L’arte dell’incontro: Spoleto premia la curiosità dei visitatori del Festival

Quando si pensa ad una città in pieno festival, ci si immagina subito un mondo pieno di suoni, colori, rumori e molta gente. Qualche giorno fa, quando siamo arrivati a Spoleto, io mi aspettavo di cogliere il Festival dei 2Mondi un po’ ovunque. Quello che in realtà ho incontrato sulla mia strada era un mondo molto più tranquillo e rilassato rispetto al caravan serraglio che la mia mente si era figurata.

Delusa? Non direi. Sono rimasta invece un po’ “sulla porta”, come si suol dire. Mi sono messa lì ad attendere e sono stata premiata.

Ieri, nel gironzolare tra chiese romaniche e viuzze inerpicate per le salite, ho avuto l’opportunità di stupirmi grazie a quella forma d’arte umana che tutti i viaggiatori conoscono molto bene: l’arte dell’incontro.

Philippe Daverio al Festival 2Mondi 2013 - Spoleto

 

Non bisognerebbe mai dimenticare a casa la curiosità perché essa è regina quando si è in viaggio. Grazie ad essa, ieri ho assaportato davvero l’atmosfera del festival. Qui a Spoleto non ci somo eventi collaterali a quelli in cartellone. Ma un “fuori festival” ufficioso è pronto in ogni angolo.

Succede quando per caso si scopre una pittrice che espone quasi timida in un piccolo spazio adiacente al centro. Lei si chiama Paola Salvestrini, è toscana e negli occhi ha tutta la limpidezza e la luce dei suoi quadri. Il suo lavoro racconta di mare, di vita, di giochi posti dentro una realtà nuova, più limpida rispetto al mondo reale.

Uscendo dalla mostra di Paola,  la curiosità mi ha fatto cogliere un suono che arrivava dall’altro lato della piazza. Quattro musicisti molto giovani avevano portato in piazza il loro modo di suonare. Stavano praticamente provando i pezzi che la sera stessa avrebbero dovuto eseguire in modo più ufficiale. Poco importava che fosse una prova o semplice voglia di diffondere la musica, in pochi minuti avevano attirato davanti a loro un bel po’di gente.

Spoleto, Festival 2Mondi - Musica in strada

Grazie a loro e grazie a Paola ieri ho colto davvero la sensazione che la città stessa fosse diventata palcoscenico. E (anche) questo è il Festival dei 2Mondi.

(Fotografie: Gianluca Vecchi)

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