Mini guida per un viaggio a Martinica: quando andare e informazioni pratiche

Sai quando a volte ti ritrovi seduto alla scrivania del tuo ufficio con lo sguardo rivolto nel vuoto e pensi solo a quanto vorresti veder sparire la stanza grigia in cui ti trovi? Se poi c’è aria di primavera nell’aria e le temperature iniziano ad alzarsi allora è proprio impossibile tenere a freno la fantasia e a quel punto occhi chiusi o aperti non contano più: con la mente stai vagando nei meandri più esotici dei tuoi sogni tra palme dalle fronde al vento, cocktail colorati in spiaggia e il mare più turchese che riesci a immaginare.

Se pensavi che fosse un sogno senza nome, ti sbagliavi: quella terra paradisiaca ha un nome, Martinica, o Madinina come la chiamano gli Indiani Caraibici. Una meravigliosa isola nel cuore dei Caraibi, la più famosa delle Iles au Vent, le Piccole Antille Francesi.

Un’isola dei Caraibi ma anche europea

A volte quando la testa si orienta verso orizzonti così lontani, c’è una piccola voce dubbiosa che comincia a elencare tutte le difficoltà burocratiche e le spese per una meta oltreoceano.

Serve il passaporto per andare a Martinica? Quanto costa? Come si prende il visto? La risposta è relax: si tratta di un’isola dell’oltre mare francese e si può tranquillamente andare con una semplice carta d’identità valida per l’espatrio – ricordati che non dovrai nemmeno cambiare i tuoi contanti in valute dal nome impronunciabili, a Martinica si paga in euro – senza contare che essendo francese, l’isola gode di alti standard di sicurezza e sanità. Insomma un viaggio in un mondo lontano senza rinunciare alle comodità di un soggiorno made in Europe.

Martinica tra mare e natura

E poi arrivi e la bellezza di un’isola ammaliante ti colpisce in tutto la sua forza. Un paesaggio che si divide tra la folta foresta tropicale e le spiagge di sabbia nera del nord e il sud dorato di baie solitarie e punteggiate da isolotti – la felicità di ogni amante di sport nautici. Anche il mare offre una particolare dicotomia esistenziale, mentre ad est le coste si affacciano sul maestoso Oceano Atlantico, a ovest il Mar dei Caraibi ondeggia tranquillo tra i ricordi di velieri, pirati e tesori nascosti.

Proprio il mare sarà il focus della tua vacanza, e con l’acqua a 28° tutto l’anno non c’è da sorprendersi. Largo a nuoto e snorkelling, le anse protette delle coste sono vere e proprie piscine naturali e con maschera, pinne e boccaglio i fondali di Martinica non avranno segreti: colori, vita sottomarina e tante emozioni – semplicemente meravigliose la barriera corallina sul versante atlantico e le tartarughe giganti di Anse Noire.

Se ti vorrai immergere nel mare in una prospettiva diversa che ti consenta di vivere fino in fondo la natura marina incontaminata di questo piccolo angolo di paradiso, non puoi non lanciarti in una delle tante escursioni a bordo di catamarani, i tradizionali yoles dei pescatori locali o su kayak lungo le coste. E poi surf, kite surf e windsurf, ma anche immersioni subacquee e snorkeling.

Seducente in tutte le stagioni, Martinica si mostra generosamente in un lento digradare di paesaggi e contrasti idilliaci che esaltano in ogni panorama l’abbondanza e la ricchezza naturale di un’isola florida dove è sempre estate e gli alisei incantano l’aria in una brezza rinfrescante che sottolinea la bellezza del sole sulla spiaggia, delle bouganville colorate e delle rose allamande.

Dove dormire a Martinica

Se associ l’idea di Caraibi a costosi hotel lussuosi, fai bene: è proprio così. Ma non a Martinica: qui puoi trovare esclusivi resort dieci stelle ma anche comode soluzioni di alloggio più economiche che soddisfano tutti i gusti, esigenze e portafogli. Dal bungalow luna di miele per due alla villa dorata con piscina privata e maggiordomo incluso, dalla casa vacanze per un soggiorno in famiglia o con gli amici ai résidences camera più angolo cottura, passando ovviamente per B&B sulla spiaggia e camere in affitto a casa della gente del posto. Il grande comun denominatore è l’enfasi sulla grande ospitalità del posto, una rilassata atmosfera tropicale che accoglie gli ospiti tra palme, cielo e mare.

Qualche consiglio

  • French Coco a Tartane, hotel quattro stelle immerso nella natura di una location da sogno con soluzioni prestigiose per gli ospiti più esigenti che includono bungalow con piscina privata. Cordialità, atmosfera ricercata ma non sfarzosa e un’eccellente offerta gastronomica locale e internazionale
  • Le Domaine des Bulles a Le Vaucli, un ecoresort particolare che si articola in spazi senza tempo, inaspettati: un rifugio in nidi trasparenti per una struttura ricettiva insolita ed ecologica. 4 spazi privati con aria condizionata, comfort, relax immersi nel verde di una natura cortese che sorprende anche per la particolare offerta gastronomica nello spazio privè. 

E per avere un’idea sull’ampia gamma di soluzioni di alloggio a Martinica, c’è il portale VillaVeo o siti di ricerca come booking.com

Cosa fare a Martinica: trekking, immersione e sport nautici

Una vacanza che è una scoperta continua di emozioni e magia. Basta allontanarsi dai sentieri battuti, seguire il corso dei fiumi in canoa o lanciarsi in percorsi selvaggi nelle foreste caraibiche e in mountain bike: goditi la vera natura dell’isola senza timore.

Gli amanti del trekking non vorranno perdersi il monte Pelée, che dall’alto dei suoi 1.397 m, è senza dubbio il più famoso vulcano dei Caraibi, l’intera Martinica sembra proiettarsi in esso per culminare morfologicamente in un exploit di natura alla scoperta di una magnifica montagna – la fauna, la flora e la storia geologica e folkloristica del vulcano per eccellenza dei Caraibi ne tracciano il profilo unico e i ritmi rallentati del tuo soggiorno perfetto.

Cosa vedere a Martinica: escursioni da non perdere

Prenditi anche il tempo di visitare con calma l’ampia offerta di musei di Martinica, un piccolo sguardo sulla diversità e la ricchezza di un’isola dalla storia avventurosa e ricalcata sull’incontro di culture in un’epoca di grandi cambiamenti – il mistero delle popolazioni precolombiane, la cultura dominatrice spagnola e il desiderio di resistere e vivere di un forte sentimento locale.

Le chicche da vedere assolutamente:

  • L’Habitation Clément: nelle campagne intorno François, tra gli evocativi campi di canna da zucchero l’Habitation Clément è l’unica “habitation” aperta al pubblico. Un viaggio nel tempo alla scoperta della Martinica della cultura creola, tra buon rum e un mondo agricolo che rivive nel quadro lucido e senza età del parco di 17 ettari che la circonda.
  • La Baignoire de Joséphine: una sterminata spiaggia di sabbia e fondali profondi e turchesi, acque cristalline e turchesi nella baia du François vicino gli atolli di Thierry e Oscar. Appunto: non dimenticare la maschera, gli appassionati di immersioni vivranno splendide emozioni sottomarine.
  • La Trace des Jésuites: un percorso di trekking alla riscoperta della natura isolana, uno dei più battuti di Martinica. Non molto lungo, di difficoltà medio-bassa è un breve excursus nella fugacità senza tempo della foresta pluviale tra la natura lussureggiante, felci arboree, orchidee, alberi di gomma bianca e i suoni di un mondo che riaffiora tra storia, geografia e magia.

A volte in vacanza si cerca una fuga dalla vita di tutti i giorni, dalla realtà. Che c’è di meglio quindi di un allontanamento temporaneo dalla civiltà? Lo puoi fare visitando i tanti piccoli villaggi di Martinica, dove tra un bicchierino di rum e un acquisto nelle botteghe artigiane ti suggeriamo di trovare il tempo di fermarti nei “pitts”, delle piccole arene dove potrai assistere a combattimenti tra galli e manguste, veri e propri rituali locali che prevedono cerimonie di preparazione tra musica, colore e ritmi caraibici.

Quando arriva la luna, lasciati trascinare dalla notte: è il momento di una béguine, una mazurca o un zouk, un “vechio rhum”, da assaporare dopo un colombo de cabri (piatto di carne speziata), granchi ripieni, accras (frittelle) e tutte le straordinarie portate del menù di cucina creola locale.

Tra le cose da vedere a Martinica, è impossibile non citare il Carnevale. Il carnevale nelle Isole Antille si inserisce nel vasto patrimonio di un folklore carnevalesco globale, permeato tuttavia dalle influenze europee arrivate nei secoli. Le celebrazioni carnevalesche iniziano dalla prima domenica successiva all’Epifania fino ai giorni clou di martedì e giovedì grasso.

Il rum di Martinica

In mano a un pirata con la benda sull’occhio, in un bicchierino su un tavolo ruvido in una maison coloniale nell’entroterra o in un bar sulla spiaggia dell’hotel cinque stelle, il rum è il vero simbolo delle Antille. A Martinica viene prodotto il Rum Agricolo a partire dalla distillazione del succo puro di canna da zucchero – assolutamente diverso dal rum industriale che è prodotto invece dalla distillazione della melassa, un sottoprodotto della lavorazione dello zucchero.

Dal Novembre del 1996 il rum agricolo di Martinica è stato insignito della prestigiosa denominazione di origine controllata (AOC), che prevede determinate condizioni e norme di distillazione secondo le linee AOC che identificano specifiche caratteristiche per tipo di canna, rendimento massimo per ettaro, provenienza, tempi di fermentazione, colonne di distillazione.

Un viaggio a Martinica ha una sola, grande controindicazione: il cosiddetto Mal di Antille, un pensiero che serpeggia in testa e poi esplode forte e martellante. Una crisi di identità della serie “lascio tutto e mi trasferisco qua” alternata a fasi di miraggi nel caotico deserto cittadino in cui appaiono palme, acque cristalline e sorbetti al cocco offerti da donne in coloratissimi abiti esotici.

Sole, mare, spiagge mozzafiato e buon rum: che altro serve per convincerti?

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