La spiaggia della Polveriera, isola d’Elba

Dopo una settimana di impegni e salti mortali per riuscire a fare tutto, queste poche parole diventano magiche. Come una fresca brezza di mare la mente comincia a immaginare… il riposo. Allora abbandoniamo il computer e raccolta qualche maglietta e il costume nello zaino siamo pronti.

Molte auto sono dirette verso il porto di Piombino alla ricerca di qualche spiaggia lontana dalla terraferma; noi invece non le seguiamo e continuiamo il nostro viaggio verso Follonica. Arrivati in paese la confusione regna sovrana e anche gli alti palazzi affollano la strada; come giganti cattivi sovrastano la natura della Maremma e nascondono la vista verso il mare, ma, come in una favola c’è sempre il lieto fine. Passato il centro abitato, infatti, ci troviamo immersi nella natura; l’ombra dei pini secolari raffresca l’aria e sembra di essere in un altro mondo. Prendiamo un piccolo sentiero al lato della strada e cominciamo a camminare nella pineta; siamo immersi nel silenzio e solo il muoversi di una colorata amaca abita questa pace. I raggi di sole iniziano a penetrare tra i rami e all’improvviso, come in un teatro, si apre il sipario sullo spettacolo… il mare.

L’acqua cristallina del mar Tirreno è bassa e invita a fare qualche passeggiata, mentre la spiaggia, lunga e stretta, alterna spazi attrezzati con piccole dune che la separano dalla pineta. Tanto sole e relax, lontani dal traffico della città, la calma regna sovrana e sembra di trovarsi in un’oasi protetta. Che cosa vuoi di più dalla vita? Niente, solo tanto riposo.

All’orizzonte si vede la rinominata Isola d’Elba, ma questa spiaggia non ha nulla da invidiarle, neanche sotto l’aspetto storico culturale.

Questo angolo di paradiso, infatti, prende nome da una antica polveriera, di cui oggi rimane solo il molo commerciale, che è parte delle numerose attività minerarie e metallurgiche che si sono succedute nelle colline grossetane per circa tre millenni. I numerosi siti di archeologia industriale presenti nella zona sono oggi tutelati con la creazione del Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere Grossetane che permette ai turisti di riscoprire le miniere attraverso itinerari che sovrappongono la natura e la cultura.

L’aspetto culturale è solo una parte di quello che si può trovare in questa zona. Il vento costante permette di praticare numerosi sport acquatici e magari uscire in barca a vela, grazie alla presenza di un nuovo grande porto turistico, Marina di Scarlino, a 2 km di distanza. Si può affittare una barca e pescare in mare oppure nei numerosi corsi d’acqua che confluiscono nella fiumara.

Dopo una giornata di riposo non c’è nulla di meglio di una cena a base di pesce sul porto per ammirare il tramonto; il mare è calmo e l’aria fresca, ma la giornata non è ancora finita. Va bene rilassarsi ma a un po’ di divertimento non si rinuncia mai e la folla all’inizio della strada ce lo ricorda… si va tutti a ballare al Tartana, una piccola discoteca all’aperto.

Che dire il week end passa in fretta, ma la Polveriera è solo una delle tante favolose spiagge che si trovano nei dintorni di Follonica: Carbonifera, Torre Mozza, il Boschetto, Cala violini e Casetta Civinini. I miei giorni in questo angolo di paradiso sono volati e il tempo è passato veloce come un treno, ma questa è solo una delle tante fermate per poter scoprire al meglio queste zone. La nostalgia e la tristezza non ci sono quando saluto questo mare perché pieno di felicità posso già pensare a quante altre avventure può ancora regalare… magari il prossimo anno.

p.s. Grazie alla mia amica Camilla che mi ha permesso di scoprire questo luogo e che mi ha ospitato sopportandomi per qualche giorno

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