Un fine settimana in Belgio: cinque consigli per scoprire Bruges

Ho visitato diversi anni fa il Belgio e in quella occasione feci una visita a Bruges (Brugge in fiammingo). Mi è rimasto un piacevole ricordo di quel fugace incontro sotto la pioggia, così ho deciso di pianificare un fine settimana low cost che mi riportasse qui e mi facesse conoscere anche Gent.

Tre giorni all’insegna della tranquillità, le passeggiate nei centri storici, la scoperta di scorci suggestivi. Queste cittadine a misura d’uomo hanno una distanza breve dall’Italia tale da poter essere coperta con voli economici (ho pagato un Bologna-Bruxelles 50 euro andata e ritorno), e le loro dimensioni le rendono visitabili senza nessun affanno.

Questi i consigli per chi, come me, volesse trascorrere qualche giorno a Bruges, mentre la settimana prossima vi parlerò di Gent.

1. Passeggiare senza fretta…

…e con una cartina in mano fra le strade affollate di turisti facendosi guidare un pó dall’istinto e dall’armonia. Brugge ha un centro storico a dir poco incantevole. Le case si affacciano sui canali e le loro facciate sono ricche di particolari da scoprire. Dai fiori agli oggetti alla finestra, dai merletti alle tende, tutto sembra avere un ordine a cui non ti viene di aggiungere o togliere nulla. Camminare, fare soste, godersi la sua architettura. Questo il primo obiettivo.

2. Una gita sulla barca tra i canali

È una esperienza molto turistica ma non per questo da non realizzare. Guardando dal centro del canale, si possono scoprire particolari che si notano meno passeggiando e tutto assume delle sfumature ancora più piacevoli. Diversi i punti di imbarco da cui poter iniziare la navigazione.

3. Fare shopping

Le vie centrali sono ricche di negozi, per turisti e non. Moltissime le botteghe artigianali di cioccolato e le case del the; poi ci sono i mercatini all’aperto lungo i canali, il mercato del pesce sui vecchi banconi in pietra e tanti negozi per la casa e design. Molti gli oggetti di uso domestico rivisitati in chiave moderna e di piacevole estetica, altri sono di un kitsch che comunque piace. Fra i tanti negozi, consiglio la visita al 2Be, in un restaurato palazzo del XVI secolo. Qui, fra i muri neri e i pavimenti levigati, gli scaffali arredano ampie stanze dal gusto antico e moderno con ogni possibile prodotto locale del Belgio. Si possono acquistare ogni tipo di gadget con i Puffi e Tintin, birra, cioccolata e mostarda, buttando un occhio sui bar all’aperto del canale limitrofo.

4. Una visita nel quartiere nord-est

Nella Bruge meno turistica, residenziale e silenziosa della città. Abbandonate le piazze più famose e la folla, attraversate strade con supermercati e rigattieri, piazzette e chiese di quartiere, si raggiungono i vicoli ordinati ed il lungo fiume dove campeggiano dei bellissimi, panoramici e funzionanti mulini a vento.

5. Il Begijnhof

Ho una piccola passione per questi complessi che vidi la prima volta in Olanda. Si tratta di cortili, a volte in edifici nascosti ma accessibili, in altri casi come questi, più evidenti. Qui le beghine, donne non sposate e non del clero, si dedicavano ad opere di carità per i più bisognosi. Quello di Brugge ha delle dimensioni notevoli, si trova in una delle zone più incantevoli della città, ha una chiesa e una cappella per la preghiera, un parco con istallazioni moderne, un delizioso museo che racconta attraverso stanze arredate e suppellettili la vita di queste donne.

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