Giverny, Francia: un salto dentro ad un quadro di Monet

Si sa, Parigi è la città dell’amore, del buon cibo e dell’arte. Parigi è la città dei caffè sorseggiati nei dehors, del vintage, della moda e del romanticismo.

Parigi è la città che non si accontenta. Non si accontenta della moda, vuole la sfilata; non si accontenta delle brioches, vuole i pains au chocolat, non si accontenta del pane, vuole la baguette, non  si accontenta dei parchi, vuole i giardini con le fontane e le aiuole infinite, non si accontenta di un museo qualsiasi, vuole il Louvre.

Per questo bisogna andare a Giverny, per fare un tuffo nel passato, per tornare alla fine dell’800, per vivere l’emozione di poter, anche noi, sentirci parte di un’opera d’arte.

Distante solo 45 minuti di treno (4 0 5 treni al giorno che partono da Saint Lazare), Giverny ospita la casa e il giardino di Monet. Due passi dentro il pittoresco e grazioso paesino e poi ecco, un piede dopo l’altro si entra dentro il quadro: fiori di tutti i colori, archi e gazebi, ma soprattutto uno splendido laghetto sul quale galleggiano centinaia di ninfee, così perfette, così magiche.

In un secondo tutti i dipinti tornano sulla superficie della nostra memoria e ci sembra di essere lì, seduti accanto al grande Monet a cercare l’angolazione perfetta, la luce migliore per fermare quell’attimo, per racchiudere in una pennellata (o in uno scatto) quel silenzioso rumore dell’acqua che immobile accoglie quello spettacolo.

Perchè Parigi è anche questo, prendersi un momento per sè, uscire dal caos cittadino per viversi la campagna circostante, sorprendersi incantati davanti ad un fiore, imparare ad apprezzare l’arte vivendola!

Il laghetto della ninfee sarà sicuramente la cosa più emozionante della vostra trasferta, ma altrettanto belli sono il giardino e la casa in cui, passeggiando tra la camera da letto, lo studio e la cucina ti sembrerà di aver conosciuto davvero Monet, di sapere qualcosa in più sulla sua vita, persino di essere diventato un suo amico!

Solo allora sarete pronti per ammirare le sue opere al Museo d’Orsay, all’Orangerie, al Museo di Marmottan. Ormai quelle ninfee, quel ponte, quei glicini… saranno parte di voi, qualcosa che ogni volta che vi troverete di fronte vi riporterà là, in quel piccolo paradiso, distante solo 45 minuti dalla realtà. Perchè a Parigi la magia spesso si trasforma in realtà, perchè Parigi è la città in cui forse vale ancora la pena di sognare! 

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