Viaggio in Slovenia #1: Portorose e Pirano

Io della Slovenia avevo vaghe conoscenze, legate soprattutto alla lettura di un’etnografia in programma per l’esame di Antropologia Culturale all’università. Capite bene, dunque, che quando mi hanno invitata sono partita piuttosto alla cieca per una località non lontana da Trieste, e dal nome molto romantico: Portorose.

La prima impressione che ho avuto varcando il confine sloveno è stata quella di un immediato cambiamento di atmosfera: dal grigio dell’autostrada, con ponti ed incroci di sopraelevate, si viene catapultati nel verde degli alberi che crescono rigogliosi ai lati della strada e accompagnano il viaggiatore verso una questa tranquilla località affacciata sul Golfo di Pirano.

Golfo di Pirano - Slovenia

Conosciuta, soprattutto negli anni passati, per il casinò (che quest’anno festeggia il suo 100° anniversario) e per le sue spa, Portorose si è imposta come una meta di vacanze anche per famiglie, e non solo nel periodo estivo, grazie all’ampia offerta della catena Bernardin Group, che incontra le esigenze delle coppie che cercano relax e benessere, famiglie con bambini e businessmen, grazie alle sue diverse strutture, ognuna concepita e costruita per accogliere al meglio l’ospite per cui è stata pensata.

Portorose è una piccola cittadina costiera, caratterizzata da un bel lungomare pedonale che permette di raggiungere Pirano, un antico borgo di pescatori reso totalmente pedonale per preservare l’antica configurazione dei vicoli e ridurre al minimo l’inquinamento. Sebbene oggi la maggior parte degli abitanti si siano trasferiti in case nuove, lontano dall’antico centro, credo che Pirano sia una delle cittadine più interessanti che io abbia mai visto. I dettagli e le piccole cose mi colpiscono sempre molto: non mi sono certo sfuggite le bifore e le trifore che ornano le facciate delle case colorate e che contribuiscono a dare credito al soprannome di “Piccola Venezia” di cui si può fregiare Pirano, retaggio di quella dominazione veneziana che qualche secolo fa ha contribuito ad arricchire questo piccolo centro.

Un’altra piccola perla scoperta durante la passeggiata per i vicoli è l’incantevole Monastero dei Frati Minori: il candore dell’edificio e la struttura semplice ed essenziale, stile che si rispecchia anche nelle decorazioni della chiesa, rendono il complesso ancora più interessante dal punto di vista cromatico, con il campanile che si staglia sul cielo blu intenso.

Molto bella è anche la parte superiore della cittadina, dalla quale si gode di una bellissima vista su tutto il golfo e su Pirano stessa, dall’alto.

Ma cosa si può fare (e gustare) a Pirano e Portorose? Abbiate pazienza… questo ve lo racconto nella prossima puntata!

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