Intervista alle Donne al volante

Ieri ho incontrato Silvia Gottardi, classe ’78, milanese, sportiva incallita e avventurosa viaggiatrice.

Con Mariella Carimini, grande amica e collega di lavoro, insieme hanno fondato l’agenzia di organizzazione eventi  TOP1, è alla vigilia dell’ennesimo incredibile viaggio: attraversare tutta l’Eurasia, da Milano a Tokyo, in macchina per raccogliere fondi da donare in beneficienza.

SILVIA, CI SPIEGHI COME FUNZIONA LA VOSTRA IDEA DI VIAGGIARE PER FARE BENEFICIENZA? COME E QUANTI FONDI AVETE RACCOLTO FINORA? 

Viaggiare ed aiutare chi è meno fortunato sono per noi non solo desideri, ma veri bisogni primari. L’idea di coniugarli, viaggiando per beneficienza, ci è venuta dopo aver partecipato  nel 2010 al Mongolrally, gara non competitiva all’insegna dell’avventura e della solidarietà, organizzata ogni anno dall’Associazione inglese THE ADVENTURISTS.

Assieme ad una trentina di altri equipaggi, siamo partite, come unico equipaggio interamente femminile, dalla Triennale di Milano a bordo del nostro scassatissimo Scudo “rosa” con destinazione Ulaan Baatar, capitale della Mongolia.

Abbiamo percorso circa 14.000km attraverso 2 continenti, 9 stati, 2 enormi catene montuose e deserti poco ospitali, senza l’ausilio di alcun navigatore satellitare, assistenza tecnica o meccanico di supporto.  Ci siamo perse parecchie volte, si è smontato il portapacchi, abbiamo fuso il motore e bucato più di una volta, ma dopo 5 settimane siamo arrivate, sporchissime ma felici (e trainate) a destinazione.

Noi viaggiamo così: immaginiamo un’impresa incredibile, tracciamo un itinerario impossibile, saltiamo in macchina e maciniamo chilometri di strada! Andiamo, andiamo, andiamo, con la voglia di esplorare il mondo, stupirci delle meraviglie naturali, conoscere la gente, scoprire la storia e la cultura locali e, soprattutto, cerchiamo di raccogliere più fondi possibili da donare ad organizzazioni umanitarie che operano nei paesi toccati durante i nostri viaggi.

Il nostro modo di viaggiare è rigorosamente indipendente, senza nulla, cioè, di prenotato o organizzato, e low cost, in modo da poter donare più soldi possibile in beneficenza. Ogni viaggio supporta un progetto benefico ben preciso a cui ci sentiamo particolarmente legate.

Con Eurasia, ad esempio, sponsorizziamo ben 3 progetti: uno creato appositamente per noi da Actionaid, fatto di cui siamo molto orgogliose, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle contadine del distretto di Chongli in Cina, il progetto “Sportivamenteinsieme”, realizzato dall’Associazione di volontariato “Il Gabbiano, che promuove l’integrazione fra il mondo dei giovani e quello della disabilità attraverso lo sport e infine, ma non meno importante, aiuteremo l’ “Orto dei Sogni, che in collaborazione con il partner giapponese “NPO Information Center”, aiuta i bambini colpiti dal disastroso incidente nucleare di Fukushima a dare loro nuova serenità fisica e mentale.

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE SINORA?

Senza dubbio l’attesa estenuante dei visti per i vari paesi che attraverseremo nel corso della nostra prossima avventura, dovuta ad una burocrazia in cui è davvero difficile destreggiarsi. All’inizio, poi, è stato anche difficile trovare sponsor che credessero in noi. Ora ne abbiamo di prestigiosi, come La Gazzetta dello Sport e Peugeot, ma continuiamo a cercarne per donare sempre di più!

Esistono diverse modalità per supportarci:

  • Sponsorship di Aziende al team Donne al Volante.
  • Sponsorship tecnica di Aziende attraverso la fornitura al Team di servizi che riducano i numerosi costi di questa impresa (attrezzature, comunicazione, voli, benzina, assicurazione, visti, abbigliamento, ecc)
  • Donazioni delle Aziende direttamente alla Onlus o al progetto da noi supportati.
  • Donazioni di Privati che verranno inseriti sul sito internet come supporters.
  • Acquisto dei nostri libro o del nostro merchandising.

QUALE IL PIU’ IMPORTANTE INSEGNAMENTO IMPARATO?

L’importanza della solidarietà, del non dimenticarsi degli altri. Lo abbiamo provato più volte sulla nostra pelle, quando, con l’auto in panne, siamo state soccorse da altri viaggiatori, con cui inevitabilmente si è creato un legame speciale, quasi di fratellanza.

NON PARTIRESTE MAI SENZA…

Gli occhiali da sole ma, soprattutto, lo spirito d’avventura, quell’apertura mentale che ti consente di cogliere l’essenza di ogni posto visitato e di ogni persona incontrata.

PER FINIRE UNA CURIOSITA’: SECONDO VOI, IL FAMOSO DETTO “DONNE AL VOLANTE, PERICOLO COSTANTE” HA FONDAMENTO?

Abbiamo scelto questo nome per identificarci provocatoriamente…vi basti sapere che Mariella si trovava perfettamente a suo agio a guidare persino nel traffico infernale di alcune città africane!

Segui giorno per giorno e supporta la nuova avventura di Silvia e Mariella sul loro sito.

1 commento su “Intervista alle Donne al volante”

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