In vacanza con il cane

Quando si parla di viaggi e vacanze tutti iniziamo a pensare alla scelta della meta, a trovare l’alloggio perfetto, ai vestiti da mettere in valigia e a cercare ristorantini tipici dove poter mangiare le prelibatezze del luogo.

A tutti i padroni di cani, però, si aggiunge la più grande e impegnativa delle domande: E Fido?

Purtroppo le vacanze sono un lusso che molti padroni di cani non si possono permettere. Si stima che il 31 per cento delle famiglie italiane ha un amico a quattro zampe, per un totale di più di 7.000.000 di cani nel Bel Paese.

Anche se al giorno d’oggi i luoghi dog friendly sono in aumento (è  possibile incontrare, in Italia come all’estero, hotel e agriturismi disponibili ad ospitare animali domestici, spiagge per cani e anche tour guidati del centro città a sei zampe), almeno il 47 per cento dei padroni di cani in Italia trova ancora difficile portare con sé l’amato peloso.

Se tutto questo vi suona familiare avrete capito che non siete soli. Secondo una recente inchiesta svolta da DogBuddy, più di un terzo dei padroni di cani non prenoterà nessun viaggio quest’anno.

Il 27 per cento dei padroni afferma che viaggerebbe più spesso se sapesse che il suo cane è in buone mani durante la sua assenza, mentre il 48 per cento confessa che viaggia meno da quando ha un animale domestico.

Il 44 per cento degli italiani, invece, confessa che portare con sé il cane in vacanza limita la tipologia di attività che si possono svolgere. Molti ammettono che non se la sentono di sottoporre il loro Fido a un viaggio aereo. Lucia di Roma racconta che per il suo Marcus, un pastore tedesco di 7 anni, il volo Roma-Berlino è stato un inferno. I cani di media o grande taglia, infatti, viaggiano nella stiva pressurizzata in apposite gabbie rinforzate e non se la passano proprio bene. Inoltre è assolutamente sconsigliato far viaggiare in stiva un animale anziano o con particolari patologie.

Per molti l’opzione di chiedere aiuto a amici o familiari per ospitare l’animale domestico durante la vacanza risulta problematica e imbarazzante, e le pensioni con gabbie non vengono nemmeno prese in considerazione (ammettiamolo: non vorremmo mai rinchiudere i nostri cuccioli).

In risposta a questa necessità è nata DogBuddy, la più grande community europea di ospitalità canina che offre dog sitter dell’area locale, fidati e attentamente selezionati. Il servizio include, inoltre, copertura veterinaria e assicurazione a responsabilità civile, in modo da garantire la totale tranquillità al proprietario durante la sua assenza.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.