle perle più belle della nostra pianura: l’omonima Reggia. Gioiello artistico del periodo Napoleonico, è conosciuta anche come Palazzo Ducale di Colorno. La prima costruzione risale al medioevo ma ciò che ora noi vediamo è l’opera messa in piedi da Napoleone nel 1807. Fu ristrutturata per essere la dimora di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone. Proprio a quel periodo risale, oltre al rifacimento architettonico, il bellissimo giardino all’inglese che, a parer mio, in ogni stagione rivela particolarità diverse.

L’ingresso al Giardino è gratuito ed è fruibile dall’alba al tramonto. Per visitare la Reggia, vi consiglio di telefonare perché spesso viene utilizzata per convegni o eventi e non è aperta al pubblico. Da Colorno a Brescello il passo è davvero breve.

Tutti di sicuro conoscete, almeno per nome, questo paesino della Bassa. Ovviamente Brescello vi ricorderà Don Camillo e Peppone. Dopo averlo visitato vi ricorderà anche il grande autore che mise su carta quei due fantastici personaggi: Giovanni Guareschi. Guareschi era infatti uno scrittore molto legato alla “Bassa” e alle terre del Po. A Brescello c’è la possibilità di visitare, ad offerta libera, il musero di Don Camillo e Peppone.

Questo luogo è imperdibile per molti motivi:

  • In primis per i cimeli recuperati dai set cinematografici e per tutto ciò che è stato raccolto a riguardo dei vari film.
  • In secondo luogo, il museo vi racconta chi era Guareschi, vi parla del suo pensiero e del suo sentire. Conoscere un autore, anche se non è più con noi, ci permette di capire di più di quei due personaggi tanto simpatici portati sul grande schermo. Ci aiuta inoltre a capire un mondo, una comunità, un pensare ed un sentire legato al fiume Po.

Con tutto sto girare vi sarà venuta fame e la zona delle terre Golenarie di Brescello offre qualcosa di imperdibile.

Gironzolate tra argini e golene e troverete trattorie pronte a soddisfare ogni appetito: imperdibili i tortelloni e, a seconda di gusti, il tipico misto di fiume. Di cosa si tratta? Di pesce tipico del fiume Po come il pesce gatto ad esempio e anche di qualche rana cucinata nel migliore dei modi. In umido o fritto è un qualcosa che solo le Terre del Po regalano.

Se avete ancora forze finito di mangiare… beh… vi propongo Gualtieri, sempre lì vicino. Stiamo seguendo il fiume da Ovest versto Est ed è impossibile perdersi, anche se le stradine di campagna sono un bell’affare!

Perché Gualtieri? Questo paesello emiliano è stato la casa di un certo signore di nome Ligabue. No … non è Luciano, bensì Antonio Ligabue, pittore “fauvista”, a tratti naif e un po’ matto che seppe magristralmente dirigere la sua pazzia verso il Genio Assoluto.  Gualtieri c’è un Museo e un centro documentario sul pittore e vale davvero la pena di farci un giro. Spesso cerchiamo l’arte in grandi città ma la realtà è che sovente è dietro le nostre spalle.

Da Gualtieri vi basterà seguire la strada arginale per arrivare, proprio in pochi minuti, a Guastalla. Quest’ultimo paese è un altro piccolo gioiello artistico legato ai Gonzaga e il centro merita più di uno sguardo.

Ma io ora faccio quella che vuole un aperitivo e vi porto a concludere la giornata in un posto che è sempre un po’ magico: il Lido Po.
Non c’è di meglio di un luogo dove rilassarsi dopo tanto girare e questo è il posto giusto in zona. Musica Lounge e buonissimi Mojitos (ma non solo) … semplicità, chiacchiere, un fiume che scorre lento e il tramonto. Non c’è niente di meglio e anche quell’acre aroma del repellente per zanzare fa parte del gioco.

Scherzi a parte, quello che volevo proporvi oggi è proprio un itinerario semplice e scorrevole.
Qualcosa da vivere in tutta semplicità, come lo scorrere lento di un gran fiume che conosce tutto il Nord Italia.

2 commenti su “Un itinerario lungo il grande fiume Po”

  1. Per visitare la Reggia, vi consiglio di telefonare perché spesso viene utilizzata per convegni o eventi e non è aperta al pubblico
    —–
    Ho visitato con piacere Colorno e Palazzo Ducale. Oltre che convegni ed eventi, la Reggia è anche sede della Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Una specia di Università del Gusto, con sede principale a Colorno e secondaria a Torino.
    http://www.alma.scuolacucina.it/

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