Maldive – Il resort Niyama

Azzurro sopra azzurro sotto, con una sottile linea bianca con striature di verde smeraldo. Il paesaggio orizzontale delle Maldive è questo, ovunque si vada. Spiagge bianchissime lineari o atolli perfettamente rotondi, alcune palme e qualche pianta.

E poi un cielo incredibile che s’incontra con tutte le tinte dal verde mare al blu scuro del Mare delle Laccadive. Un paradiso per il visitatore in cerca di quiete e di scoprire la complessità del mondo subacqueo (ben più vasto di quello terrestre), la sua vivacità biologica e la sua potenziale fragilità.

Per questo viaggio siamo stati ospiti di due resort d’eccellenza, Niyama che ha recentemente aperto e Angsana Velavaru del colosso singaporiano Banyan Tree.

NIYAMA, cinque stelle, situato sull’atollo, è uno dei pochi a offrire una buona combinazione di leisure da viaggio di nozze, water-activites, programmi per l’amebiasi e una vitta notturna giovanile (che potrebbe salvarvi la vita se viaggiate soli o con amici). Scegliete una delle stanze Ocean View, con piscina “infinity” direttamente sul mare.

Arredata in maniera divertente (troverete anche una macchina per fare i pop-corn accanto a quella dell’espresso in cialde) la suite ha un servizio da re: assistenza personalizzata, servizio in camera 24ore, piscina e possibilità di farsi fare i massaggi con la vostra dolce metà in camera. Il bagno è sospeso sull’acqua: occhio ai pesci spioni!

La sera DJ internazionali animano il cocktail bar (provate il Ginger Spicy Mojito!) e preso apriranno una underwater-disco.

Ogni giorno il resort organizza escursioni di snorkeling e diving di altissima qualità. Potrete nuotare con tartarughe, squali nutrice e squali balena (innocui per l’uomo), mante e milioni di pesci coloratissimi come il pesce pappagallo, il moorish idol, pesci volanti e pesci farfalla.

Per chi è interessato a conoscere meglio i fondali può richiedere l’assistenza di un biologo marino che vi mostrerà colonie di coralli, strani organismi marini e le complesse interrelazioni tra pesci, alghe, predatori e batteri, insistendo sopratutto sui danni legati ad inquinamento e cambiamento climatico.

La barriera corallina infatti soffre il riscaldamento delle acque dovuto al fenomeno El Niño, l’acidificazione degli oceani dovuta al cambiamento climatico, l’inquinamento da rifiuti e il coral bleaching, legato all’eccessiva ossigenazione delle acque.

Per dare una mano ai fondali Niyama offre la possibilità di adottare un corallo e vederlo crescere nel tempo.

Angsana Velavaru

Se invece volete un luogo dove nessuno potrà turbarvi, rinchiuso nel vostro solipsismo idilliaco, Angsana Velavaru offre un’opzione meno “young”: spiaggia, alloggi sull’oceano, piscine private da gustare la note grazie all’illuminazione e un sacco di reef dove fare snorkeling e immersioni.

La loro SPA è di grandissima qualità, con molte attenzioni come le ceste aromatiche sotto il letto, i trattamenti skin care e i robusti massaggi giavanesi. La sera cenate da Azzurro o da Funa restaurant per deliziarvi con mix di cultura locale, italian style o asian food.

L’immensa laguna antistante il resort è ottima per ogni tipo di attività (ben 101) dallo sci d’acqua al windsurf, dal ultredeep dive (lungo le barriere adiacenti) a tranquilli snorkel adventure.

La sera per capire il valore di quello che mangiate, pesca nottura a filo. A basso impatto e potrete cucinarvi il pesce che pescate. In ogni caso riposo garantito!

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