10 consigli per preparare un viaggio zaino in spalla per Cuba

La recente riapertura delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba ha creato un’ondata di terrore tra gli estimatori della fantastica isola caraibica, che temono che il nuovo corso possa cambiarne per sempre la sua verve e il suo carattere. Io credo che ci vorrà un bel po’ di tempo prima che Cuba riesca a lasciarsi alle spalle più di mezzo secolo di isolamento, ma sono anche convinta che sia sempre ora di visitare questo Paese meraviglioso.

Ci sono tantissime cose da fare a Cuba e posti da vedere: bellissime città coloniali, natura rigogliosa e paesaggi di ogni tipo, spiagge fantastiche e mare cristallino dove fare snorkeling e immersioni, ottimo cibo, bella musica accompagnata dal ballo e gente molto ospitale.

Tuttavia, viaggiare a Cuba non è esattamente facile o economico. I trasporti non sono efficienti, non esiste un sistema di prenotazione online efficace per autobus o alloggi (anzi, proprio non esiste il wifi e l’accesso a internet è praticamente impossibile, vista la lentezza della rete), e le trappole per i turisti sono sempre in agguato (ne so qualcosa!). Anche i viaggiatori con svariati anni di esperienza, come la sottoscritta, possono trovare un viaggio zaino in spalla a Cuba davvero difficile, finendo spesso col spendere più di quanto si è preventivato.

Ecco allora alcuni consigli per preparare e vivere al meglio un viaggio a Cuba, tutti basati esclusivamente sulla mia esperienza!

Quando visitare Cuba

Ogni momento è buono per visitare Cuba, ma è meglio andarci tra novembre e marzo, durante la stagione secca. Potrebbe comunque piovere in alcuni posti – quando io ero là, a febbraio, ha piovuto tutti i giorni a Baracoa – ma almeno non è tanto umido, il che rende il caldo costante più sopportabile.

Che cosa comprare prima di andare

Chi viaggia a Cuba deve avere una buona assicurazione sanitaria e un visto, chiamato tarjeta de turista, che solitamente è valido per trenta giorni e cosa 25 euro. Una buona agenzia di viaggi li può procurare entrambi, altrimenti per la tarjeta de turista ci si può rivolgere al consolato cubano.

Moneta locale

Cuba ha due monete. I viaggiatori in teoria possono usare solo il peso convertible (CUC) che vale circa un dollaro. L’atra moneta è chiamata moneda nacional (MN). Il tasso di conversione è 1 peso per 25 monedas. Io sono riuscita a procurarmi qualche MN, ma li potevo usare per comprare solo piccole cose, come le noccioline dai venditori in strada. Le carte di credito non sono accettate da nessuna parte, perciò è sempre necessario avere un po’ di contanti. Ci sono bancomat ovunque, ma a volte manca l’elettricità ed è impossibile prelevare. Bancomat e carte generati negli Stati Uniti non sono accettati. Io mi sono portata anche qualche euro, per poterli cambiare in caso di necessità.

Il doppio sistema

Praticamente a Cuba esiste un servizio pubblico per tutto o quasi, e il suo equivalente privato, anche nell’industria del turismo. Ci sono i taxi statali e quelli privati (taxi particulares), gli hotel statali e le pensioni private (casas particulares), i ristoranti statali e quelli privati (paladares), le agenzie di viaggi dello Stato (come Cuba Tours o Havana Tours) e le guide private. Io mi sono trovata meglio con i servizi privati: sono più flessibili, e in generale la qualità è migliore. Per non parlare del fatto che sono anche molto più convenienti.

Contrattare a Cuba

Il salario medio di un cubano è tra i 12 e i 20 CUC al mese. Una volta che l’ho saputo, ho avuto un’idea più chiara di quello che era il valore reale delle cose. La maggior parte delle contrattazioni le ho svolte per i taxi. I jineteros (parola che un tempo identificava le prostitute, ma che adesso viene usata per indicare i procacciatori di affari, che ricevono una commissione per ogni cliente portato ad una casa particular, paladar o taxi) di solito chiedono una cifra molto più alta di quella dovuta. Conoscere quello che dovrebbe essere il prezzo giusto (io lo chiedevo sempre ai proprietari della casa particular dove alloggiavo) aiuta a contrattare. Io ero decisamente spietata, e la mia prima offerta era sempre un decimo del prezzo suggerito, per poi arrivare a pagare un quarto o un terzo della cifra richiesta.

I trasporti a lunga percorrenza

Ho fatto uso dei taxi solo per spostarmi all’interno delle città e solo una volta per un lungo tragitto dopo aver trovato altri viaggiatori con cui condividere la spesa, altrimenti sarebbe stato davvero troppo costoso. La scelta altrimenti ricade su due compagnie.

I bus della Viazul sono i più utilizzati: sono abbastanza decenti (alcuni sono veramente sporchi), gli autisti si fermano quando gli pare (per fare la spesa, portarla a casa, fumare una sigaretta e cose del genere!), dentro si muore di freddo, gli orari di partenza non sempre sono convenienti (quello da Camagüey a Trinidad parte alle due del mattino) e a volte le ruote sono talmente lisce che esplodono.

I biglietti non si possono comprare in anticipo, ma si può andare alla stazione dei bus e mettere il proprio nome sulla lista dei passeggeri. I bus della Transtur sono migliori – e i prezzi praticamente identici – ma la rete non è altrettanto capillare.

Trovare e prenotare una stanza

Cuba è al di fuori dei sistemi di prenotazione conosciuti a livello mondiale, non ci sono ostelli e non esiste il couchsurfing. A meno che non si pensi di andare in un resort all inclusive a Varadero (idea che a me fa un po’ orrore, anche se poi da lì si ha accesso a tutti i cayos del nord) e comprare un pacchetto vacanza, è decisamente meglio alloggiare in una casa particular.

Io raccomando sempre le casas particulares rispetto agli hotel. Sono più “personali”, a volte sono in antichi e bellissimi edifici coloniali, le camere (sempre doppie) hanno tutte il bagno privato e sono molto più economiche di un hotel. Io mi sono sempre trovata molto bene. I padroni di casa provvedevano a qualsiasi mia richiesta: dal bucato al darmi una mano coi trasporti, dai pasti alle visite della città. I prezzi non sono negoziabili, ma sono più o meno fissi per ogni città. I prezzi più alti sono a L’Avana e Trinidad, dove una camera doppia costa 30 CUC.

Camere in affitto

Come tutti quelli che si recano a Cuba, io ho fatto in modo di prenotare una camera per le prime notti – nel mio caso a L’Avana – tramite una raccomandazione da parte di un’amica che c’era già stata, e ho fatto la prenotazione mandando un’email (sono stata fortunata, perché il padrone della casa usava la posta elettronica, altrimenti avrei dovuto telefonare). Una volta a Cuba, i padroni di casa solitamente fanno domande agli ospiti sui loro piani di viaggio e li aiutano a prenotare una camera per la tappa successiva. Tutti hanno un amico, cugino o conoscente che ha una casa particular in un’altra città e vogliono sempre aiutare i propri ospiti facendogli la prenotazione, e i propri amici procurando loro nuovi clienti.

In ogni caso, arrivare in una località senza aver prenotato una camera in anticipo raramente è un problema. Ho notato che, ogni volta che il bus entrava nella stazione della città che mi accingevo a visitare, i proprietari delle casas particulares erano tutti lì, pronti ad offrire una camera. A volte mi è anche capitato di arrivare alla casa prenotata e scoprire che la camera non era disponibile, ma i proprietari mi aiutavano immediatamente a trovare un altro posto in cui stare, portandomi da un vicino o conoscente che aveva una camera disponibile.

Mangiare e bere a Cuba

A Cuba si può mangiare benissimo spendendo poco. I paladares sono più economici dei ristoranti statali, oltre che molto più buoni. Il cibo da strada è buono. So che per agli italiani potrebbe fare un po’ orrore, ma secondo me non erano male nemmeno le pizzette sfornate dai “buchi nel muro” che costavano meno di un peso. Le porzioni nei paladares sono enormi, e si può facilmente dividere un pasto a meno che non si abbia una fame veramente da lupi.

Le cose che non mancano mai in un pasto cubano sono i tostones (crocchette di platano fritte) e il congris (riso con fagioli neri, cucinati con aglio, olio e spezie), che accompagnano i piatti a base di pollo, pesce, aragosta, gamberi o maiale. Più raro è invece l’agnello e quasi introvabile il manzo. La capitale culinaria è Baracoa. Io ancora sogno di mangiare i gamberi, il polpo e l’aragosta in salsa di cocco.

Inutile dire che i cocktail sono fantastici. Non sono un’alcolista, ma non è passato giorno a Cuba senza che bevessi un mojito!

Sicurezza

Cuba è sicurissima per i viaggiatori zaino in spalla e anche per le ragazze che viaggiano da sole. Il tasso di criminalità è molto basso. A me è capitato spesso di sentire uomini che facevano apprezzamenti sul mio aspetto, e che mi offrivano favolose notti d’amore, ma ignorarli era abbastanza per scoraggiarli. Le casas particulares sono molto sicure, ma consiglio sempre a tutti di contare i soldi prima di uscire, di chiuderli a chiave nella valigia e di chiudere a chiave la porta della camera. In ogni caso, solo dire la parola “polizia” se si viene derubati o molestati ha un effetto immediato: i molestatori scompaiono, e qualsiasi cosa sia stata rubata ricompare.

Internet

A Cuba non esiste il wifi. Si può accedere a internet nei centri ETECSA, ma la linea è così lenta che non ne vale la pena. Quando io sono andata, mi sono disintossicata completamente da email e social media. Se volevo parlare con la mia famiglia, facevo una telefonata da un telefono pubblico o mandavo un buon vecchio sms.

Allora, siete pronti a partire per Cuba?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.