Il Po tra Reggio Emilia e Mantova… In bicicletta

Ricordate Bycicle race, la canzone dei Queen in cui, ad un certo punto, si sente suonare un tripudio di campanelli? Quella canzone mi mette un sacco d’allegria! Sarà anche perché adoro andare in bicicletta. Se siete appassionati come me, che anche in vacanza macino chilometri sulle piste ciclabili delle Marche, forse vorrete provare l’esperienza di vedere una città patrimonio dell’Unesco come Mantova e seguire il corso del Po fino a Brescello (sì, il paese di Peppone e Don Camillo), Boretto, Gultieri e Guastalla… Tutto su due ruote!

Il Po tra Reggio Emilia e Mantova

Personalmente, nell’ambito del blogtour alla scoperta del Quadrilatero UNESCO, ho provato un percorso misto: arrivata al porto fluviale di Boretto (RE) ho caricato la mia bici sulla Padus, una motonave che fa navigazione turistica sul Po con diverse proposte di percorso: a mio parere le più interessanti sono quello alla scoperta delle piccole capitali del Po, da Boretto a Mantova attraverso il Parco Naturale del Mincio e il Ciak si gira, ovvero la visita di Brescello e Boretto alla scoperta dei luoghi in cui sono stati girati i  film di Peppone e Don Camillo.

Guastalla

Lasciato il porto di Boretto inizia la navigazione sul Po verso Guastalla, dove arrivo una mezz’oretta più tardi, dopo aver goduto di bellissimi panorami sul fiume.

Arrivata a Guastalla posso finalmente salire sulla sella! La pista ciclabile inizia proprio dall’attracco dove sono arrivata e si snoda per 11km verso Gualtieri attraverso meravigliosi paesaggi in riva al fiume; faccio una capatina anche nel centro per vedere com’è questa cittadina e poi proseguo il mio percorso verso Gualtieri.

E’ domenica mattina e dunque ci sono altri habituè che mi fanno compagnia lungo il percorso: è molto piacevole godersi una pedalata al sole, incredibilmente caldo visto il periodo.

Gualtieri

Dopo qualche chilometro giungo a Gualtieri ed entro nella piazza principale passando sotto la Torre Civica: quella che si potrebbe definire una vera e propria entrata trionfale! Di fronte a me si apre, letteralmente, la piazza dominata da Palazzo Bentivoglio: viene naturale fare un bel respiro, godersi lo spettacolo e non trattenere un bel sorriso. Sono arrivata a destinazione!

Proprio in Piazza Bentivoglio si trova il Ristorante Ligabue, dove ho assaggiato delle tipicità davvero eccezionali: consigliatissimo l’antipasto di salumi locali accompagnato dallo gnocco fritto servito con marmellata e, per i golosi come me, non potete perdervi la Sbrisolona servita con crema al profumo di grappa, il tutto accompagnato da un Malvasia dolce: il Paradiso, praticamente.

Il titolare inoltre, racconta di come da bambino incontrò più volte il pittore, a cui deve il nome il suo ristorante: Antonio Ligabue visse infatti per molti anni proprio a Gualtieri, in un’abitazione di fortuna costruita vicina alle rive del Po e donava i suoi quadri in cambio di un piatto di minestra e di un pezzo di pane, ignorando l’alto valore della sua Arte.

Mantova

Dopo questa piccola parentesi culinaria ci mettiamo in moto verso Mantova (questa volta non in bici, anche se ci sono diversi percorsi che lo rendono assolutamente possibile, con un po’ di allenamento e buona volontà: per esempio, da Boretto dirigetevi a Viadana e dall’argine parte la sx Po – EV8 sino a Casalmaggiore e da qui la nuova ciclabile per Sabbioneta /Mantova. Oppure sempre con la sx Po EV8 da Viadana per Dosolo – S.Matteo delle Chiaviche – Torre d’Oglio – Borgoforte – Buscoldo – S.Silvestro – Mantova.)

Mantova è stata una vera (e bella) scoperta: la conoscevo solo come città famosa per i suoi palazzi, legati alla famiglia Gonzaga, e invece ha un aspetto paesaggistico e naturalistico che mi hanno veramente colpito. Per esempio (che ignoranza!) non sapevo dei suoi tre laghi che circondano la città, faendola apparire come una visione che si alza dalle acque. Lungo questi laghi si sviluppa un parco cittadino, che presenta un percorso ciclo-pedonale molto suggestivo, assolutamente da non perdere se vi trovate a Mantova!

Da segnalare anche la grande attenzione e la progettazione che città e regione stanno portando avanti per quanto riguarda la viabilità e la mobilità delle biciclette, sia in città che in provincia: Mantova, d’altronde è un importante centro da cui transitano anche ciclovie a livello europeo, come l’Eurovelo EV7 ed EV8 che collegano Capo Nord a Malta e Cadice ad Atene.

In città è anche presente un’associazione, gli Scarponauti, che promuove il turismo attivo con percorsi di trekking, ciclotour e accompagnamenti guidati su percorsi storici e naturalistici: un modo diverso per scoprire la città ed il territorio!

I luoghi del Po in bicicletta

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