Un viaggio alla scoperta di Pompei, Salerno e Caserta

Girovagando per il web mi trovo spesso a leggere di viaggi in luoghi esotici, per noi strani, lontani migliaia di chilometri da quelli che quotidianamente viviamo e distanti anni luce dagli stili di vita cui siamo abituati. Ammetto di leggere articoli e posts con un pizzico di invidia, sognando il giorno in cui potrò dedicarmi ad uno shopping sfrenato tutto newyorchese, a quando potrò assaggiare la vera cucina cinese, a quando volerò sui cieli del Giappone e a quando potrò, anch’io, farmi ospitare in una casa particular cubana.

Poi ripenso ai miei piccoli viaggetti, quelli guadagnati con tanta fatica in qualche mese di lavoro, quelli che ti puoi concedere giusto un paio di volte l’anno perché, comunque, s’adda campà, quelli che sanno tanto di esotico anche se ti trovi a due passi da casa.

I migliori viaggi credo di averli fatti in Italia quando, con pochi soldini e giorni a disposizione, mi sono spostata di poche centinaia di chilometri da casa a bordo di sgangherati intercity o eurostar (quando ancora esistevano con tale nome) con l’offerta.

Un anno (era inizio gennaio e faceva un freddo paralizzante) optammo per un tour della Campania. Un’intensa settimana tra mozzarelle di bufala e babà al rum. Paradossale visitare la terra di ‘O sole mio nel mese più freddo dell’anno, non trovate? Ma decidiamo che questo sarebbe stato il nostro viaggio non convenzionale.

Scegliamo di soggiornare a Salerno che scopriamo rivelarsi strategica per i nostri spostamenti in treno e decisamente più economica rispetto ad altre località. Tra l’altro merita proprio una visita questa tranquilla città che dà inizio alla costiera amalfitana.

La nostra prima tappa è Paestum con i suoi bellissimi tre templi greci conservati alla perfezione: Tempio di Hera, Tempio di Athena e Tempio di Nettuno. La raggiungiamo in treno, incontriamo pochi altri viaggiatori sul nostro percorso. Scesi alla stazione ferroviaria non un’indicazione, non un passante…pare proprio che qui di turisti ne arrivino pochi e, mentre un diluvio senza precedenti sta per incombere, cominciamo a vagare, affidandoci alla buona sorte…anche questo significa viaggiare!

Torniamo in albergo zuppi, ma riusciamo a non beccarci una bella bronchite. Anzi, ci risvegliamo all’alba più carichi che mai!

Il secondo giorno lo dedichiamo a Pompei ed Ercolano, approfittando dello sconto ottenuto comprando insieme i biglietti per entrambi i siti archeologici. Quanta meraviglia in un colpo solo! Tutti le conosciamo, ma è difficile immaginare intere città romane perfettamente conservate!

A Pompei ci divertiamo a ripercorrere la vita quotidiana di un antico romano tra botteghe, terme, teatri, palestre e bordelli! Sullo sfondo un meraviglioso Vesuvio che, speriamo, abbia voglia di riposare un po’.

Ercolano presenta antiche dimore di vacanza che ti farebbero venir voglia di soggiornarci tuttora! Caserta ci accoglie con la sua magnifica Reggia ed i lussureggianti giardini.

E poi Napoli…che dire? Difficile ripetere l’esperienza di gustare una pizza buona come quella assaporata da Michele. I 5 euro (comprensivi di birra) spesi meglio in vita mia!

È d’obbligo una passeggiata su Via Toledo, la via dello shopping napoletano, dove potrete dedicarvi allo “struscio” e ammirare le caratteristiche viuzze dei quartieri spagnoli che da qui si dipanano.

E poi attraversare la Galleria Umberto I e fermarsi alla pasticceria “Da Mary” per gustare i suoi meravigliosi babà. Che ne dite di provarne uno al limone? Non sapevo nemmeno esistesse…è divino!

Piazza del Plebiscito è immensa, maestosa, ma quando arriverete sul lungomare, ammirando il Maschio Angioino, sarà lì che incontrerete la vera anima napoletana. A Napoli sembra ci sia il sole anche quando non c’è.

Se poi vi immergerete nel meraviglioso centro storico, Spaccanapoli, non potrete fare a meno di incontrare, tra cornetti portafortuna e presepi tutto l’anno, l’altarino dedicato a Maradona, con un suo capello incorniciato 🙂

Per questa volta il nostro viaggio termina qui. Ci risparmiamo la costiera amalfitana e le varie isole del golfo di Napoli, altrimenti…che viaggio non convenzionale sarebbe?

(La verità è che, in pieno inverno, non esistono mezzi che, con facilità, conducano in tali luoghi. Sigh.)

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Articolo di Sonia – Foto di GaeMarino 

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