L’arcipelago delle Orcadi: una rivelazione a nord della Scozia

Non molto battute e probabilmente sottovalutate dal turismo di massa (consentitemi: per fortuna!), le Isole Orcadi (Orkney) offrono molteplici attrattive di carattere storico, ambientale e  faunistico.

Abbiamo raggiunto Main Island con un volo domestico da Glasgow, godendo di una veduta dall’alto dell’arcipelago davvero mozzafiato. Una volta atterrati – l’aeroporto è uno dei più piccoli che abbia mai visto – abbiamo preso un’auto a noleggio e ci siamo diretti nel capoluogo: Kirkwall.

Adagiata su di un’ampia baia, è una gradevole cittadina  i cui punti nevralgici sono il porto – con un gran viavai di pescherecci e traghetti – e Albert Street, una via commerciale che congiunge il porto con la cattedrale di Saint Magnus che, in arenaria rossa, richiama l’imponenza delle grandi cattedrali medievali europee. Poco distante dalla cattedrale si trova il Tankerness House, piccolo ma interessantissimo museo sulla storia delle Orcadi: dall’Età della Pietra al periodo vichingo, fino ai giorni nostri.

Piccola curiosità: Highland Park Distillery è la distilleria di whiskey più settentrionale del mondo…. merita sicuramente una visita (e un assaggio!).

I collegamenti in autobus sono molto validi, ma spostarsi in auto è certamente preferibile per autonomia e libertà. Ovunque il paesaggio è sorprendente: scogliere a picco sul mare, canyon, prati verdissimi e colonie di uccelli marini migratori che nel periodo della nidificazione trovano in queste isole il luogo perfetto per far nascere i loro piccoli. Pulcinelle di mare, gabbiani, sule e molte altre specie rendono affollatissime queste coste accarezzate dalla costante brezza del Mare del Nord.

Con l’appellativo di Heart of the Neolithic Orkney, Skara Bae è un sito archeologico assolutamente da non perdere. È situato direttamente a ridosso della Baia di Skail, una laguna quasi caraibica tanto la spiaggia è bianchissima e il mare di un azzurro cristallino da sogno. Rimasto sepolto per oltre 4500 anni, il sito è riaffiorato attorno al 1850 a causa di una tempesta ed è stato proclamato Patrimonio dell’UNESCO nel 1999. Aggirarsi all’interno di queste antichissime abitazioni ottimamente conservate, dove sono state ricreati oggetti scene di vita quotidiana, è un’esperienza altamente suggestiva.

Stenness Standing Stones si trova su di un promontorio ed è anch’esso un sito di grande importanza archeologica costituito da un enorme cerchio composto da pietre erette verticalmente sul terreno.  Tali pietre sono tavole piatte, spesse circa 30 centimetri. All’inizio il sito ne contava ben 12 (alte fino a cinque metri) che formavano un’ellissi di circa 32 metri di diametro.

Rimanendo in ambito storico ma di una storia decisamente più recente , incappiamo in un luogo molto particolare e inaspettato: l’Italian Chapel, sull’isoletta di Lamb Holm, è stata costruita dai prigionieri di guerra italiani durante il secondo conflitto mondiale (circa 1300 i detenuti nella regione). Si tratta di una chiesetta ricavata in un hangar militare e magnificamente stuccata e affrescata, tanto da sembrare quasi surreale con le sue magnifiche decorazioni.

A Lamb Holm si accede attraversando una delle Churchill Barriers, altra testimonianza del periodo bellico. Si tratta infatti di sbarramenti eretti durante la seconda guerra mondiale e finalizzati ad impedire le incursioni dei sottomarini  nella baia dove si trovava la Royal Navy, e adesso utilizzate come collegamento stradale fra le isolette. Percorrendo questo tratto di strada si possono inoltre scorgere relitti di imbarcazioni rugginose adagiate sui bassi fondali del canale.

A solo 14 chilometri da Kirkwall, Stromness è una città portuale caratterizzato da case e negozi costruiti in pietra locale. È da qui che partono i traghetti “Scrabster” diretti verso la costa scozzese.  La traversata dura mediamente  un’ora e mezza con una  frequenza fino a tre volte al giorno. Per coloro che lasceranno queste terre magnifiche via mare, lungo la traversata verso Thurso potranno godere del “saluto” del celebre quanto singolare Man of Hoy, l’uomo di paglia.

Informazioni utili

Quando andare

Il fascino delle Orcadi è capace di rapire in qualsiasi periodo dell’anno. D’inverno, considerando l’elevata latitudine, è possibile osservare il fenomeno dell’Aurora Boreale. L’estate invece è ottima per godere di giornate lunghissime: le ore di luce sono davvero molte e raggiungono la massima estensione verso metà giugno potendo così godere del  ”Sole di Mezzanotte”.

Clima

Siamo molto a nord, inoltre la presenza dell’oceano rende la situazione metereologica molto variabile. Perciò meglio vestirsi “a cipolla” con qualche bel maglione anche in estate e l’immancabile k-way per la quasi costante pioggerella.

Alloggi

I numerosi B&B vi permetteranno un contatto diretto con gli abitanti del posto: persone calorose, sincere e disponibili.

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