Portorose, Slovenia: un viaggio tra mare, saline, borghi antichi e… branzini

Portorose  è riuscita negli ultimi anni ad attirare un numero sempre maggiore di turisti europei tra i quali molti italiani, tedeschi, inglesi e russi.. La sua posizione strategica la rende una meta facilmente accessibile, sopratutto da Trieste, che dista solamente pochi chilometri dalla città.

Portorose, la Città delle Rose, è una delle più antiche località termali della Slovenia, conosciuta già nel XIII secolo; col tempo si è sviluppata una tradizione termale rinomata, soprattutto per l’uso della Thalasso Terapia, un’antica ed eccezionale tecnica che impiega prodotti di mare: acqua di mare, alghe, fango marino, sale e sabbia.

E’ una città dove culture e stili diversi s’intrecciano: un mix di profumi, colori, sapori che rendono questa località di mare una delle destinazione più suggestive del Mediterraneo. Una zona ricca di storia, con bellezze naturali ed architettoniche da far impallidire regioni più rinomate e conosciute del Mediterraneo.

A rendere ancora più speciale un viaggio in questo angolo Sloveno è la prelibata e variegata offerta gastronomica che la regione sa offrire ai propri visitatori: non solo piatti a base di pesce ma anche di carne che seguono tutt’oggi antiche ricette.

Assolutamente da provare il ristorante RiziBizi: disposto in una posizione strategia con vista dall’alto di Portorose e del mare, offre una cucina semplice ma prelibata, a base d’ingredienti locali. Il branzino di Pirano Fonda è un “must”: pesce freschissimo, proveniente dall’allevamento Fonda nel quale ai branzini viene dato un mangime che è praticamente privo di mercurio, per un pesce sano e saporito.

Per conoscere in modo più approfondito il metodo con il quale vengono allevati i branzini e la storia della famiglia Fonda, c’è la possibilità di prendere parte ad un tour presso l’allevamento Fonda: a bordo di una piccola barca a motore, Irena Fonda vi porterà al largo del Golfo di Pirano dove potrete vedere e toccare con mano i branzini dell’allevamento. E non solo: il viaggio in barca è anche un modo per ammirare il suggestivo Golfo di Pirano dal mare.

Portorose ha molto da offrire anche agli amanti di sports e attività all’aria aperta: dal windsurfing alla vela, dalle passeggiate a piedi nell’entroterra o sul lungo mare, ai giri in mountain bike, per finire con l’equitazione.

Una gita facile e consigliata da fare in bicicletta è il percorso lungo il famoso sentiero della Parenzana, nel suo tratto di 30 km, tra Rabuiese e Sicciole: il percorso, conosciuto anche sotto il nome “Sentiero della salute e dell’amicizia“, percorre l’ex ferrovia che dal 1902 al 1935 collegava Trieste con Parenzo.

La Parenzana collega le cittadine che si trovano affacciate sul mare ma anche i centri dell’entroterra, tra i vigneti e piante d’ulivi. Sul percorso s’attraversano brevi gallerie, e non mancano punti panoramici dai quali scattare ottime fotografie.

La Parenzana può venire percorsa a tappe: da Portorose a Isola per esempio, è un tratto molto suggestivo nel quale si attraversano campi di vigneti e ulivi fino ad arrivare appunto ad Isola, una cittadina caratterizzata da case con colori vivi, arroccate attorno al porto con uno stile tipico mediterraneo.

Il modo migliore di ammirare il tramonto del sole, è indubbiamente quello di starsene comodamente seduti in uno dei locali sul lungo mare, sorseggiando l’aperitivo Ganje, una grappa a base di prugne, ciliegie e ginepro, magari accompagnato dal Prut, il famoso prosciutto del Carso al profumo di ginepro.

Continua con le saline e i consigli utili per visitare la zona ->

3 commenti su “Portorose, Slovenia: un viaggio tra mare, saline, borghi antichi e… branzini”

  1. Questa è un’iniziativa carina dell’ente turistico di Portorose a cui noi di Viaggiato abbiamo participato con piacere.

  2. Concordo sul fatto che Portorose sia una cittadina molto carina… Purtroppo però è stata pesantemente segnata dalla mano dell’uomo, che l’ha sovraffollata di stabilimenti balneari e casinò. Se ci si trova nei paraggi, è molto meglio visitare Strunjan, che è molto più carina e soprattutto più selvaggia: si trova in una zona protetta dove è ancora la natura a farla da padrona!

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