Osservatore umanitario e viaggiatore

Scovare viaggiatori indipendenti non e’ sempre facile, sopratutto disposti a raccontare la propria vita e le proprie esperienze. Con molto piacere proponiamo di seguito il racconto di Marco, un osservatore umanitario e viaggiatore che ha accettato di rispondere a qualche domanda sulla sua vita e sui suoi viaggi.

Sono nato a Fidenza (PR), il 12 giugno 1963, ho fatto la maturità scientifica, poi ho studiato scienze biologiche finchè ho cominicato a lavorare in informatica, ma adesso faccio il cassiere in banca, per guadagnarmi la pagnotta!

Fin da piccolo ero curiosissimo di vedere posti nuovi, poi a 25 anni, con i primi stipendi ho cominciato a fare i primi viaggi extraeuropei visitando il Canada e lo Yemen, dopodiché la “malattia” si è stabilizzata dentro di me, e adesso non posso più pensare alla mia vita senza viaggi.

Adesso finalmente posso dire che ho messo piede in tutti i continenti, non so esattamente quanti paesi ho visitato ma so per sicuro che ci sono ancora molti posti interessantissimi che non ho ancora visto: il mondo è bello grande!!

Alterno viaggi in solitaria a viaggi come coordinatore di gruppi per Avventure nel Mondo; anche se sono io il responsabile, c’è molta differenza tra l’essere in gruppo e l’essere completamente da solo. Sicuramente nel secondo caso si ha più possibilità di conoscere altri viaggiatori e di inserirsi maggiormente nel luogo visitato, ma anche con i gruppi cerco di adottare la stessa filosofia. Penso che il contatto con la gente sia il di più di ogni viaggio, i ricordi più importanti e ricchi che portiamo a casa sono sempre scaturiti da incontri.

A suo tempo mi ero completamente innamorato del Madagascar, ma ogni posto mai visto mi attira mentre non esiste un posto che proprio non mi è piaciuto, magari c’è stato un viaggio non troppo riuscito a causa di episodi negativi.

Da 8 anni a Fidenza creiamo una delegazione che parte per il Kurdistan turco con lo scopo di osservare e documentare la situazione in quella zona, dove di fatto si svolge una guerra civile e non vengono spesso rispettati i diritti umani. Io ho partecipato per quattro volte, un’esperienza interessante ma un po’ pericolosa, e la disfatta morale nel non vedere miglioramenti con il tempo che passa.

Sono anni che viaggio per i paesi del terzo mondo, la sofferenza e la miseria danno certamente un sentimento di tristezza però questo si concretizza a volte in aiuti a queste popolazioni, aiuti fatti collaborando a vari progetti oltre al documentare queste situazioni anche per gli altri, cercando di propagare quest’ingiusta differenza tra i vari posti del mondo. Per capire il mondo viaggiare è fondamentale, ma è anche molto importante leggere per capire quello che si è visto, e in questo aiutano grandi autori come Terzani e Kapuscinsky.

A chi vorrebbe partire per un viaggio in solitaria, posso solo dire ci studiare bene il viaggio e i posti che si vanno a vedere, dopodiche partire perché viaggiare è molto più facile del previsto, se poi si è un po’ socievoli si trovano tanti compagni con cui fare insieme pezzi di percorso, molto importante ovviamente è la conoscenza delle lingue, almeno l’inglese. E poi non farsi spaventare da chi non è mai uscito dal giardino di casa propria!!!

Viaggiare è il miglior investimento che si può fare su se stessi!

Marco

www.marcocavallini.it

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