Templi, natura e relax: viaggio in Thailandia e Cambogia (3 parte)

Partenza alle 8.30 con una navetta da 10 posti per l’escursione prenotata il giorno precedente. Purtroppo nessuno ci aveva avvisati che la prima tappa sarebbe stata il rafting, e soprattutto che sarebbe avvenuto su canoe ricavate con canne di bambù che, non appena seduti, sprofondavano completamente nel fiume. Risultato non avendo il costume addosso? Siamo rimasti completamente bagnati tutto il giorno!

La seconda tappa della giornata è il trekking sugli elefanti. Facciamo un giro di circa un ora nella giungla a dorso di un elefante che si inerpica, con una facilità sorprendente, tra i sentieri fangosi. Una cosa che ho apprezzato molto è che i cuccioli seguivano la carovana degli adulti, liberi, senza nessuna corda che li costringesse. Grazie a questa libertà concessa loro, abbiamo assistito a esilaranti acrobazie di questi cuccioli sulle scarpate scivolose disseminate lungo tutto il percorso.

Dopo una sosta per il pranzo partiamo per il trekking a piedi nella giungla. Anche in questo caso preferirei non utilizzare la parola trekking a sproposito. La prima parte è infatti meglio classificabile come passeggiata di 2 orette circa nella giungla al fine di raggiungere delle cascate dove, però, a causa delle grandi piogge scese nei giorni precedenti, non è stato possibile fare il bagno.

Il percorso diventa un po’ più impervio nella seconda parte, che presenta bellissimi scorci.

Ritorniamo alla guesthouse alle 4 del pomeriggio. La serata la passiamo al night bazar, dove soprattutto Gabri riesce a fare acquisti molto convenienti.

L’indomani ci incamminiamo alla ricerca di uno dei 4X4 rossi che fungono da navetta per il Wat Phra That Doi Suthep.

Caso vuole che sia proprio un autista di uno di questi mezzi a fermarci. Noi non abbiamo nessuna voglia di contrattare (i mercati ci hanno sfiniti) per cui accettiamo il primo prezzo che ci fa: 12€ in tutto andata e ritorno. Sono sicura che con un po’ di pazienza si possa ottenere un prezzo migliore!

L’autista ci propone diverse cose da aggiungere alla visita del tempio, tra le quali la visita all’elephant Camp e la visita nel parco delle tigri. Io personalmente sono molto contraria a posti di questo tipo perché non mi interessa minimamente vedere degli elefanti dipingere con la proboscide o vedere tigri paciose che si fanno abbracciare dalle persone perché sotto effetto di qualche sedativo.

Io amo gli animali e voglio vederli fare ciò per cui sono nati e non ciò che l’uomo ha deciso che essi debbano fare. In un’ora circa raggiungiamo il tempio che merita assolutamente una visita nonostante i 300 gradini che è necessario salire per raggiungerlo.

Tornati dalla visita al tempio andiamo a fare un massaggio in un posto che ci hanno suggerito i nostri amici Lele e Lelli e che è anche tra i posti consigliati dalla Lonely Planet: Lek Chaya. Qui il massaggio è più caro, 12€ a testa, ma dura un’ora e mezza ed è molto più curato di quelli fatti precedentemente. Le massaggiatrici qui utilizzano anche impacchi di erbe calde che donano un grandissimo senso di relax. Al termine del massaggio torniamo alla guesthouse per preparare i bagagli perché domani, finalmente, si va al mare!

Il nostro aereo della Thai Airways parte puntuale alle 7.10 dall’aeroporto di Chiang Mai, destinazione Bangkok. A Bangkok prendiamo la coincidenza per Surat Thani alle 9.40. Atterriamo dopo un’ora di volo circa. Fuori dall’aeroporto ci aspetta il pullman che, in 2 ore circa, ci porta al porto di imbarco per l’isola di Koh Samui. Il viaggio in traghetto dura circa un’ora e mezza. Sul traghetto passano alcune persone per venderci il pick-up che parte dal porto di approdo e raggiunge la spiaggia di Chaweng, dove abbiamo prenotato la nostra camera. Lo acquistiamo per 5€ a testa.

Una volta sbarcati il pick-up ci mette 45 minuti a raggiungere l’Hakuna Matata, guesthouse nella quale abbiamo prenotato, 2 giorni prima, attraverso internet, una camera al costo di 13€ a notte. La struttura di per sé non è molto bella sebbene sia in un’ottima posizione poiché ha un passaggio diretto sulla spiaggia e si affaccia proprio sulla via principale ricca di negozi, supermercati e tutti i servizi necessari. La camera è molto ampia ma un po’ anonima, la pulizia buona ma purtroppo è necessaria la zanzariera perché ci sono moltissime zanzare all’interno. Tempo di fare una doccia e ci spostiamo sulla spiaggia.

La prima cosa che mi colpisce sono i moltissimi ristoranti con i tavoli direttamente sulla spiaggia. A prima vista sembra che occupino tutto lo spazio e che non ci sia spazio x sdraiarsi. In realtà è sufficiente spostarsi un po’ per trovare ampi spazi da poter sfruttare anche durante il giorno.

La sera questa lunghissima spiaggia diventa incantevole grazie alle luci soffuse e colorate dei ristoranti, ai molti spettacoli di fuoco che vi si svolgono e alla possibilità di trovare tratti più silenziosi dove godersi la pace della spiaggia in notturno. Consumiamo così la nostra prima cena a piedi nudi sulla sabbia e a pochi metri dal mare, dopo di che passeggiamo per un po’.

L’indomani facciamo colazione in uno dei ristoranti sulla spiaggia. La colazione qui è un po’ cara … ma iniziare la giornata di fronte al mare vale la spesa!

La spiaggia di Chaweng è un lungo susseguirsi di lussuosi resort che attrezzano anche parte della spiaggia con sdraio e lettini.

Il mare è trasparente e la sabbia finissima … questo ci fa decidere per una giornata di totale relax sulla spiaggia, anche per approfittare del meraviglioso sole che oggi splende in cielo.

Sul tardo pomeriggio decidiamo di scoprire cosa riserva la via principale, quella che si snoda dietro i resort che si affacciano direttamente sulla spiaggia. E’ qui che trovo quell’anima commerciale e turistica di cui avevo tanto letto circa quest’isola. La via è molto trafficata e ci sono  negozi, ristoranti e locali ovunque. La quiete e il romanticismo della spiaggia trovano la loro antitesi proprio qui. Ne approfittiamo per entrare in un’agenzia di viaggi e acquistare il biglietto per il traghetto che il 9 ci porterà a Koh Tao: pick-up per il porto più biglietto del traghetto, 14€ a testa.

Dopo aver fatto una lunga camminata e aver fatto cena torniamo sulla nostra amata spiaggia per passeggiare ancora un po’ in tranquillità. Lo shopping qui non è per niente consigliabile visto che i prezzi rispetto a Bangkok o Chiang Mai sono quasi raddoppiati.

Spiaggia di Chaweng

3 commenti su “Templi, natura e relax: viaggio in Thailandia e Cambogia (3 parte)”

  1. Che bella la descrizione che hai fatto del “massaggio Lanna”: “un massaggio curato in cui le massaggiatrici utilizzano anche impacchi di erbe calde che donano un grandissimo senso di relax”…

  2. Si Andrea, devo proprio dire che quel massaggio mi è piaciuto tantissimo! Però grazie a te adesso so anche il suo nome! 😉

  3. “Io personalmente sono molto contraria a posti di questo tipo perché non mi interessa minimamente vedere degli elefanti dipingere con la proboscide o vedere tigri paciose che si fanno abbracciare dalle persone perché sotto effetto di qualche sedativo.”
    Però non mi sembra ti sia fatta tanti problemi a sfruttare un elefante per fare il tuo bel giretto su di lui, in natura gli elefanti non portano le persone a spasso!

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