Obrigada, viaggio in Brasile (3 parte)

La giornata inizia presto con un’ottima colazione consumata sul terrazzo. Di nuovo in giro per il centro storico ma questa volta con intenzioni più mirate: shopping! Dobbiamo inoltre passare dall’agenzia di viaggi a ritirare i biglietti acquistati ieri per i nostri prossimi spostamenti e in lavanderia a portare qualche capo a lavare.

Sfruttiamo anche uno dei numerosi internet point, non disponibile in pousada, per comunicare con l’Italia. Per il pomeriggio decidiamo di dedicarci alla spiaggia ma, purtroppo, la spiaggia più facilmente raggiungibile, Porto da Barra, non incontra per niente i nostri gusti. Si tratta infatti di una piccola area affollatissima che ci riporta alla mente “immagini liguri” non troppo piacevoli.

Consultiamo la Lonely Planet e scopriamo che, ad una quarantina di km, c’è la spiaggia di Itapuà che sembrerebbe essere molto bella. Utilizziamo il bus urbano per percorrere questi km anche se la sbadatezza dell’ autista ci costa una macchina fotografica! Chiediamo infatti all’autista di avvisarci una volta arrivate alla nostra fermata ma purtroppo lui si dimentica e ce ne rendiamo conto al capolinea. L’autista si scusa e ci chiede di aspettare 10 minuti fuori dal bus che, tornando indietro, ci avrebbe indicato dove scendere. Dieci minuti fatali per l’unico episodio negativo di questa vacanza: mentre siamo sedute sul muretto della stazione un ragazzo, arrivando da dietro, afferra la macchina fotografica di Tiziana e, strappandogliela dalle mani, corre via. Rimaniamo un po’ scioccate e, come noi, gli autisti radunati a pochi metri, ma non è stato possibile inseguire il ragazzo.

Credo sia però d’obbligo sottolineare una cosa: ci trovavamo in una zona molto periferica della città dove le uniche turiste eravamo noi. Non avremmo dovuto tenere le macchine fotografiche così visibili!

Raggiungiamo quindi la spiaggia di Itapuà ma ormai siamo un po’ tese e quindi non riusciamo a goderci il relax e la bellezza di questo posto. La sera ci concediamo una cena in un elegante ristorante, “Al Carmo” sempre nel Pelourinho, dove mangiamo dell’ottima pasta ripiena con soli 64 reais. Deliziosa anche la location: i tavoli sono infatti distribuiti su una splendida terrazza vista mare con tanto di cantante dal vivo che intona pezzi di bossanova.

Ritorniamo nella pousada dove abbiamo lasciato in custodia i nostri bagagli. Taxi per la rodoviaria e alle 23.30, partiamo con un onibus della Real Expresso per Lençois (costo 50 Reais circa), città situata nella Chapada Diamantina.

Di tutto il nostro percorso questa sarà l’unica volta che lasceremo la costa. La Chapada Diamantina è infatti una zona interna nello stato di Bahia. Con 6 ore di onibus raggiungiamo Lençois. Abbiamo prenotato il giorno precedente l’incantevole pousada Dos Duendes, sempre suggerita dalla Lonely Planet.

Sono le 6 e noi abbiamo già la prima escursione prenotata per le 8. Non ci resta che farci una doccia per svegliarci un po’ e fare colazione (anche qui ottima) e siamo pronte per partire.  Con un piccolo pulmino partiamo con la nostra guida e altri 4 ragazzi francesi.

La prima tappa dell’itinerario prevede la visita a Cachoeira do Diabo, una sorta di piscina naturale dal fondale nero. Nel percorso a piedi per raggiungere il sito abbiamo anche il piacere di incontrare delle simpatiche scimmiette che, come già accaduto in precedenza, rapiscono l’attenzione di Tiziana. Si procede verso Morro do Pai Inacio, un promontorio dal quale, dopo una ripida salita percorsa a piedi, possiamo godere una vista mozzafiato. Le montagne tutt’intorno hanno una forma che ricorda vagamente quelle della Monument Valley. Che silenzio, che pace da quassù….questo panorama ci fa dimenticare che ci manca un’intera notte di sonno e ci invoglia a proseguire la nostra giornata.

Ancora con il pulmino ci spostiamo per visitare due grotte. Molte belle le acque azzurre della prima, Gruta de Pratinha, anche se sconsiglio lo snorkeling che qui propongono dal momento che è a pagamento e non c’è nulla da vedere (dopo pochi metri all’interno della grotta non si vede più niente, neanche con le maschere). Ma è la seconda grotta, la Gruta Azul, che ci sorprende. Infatti, il sole che filtra attraverso la roccia e si specchia nell’acqua del lago che sorge al suo interno, crea un’incantevole gioco di colori!

Ultima tappa della giornata: Gruta da Lapa Doce, un’ampia grotta lunga1 km nella quale è possibile ammirare splendidi esempi di stalattiti e stalagmiti. Qui proviamo anche l’esperienza del buio assoluto. Infatti, una volta arrivati a metà percorso, la nostra guida spegne la lanterna che utilizzava per illuminare il sentiero. Un’esperienza davvero intensa perché l’occhio ricerca avidamente spiragli di luce senza alcun successo.

Uno splendido sentiero di terra rossa ci conduce dall’uscita della grotta al nostro pulmino. Arrivati in cima veniamo premiati con un arcobaleno che attraversa tutto il cielo…cosa chiedere di più? Arriviamo alla pousada e ci prepariamo velocemente per la cena. Diego, un ragazzo brasiliano che lavora in questa pousada, si offre gentilmente di accompagnarci nel centro del paese a soddisfare la nostra improvvisa quanto insistente voglia di pizza. Lui ci garantisce che Marco, il pizzaiolo italiano del paese, fa un’ottima pizza. Effettivamente veniamo appagate. La cosa incredibile è che, dopo tanti anni trascorsi all’estero, Marco ha ancora un fortissimo accento bergamasco! La stanchezza si fa sentire e quindi decidiamo di abbandonarci ad un meritato sonno.

Continua…

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2 commenti su “Obrigada, viaggio in Brasile (3 parte)”

  1. Ciao, come stai??? Io sono brasiliana, sono stata in Chapada Diamantina TROPPO BELLO!!

  2. Ciao! Essendo tu brasiliana sono sicura che di posti meravigliosi in Brasile tu ne abb8ia visti tanti. Comunque la Chapada Diamantina confermo che è un luogo incantevole!

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