Halkidiki (Sithonia), Penisola Calcidica: viaggio in una Grecia inusuale

Andiamo alla scoperta di questa Grecia inusuale! Premetto che la scelta della meta è stata dettata dalla nostra forte esigenza di evitare masse formate da famiglie e famigliole che si riversano nei litorali. A ciò aggiungiamo una certa curiosità di conoscere una Grecia più continentale.

Sithonia

Sithonia è il “dito” centrale della penisola Calcidica (detta anche Halkidiki) che si stende nel mare Egeo protetto dal monte Athos  nel versante orientale e dalla costa di Kassandra nel versante occidentale. Atterrati nella calda Salonicco con volo Ryanair partito da Bergamo Orio al Serio (il volo ruba un paio di ore, niente di più …) siamo stati accolti dal nostro contatto, un ragazzo di nome Thanos della Poseidon Car Rental, che ci ho accompagnati fino al noleggio delle auto appena fuori il Terminal. Thanos si è dimostrato essere disponibile e accorto. Ci ha consegnato una Suzuki Swift in ottime condizioni e ha offerto un’ assistenza impeccabile. Abbiamo scelto la formula assicurativa completa di kasko, ma consiglio di integrare con una copertura per i danni alla parte bassa dell’auto (gomme etc.). Le strade di Halkidiki offrono spesso spiacevoli sorprese. Chiavi in mano siamo partiti alla volta di Sarti.

Sarti

Sarti è uno dei due centri principali della penisola nonché nostra meta di soggiorno per i primi 4 giorni di vacanza. Una volta abbandonato l’agglomerato dell’aeroporto abbiamo percorso per un’ora la statale che tagliava campagne arse dal sole e costellate da edifici in disuso. Proseguendo verso l’interno della penisola il degrado rurale lascia spazio a piacevoli boschi che dal monte scivolavano in pinete profumate verso il mare. E il mare…beh, la Grecia è una garanzia, con acqua cristallina da cartolina…

L’impatto con Sarti è stato un po’ inaspettato: se l’immagine di centro greco vi rievoca le classiche mura bianche, finestrelle blu e casupole di pietra arroccate, beh, siete fuori strada. Il paese (perché è difficile definirla città) è relativamente recente. Il centro è formato da un reticolo di strade su cui si affacciano numerose taverne turistiche e negozi di souvenir. Alcuni edifici sono incompleti o in stato di abbandono, mentre altri sono di gusto discutibile e non c’è nulla di “storico” se non una chiesa ortodossa che presumo possa risalire a 40 anni fa.

Sarti quindi non è niente di ché….molto più carino è il lungomare che offre una variopinta serie di locali sulla spiaggia, ma se avete in mente movida notturna, cambiate località. Abbiamo scelto un aparthotel (Agni on the Beach) un po’ fuori dal “centro” (circa 1 km). La zona non offriva un colpo d’occhio accattivante. Gruppi di palazzine intervallati da qualche piccolo cantiere. L’hotel però è stato una piacevole sorpresa, non  tanto per la bontà della struttura, ma per la cordialità del servizio. La stanza era un po’ piccolina e al piano terra. In un primo momento ci è sembrata una sistemazione un po’ dura da digerire, ma in seguito si è rivelato estremamente comodo avere un’entrata indipendente. Il resto dell’hotel era più curato e arredato con una certa cura. La colazione ottima e abbondante ma ciò che ha fatto la differenza è stata la qualità del servizio. Personale gentile e affabile. Metabolizzata la sistemazione abbiamo iniziato a esplorare le varie spiagge.

La costa est di Sithonia offre poche spiagge lunghe, predilige maggiormente le calette nascoste da scogli. Il bel mare come dicevo è una costante, siamo in Grecia. Se seguite le guide turistiche andrete (come noi del resto) nelle spiagge più gettonate. Ecco, lasciate stare: già nel periodo di giugno si rischia di trascorrere la giornata su lettini incastrati a pochi centimetri di distanza fra famiglie balcaniche in festa…per me no, grazie.

Prima lezione di Halkidiki: a ogni angolo puoi trovare il paradiso.

Lasciate stare le spiagge turistiche. Se volete strutture del genere  andate in Croazia e vi risparmiate il volo di due ore. Armatevi un po’ di iniziativa ed esplorate, ne vale la pena. Perciò non mi soffermerò sulle altre calette o beach bar, andrò diretto all’altra chicca di Halkidiki: Tigania beach.

È sufficiente avere un po’ di iniziativa e fare pochi passi per scoprire calette semi deserte che regalano un panorama da laguna blu. Abbiamo imparato la lezione il primo giorno. Ci siamo recati a Orange Beach a nord di Sarti, rinomata per il suo favoloso beach bar. Il bar in questione è esattamente la traduzione letterale dall‘inglese, cioè un bancone in spiaggia che musica reggae a tutto volume. I lettini sono liberi (come in quasi tutte le spiagge) e si paga una consumazione (anche un Espresso freddo a 2 euro con bottiglia di acqua in omaggio). Nel giro di un’ora la spiaggia si riempita di turisti, stipati su questi lettini troppo vicini…

Per sfuggire alla calca abbiamo fatto due passi, scavalcano il piccolo promontorio che abbraccia la baia. Al di là di esso, i nostri occhi si sono riempiti con le varie sfumature di blu e verde che pennellavano una spiaggia di sassolini candidi da paradiso tropicale. Amore a prima vista! Siamo scesi a piedi per ammirare lo spettacolo. La spiaggia chiamata Mega Portokali Beach era occupata da 4 persone che come noi cercavano tranquillità e si estendeva per centinaia di metri sorvegliata dal promontorio roccioso…una bellezza incredibile!

È stata una scoperta inaspettata. Consigliati dalla proprietaria di un ristorante italiano (dopo tratteremo l’argomento cibo) siamo andati a vedere con i nostri occhi questa recente e piccola spiaggia venduta come “caraibi a portata di mano“. Con la nostra piccola Suzuki ci siamo arrampicati su strade e stradine. La spiaggia non è lontana da Sarti (circa 15 km in direzione Klimataria Beach) ma per arrivarci occorre scavalcare una serie di colli punteggiati da mandrie di capre al pascolo. Le strade disegnano serpentine irregolari su di essi, offrendo un colpo d’occhio affascinante.

Spesso sono vie sconnesse o che muoiono fra arbusti o cassonetti. Le indicazioni per la spiaggia sono scritte in gesso a mo di segnaletica orizzontale. Alcuni tratti sono particolarmente impervi e le buche stressano le sospensioni facendo schizzare sassi ovunque (ecco il perché dell’assicurazione a copertura del fondo dell’auto). La nostra citycar comunque ci ha portato dappertutto.

Parcheggiata l’auto in cima al colle siamo scesi a piedi lungo una mulattiera che portava al parcheggio della spiaggia occupato da alcuni fuoristrada. Durante la camminata il vento secco e caldo ci accarezzava trasportando la salsedine e il profumo del mare che rombava addosso alla scogliera sotto di noi… bellissimo. Riempiti da questa vista abbiamo visto finalmente la spiaggia ( in tutto ci si mette 20-25 minuti dalla città, non di più).

Il bar è una capanna in legno e palme arroccata sopra un piccolo rialzo di scogli. Dal corpo centrale un ampio terrazzo si stendeva a ventaglio sopra le tre lingue di sabbia con pochi lettini coperti da ombrelloni di paglia … proprio il nostro stile! Ombrelloni gratis, consumazione a piacere, musica lounge, pochissima gente. Il discorso cambia all’ora  apertivo, musica house e si anima un po’ di più…comunque consigliatissima.

Abbiamo finito la nostra permanenza a nord con la visita al monte Athos. O meglio, con la gita in barca al monte Athos. Essendo una repubblica monastica non è accessibile ai più, se non con previo permesso richiesto mesi prima. Da Sarti siamo partiti alla volta di Ouranopolis. Il percorso è stato lungo (circa 150 km) ma ci ha regalato scorci molto belli. Se volete una giornata on the road valutatelo. Giunti a Ouranopoli abbiamo prenotato la mini crociera al modico conto di 20 euro a persona. L’escursione dura 3 ore. I monasteri visti dal mare sono molto affascinanti e pittoreschi, anche se personalmente l’ho trovata un po’ noiosa.

Salutato il monte Athos abbiamo ci siamo diretti i giorni successivi nella parte occidentale di Sithonia. Il lato ovest è molto diverso. Più infrastrutture, più turismo, molto più curata. Le spiagge sono lunghi litorali che offrono grandi piscine naturali…moooolto bello!

La città più grande è Neos Marmaras, abbarbicata su un piccolo colle a ridosso del mare. Anche qui discorso analogo a Sarti. Anche se più grande Neos Marmaras è estremamente confusionaria. Le stradine si arrampicano con pendenze impegnative per la nostra Suzuki e poi si annodano in matasse di sensi unici difficili da interpretare. Previdenti abbiamo scelto un B&B un po’ fuori mano.

Parthenonas

A 4 km dalla costa procedendo verso l’entroterra  c’è questo piccolo borghetto: Parthenonas. Le case sono costruite in sassi e sovrastano una delle numerose colline di ulivi. All’oro del grano che irradia i colli si contrappone la vista del mare e del golfo di Kassandra…una meraviglia. Oreiades Guesthouse (questo è il nome della struttura) è gestito da due sorelle estremamente gentili. Gli altri clienti erano per lo più coppie che cercavano tranquillità come noi. Le stanze sono finemente curate ed arredate con un certo gusto. Offrono anche bollitore per preparare caffè e the e l’immancabile ouzo da bere nella veranda della camera. Ma il vero segno distintivo è la colazione. Eccezionale.

Yogurt artigianale, frutta secca, miele, uova, omelette, marmellata di fichi molto corposa e gustosa, succo d’arancia , dolci e brioches…tutto fatto in casa. Insomma non si patisce la fame…e oltre all’abbondanza si unisce la qualità e il gusto. Se cercate un piccolo nido immerso in un bellissimo paesaggio bucolico…andateci!

Le spiagge di questo versante, come accennavo, sono molto più ampie rispetto alle calette del lato est. La folla di turisti si spalma su questi litorali ed è quindi meno percepita rendendo molto più facile trovare privacy e tranquillità. Qui le spiagge turistiche sono tutte all’altezza degli standard. Andate sul sicuro: spiagge di sassolini, spazio, locali o strutture in serie, gentilezza e mare cristallino. Vi segnalo solo l’Ethnik bar. La spiaggia è carina, la trovati prima di Toroni arrivando da Neos Marmaras ma non spicca rispetto alle altre, mentre il bar è proprio bello. Decorato surfers-style il locale offre servizio in spiaggia (lettini sempre gratuiti) musica non troppo alta e all’orario di aperitivo diventa un’alternativa molto piacevole (e aumentano anche i prezzi…birra a 6 euro!!).

Cosa mangiare

Affrontiamo ora l’argomento a me più caro: il cibo.

Le taverne e i ristoranti rispettano tutti un certo standard di qualità, proponendo anche un ottimo livello di servizio…certo, ci sono le eccezioni.

Con perizia vi darò alcuni spunti, a partire dalla zona di Sarti:

  • Taverna Evros: gettonata da Tripadvisor, cibo buono, porzioni piccole (io mangio molto) servizio cordiale, definirei discreto rispetto agli standard greci. Pecca da segnalare la location. La taverna è separata dal plateatico da un piccola stradina comunale e tutto il ristorante è recintato dal vicolo dei palazzi. Vista praticamente nulla (se non per il televisore che trasmetteva le partite degli europei). Mi ha trasmesso un po’ una sensazione claustrofobica che non dovrebbe appartenere a un ristorante turistico in una località di mare. La qualità del cibo non giustifica il sacrificio visivo. Prezzi nella media.
  • Sarti Paradise Restaurant: comodissimo perché davanti al nostro hotel. Come Evros è attraversato da una strada. Differenza importante, il plateatico è situato all’inizio della spiaggia un po’ sopraelevato rispetto ad essa. Offre una costante brezza delicata e vista sul mare dove troneggia il monte Athos. Qualità del cibo buona e servizio ottimo. Comodo e consigliato.
  • Mamma Mia: taverna gestita da italiani (i quali ci hanno consigliato il Tigania beach). Cortesia estrema, la taverna fa parte di quella moltitudine di locali che si affacciano sul litorale. Il cibo non è nulla di ché e i prezzi sono leggermente più alti (si spende 35 euro in due anziché 30 o 25, comunque niente a che vedere con i canoni italiani). Lo consiglio comunque perché la titolare è molto disponibile a offrire dritte e consigli ai propri connazionali.
  • Orestis Taverna: sempre su suggerimento del “Mamma Mia” abbiamo provato questa piccola taverna un po’ più lontana dal mare. I tavoli sono disposti molto bene e nella cornice del giardino interno, ombreggiato da fiori e piante. Si contraddistingue per la gentilezza e la disponibilità anche apportando modifiche ai piatti tradizionali greci. Il prezzo è alto (o meglio, è stata l’unica volta che abbiamo superato i 40 euro in due).
  • Maistrali: hotel posto sulla sommità della collina di Sarti. Ci siamo andati a piedi risalendo alcune stradine che si separavano dal centro. Il ristorante è molto carino. Un piccolo gruppo di chitarristi ci ha allietato con la musica tradizionale greca e il giardino estivo offre un panorama dei tetti di sarti rivolto verso la baia e molto suggestivo. Nonostante l’hotel sia un 4 stelle e il personale sia gentile (ormai scontato in Grecia) e pomposo, i prezzi sono nella media. Abbiamo mangiato un’ottima grigliata di carne accompagnata da numerose birre, dolce (sempre offerto in ogni taverna), ouzo e caffé, per un totale di 35 euro in due. Andateci.
  • 5 Steps On the Sand Tavern: a discapito del nome internazionale, trattasi di taverna folkloristica che, proprio come recita il nome, si trova “a cinque passi dalla spiaggia”. Qui abbandoniamo Sarti per visitare Sikia. Il paesino è protetto dal monte e abbraccia una piccola insenatura dove il mare si nasconde dai venti dell’Egeo. Il piatto forte è il polpo essiccato al sole scottato alla griglia. Si forma una crosticina abbrustolita ammorbidita da olio, aglio e prezzemolo…una bomba! La ricetta comunque è diffusa in tutta la penisola come piatto tradizionale. Come sempre le tre costanti rimangono gentilezza, qualità e convenienza. Anche questo consigliato.

Piccolo consiglio: non abbiate paura di osare, Halkidiki offre una varietà incredibile di taverne e ristoranti. Tutti generalmente di buona qualità, ottimo servizio ed economici. Certo, si può avere un colpo di sfortuna, ma a noi non è capitato.

Spostiamoci nel lato Neos Marmaras, dove ho avuto la sensazione di trovarmi davanti a più alternative turistiche che, tradotto, significa che la percentuale di rischio fregatura mi è sembrata più alta, ma in realtà non è stato così. L’aspetto delle taverne abbandona un po’ i tratti caratteristici (che a me piacciono molto) per assumere sfaccettature diverse, volte ad attrarre più turisti tedeschi e balcanici possibile (alcune sono dei veri e propri baracconi!). Detto ciò, resta comunque valido il mio precedente consiglio: andate dove volete! Noi abbiamo provato anche i baracconi, si mangia bene e si spende poco comunque! Ne cito due degni di nota:

  • Taverna: si trova prima della baia Paradisos, dispone anche di camere e bungalows, trovata per puro istinto femminile (non mio ovviamente!). La taverna è seminascosta da una pineta molto curata e offre una vista su tutta Paradisos beach (che è veramente un paradiso) da togliere il fiato. Abbiamo pranzato al fresco dell’ombra delle piante, inebriati dal profumo di resina e salsedine. Piatti  abbondanti e buoni, prezzo standard , gentilezza variabile: lei un tesoro, lui di poche parole. Vale la pena.
  • Paul’s Tavern: ottime recensioni su Tripadvisor; se decidete di soggiornare a Parthenonas (che vi consiglierò altamente, sempre, nell’arco dei vostri giorni di vacanza), una capatina è quasi d’obbligo. La taverna si sviluppa attorno a un ampio focolare sul quale preparano grigliate di carne da capogiro. Siete sui colli di Parthenonas, quindi il panorama è un quadro di colori mozzafiato. Se ci andrete per il tramonto ammirerete le tinte calde incendiare i colli e spegnersi nel rosa del mare…da brividi! La carne è squisita e i prezzi bassi, consigliato altamente per la grigliata, non di certo per il servizio. Questa è, purtroppo, l’unica pecca: la cortesia greca qui sparisce, lasciando spazio ad un’accoglienza molto fredda, quasi “rupestre”. Durante la cena, per esempio, siamo stati attaccati svariate volte dalle api e ci siamo trovati a schivare lo sciame con i piatti in mano mentre i camerieri ci guardavano divertiti. Non proprio da stella Michelin. Comunque la bellezza naturale della location sopperisce al deficit del servizio.

That’s it! Cari lettori e care lettrici se siete amanti della Grecia e volete una variante a poco prezzo, Halkidiki è quello che fa per voi! Per noi è stata davvero una piacevole sorpresa e una vacanza davvero bellissima.

2 commenti su “Halkidiki (Sithonia), Penisola Calcidica: viaggio in una Grecia inusuale”

  1. Ciao, articolo interessante! Se tu dovessi ritornarci, dove alloggeresti? Faresti le stesse scelte? Grazie mille

  2. Ciao Elisa! molto dipende dal giro che intendi fare e quanti giorni hai a disposizione. Se dovessi tornare fare più o meno la stessa scelta. Io volevo vedere sia la parte est che la parte ovest perchè ho potuto scoprire tutte le spiaggie e trovare quindi quella che più ti piaceva. A Sithonia non è possibile attraversare la penisola da est a ovest o viceversa in quanto non esistono strade che collegano i due lati. Per arrivare da un punto all’altro devi seguire la strada che percorre la costa tutta intorno. E’ un anello per capirci. Non ci sono autostrade e in alcuni tratti è tortuosa con molte curve.Te ne accordi anche simulando un itinerario con google map. Questo significa che se alloggi a nord e volessi arrivare nella parte sud ci impiegheresti un’ora o forse più per fare 40 km. Sarti non mi ha entusiasmato. Ma è una buona base per vedere la costa est perchè si colloca nel mezzo. Per la zona ovest stesso discorso. Valida tappa per il soggiorno è Neos Marmaras (o ancora meglio appena più nell’entroterra a Parthenonas dove abbiamo soggiornato noi). Se vuoi fare tappa al sud consiglio la zona di Porto Koufo o Toroni invece. All’epoca del nostro viaggio (2016) non erano centri turistici pulsanti… giusto dei ristorantini e qualche locale. Stop. Ma sei sei alla ricerca del mare trasparente a prezzi onesti… sei nel posto giusto! Fammi sapere ! se vuoi mi trovi anche direttamente sul blog dritteontheroad.it
    Ciao!

    Silvia

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