Ulan Bator, Mongolia, la seconda città più inquinata al mondo

Day 17 – Mongolia – (Il racconto del Day 15-16 lo trovate qui > Viaggio in treno dalla Russia alla Mongolia (day 15-16)

Secondo ed ultimo giorno in MongoliaSalutiamo lo stupendo albergo ed il suo personale estremamente disponibile. Essendo gli unici clienti ormai avevamo fatto la conoscenza un po’ di tutti, sentendoci degli ospiti d’onore. Direzione Ulan Bator.

La città di Ulan Bator è la più fredda capitale nazionale del mondo, con un clima subartico influenzato dai monsoni. Secondo le Nazioni Unite Ulan Bator, la capitale mongola che conta ormai più di un milione di abitanti (più di un terzo della popolazione del paese) è la seconda città più inquinata del mondo.

Le premesse non sono delle migliori ma una volta iniziato il nostro giro della città ci rendiamo conto di quanto a situazione sia peggiore del previsto. Il traffico è surreale e l’aria dire che ne risente sarebbe un eufemismo.

La mascherina è d’obbligo e comunque respirare è difficoltoso. Lo smog brucia la gola e ci fa venire immediatamente una sorta di tosse. La situazione è ingestibile. Perdipiù la città ci risulta triste, grigia, sporca e con pochissime mete interessanti.

L’unica cosa degna di nota è la piazza principale Piazza Sùhbaatar, nel quartiere istituzionale: al centro la statua di Damdin Sùhbaatar a cavallo, sul lato nord il parlamento con una statua di Chinggis Khan (Gengis khan).

Dopo una passeggiata per le vie centrali, praticamente affumicati ci dirigiamo verso uno Sky bar per capire meglio questa città guardandola dall’alto. Lo spettacolo è agghiacciante. Una coltre di smog rende impossibile la visuale. Si intravedono i palazzi più vicini e poi la città viene inghiottita dal grigio.

Allibiti decidiamo di non mettere ancora a repentaglio la nostra salute e ci dirigiamo così in hotel, decisi ad uscire solo per cena per provare la cucina mongola prima di lasciare definitivamente la Mongolia. Ed eccoci così in un tipico ristorante a provare l’hotpot mongolo.

In sostanza ad ognuno viene portata una padella con del brodo bollente (la tipologia di brodo è a nostra scelta) e all’interno ci si possono cucinare diverse tipologie di alimenti: fettine di carne di diversi animali e tagli, dumplings, noodles, verdure miste, polpette di carne/pesce. Insomma un po’ di tutto.

L’unico bel ricordo che questa città ci lascerà.

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