Highgate: il cimitero di filosofi, artisti e vampiri

Il cimitero di Highgate è da tempo avvolto in un fascino oscuro, sfiorato da un’atmosfera gotica ottenuta tramite il caratteristico stile di lipidi, statue, mausolei e cripte. A rafforzare la tetra bellezza di questo angolo di Londra, contribuiscono inoltre le storie di alcuni suoi residenti.

Nel 1862 Elizabeth Siddal – poetessa, modella e artista britannica – venne deposta nel cimitero di Highgate dal marito Dante Gabriel Rossetti, di cui era stata a lungo musa ispiratrice. Pittore e poeta egli stesso, Dante era figlio dell’italiano Gabriele Rossetti, nato a Vasto, in Abruzzo. Al momento della sepoltura, l’artista volle deporre tra i rossi capelli della sua amata un libro di poesie. Sette anni dopo, riaprendo la bara per recuperare quel libro, trovò il corpo della donna in perfetto stato e con i capelli più lunghi di quando era morta. Il fatto, che all’epoca riecheggiò nelle cronache locali, fu pian piano dimenticato, ma la fama di Highgate era ormai conclamata e il suo fascino spettrale non avrebbe cessato di attirare visitatori da tutto il mondo.

Passeggiando tra Egyptian Avenue e Lebanon Cyrcle l’atmosfera è quella di un romanzo di Mary Shelley o Bram Stoker, tanto che quest’ultimo ne trasse ispirazione per il suo Dracula. Nel libro il cimitero è citato più volte e diviene addirittura l’ambientazione per la caccia al vampiro di Lucy Westenra, la quale appare tra le tombe con la sua giovane vittima tra le braccia.

Ma non solo dalla letteratura proviene la fama del cimitero di Highgate. Negli anni Sessanta iniziò una serie di strani avvistamenti di animali con la testa tagliata e segni di riti satanici. Si diffuse l’idea che un vampiro frequentasse Highgate e il fondatore della British Psychic and Occult Society, David Ferrant, insieme al vescovo inglese Sèan Manchester, iniziò ad interessarsi alla questione. Da lì a poco si creò un movimento di fanatici cacciatori di vampiri: molti corpi furono riesumati, decapitati e trafitti con un paletto di frassino. Alla fine Ferrant fu condannato a cinque anni di prigione e il cimitero chiuso al pubblico.

Dal 1975 l’associazione The Friends of Highgate Cemetery si occupa della sua gestione e delle visite guidate e il cimitero è ancora meta di pellegrinaggi per appassionati dell’occulto, nonché di curiosi alla ricerca delle molte tombe illustri , tra cui quelle di Karl Marx, George Eliot e Malcolm McLaren (manager dei Sex Pistols).

1 commento su “Highgate: il cimitero di filosofi, artisti e vampiri”

  1. Pezzo suggestivo e traboccante di notizie interessanti, che, dopo di averlo letto, mi ha convinto a tenere in mente di farci un salto anch’io, lì ad Highgate, la mia prossima volta a Londra: i cimiteri sono sempre una destinazione da non perdere in viaggio, e poi…che belle foto!

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