Avventure incredibili in aeroporto

Viaggiare in aereo sta diventando qualcosa di sempre più frequente e ormai le ragioni sono le più disparate, così come le tante varianti che contraddistinguono i singoli spostamenti, visto che l’ampia diffusione dei voli aerei a tariffe low cost, ad esempio ha dato un certo impulso al cosiddetto “turismo mordi e fuggi”.

Con l’aumento dei soggetti, capita dunque sempre più spesso di vivere momenti a tratti davvero unici, come è avvenuto ad esempio per i voli Parigi, visto che la compagnia aerea Air France si è trovata a dover chiedere una colletta ai suoi passeggeri per acquistare il carburante. Il velivolo doveva atterrare a Beirut, ma è stato costretto a deviare a Damasco, ritrovandosi così a corto di carburante per raggiungere la meta finale. Alla compagnia aerea era stato vietato di pagare con la carta di credito aziendale, viste le sanzioni imposte alla Siria. Tuttavia alla fine è stata trovata una soluzione diplomatica e i passeggeri sono stati liberi di spendere liberamente quanto avanzato dalla vacanza.

Chi si ricorda il divertente film “The Terminal” di Steven Spielberg, dove Tom Hanks rimane bloccato per diversi mesi nell’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York?

A una famiglia americana è successa più o meno la stessa cosa, ma per soli 6 giorni, visto che le quattro persone sono rimaste bloccate nell’aeroporto di Salt Lake City, in seguito a un viaggio nello Utah. La famiglia aveva acquistato voli estremamente convenienti grazie ai cosiddetti buddy passes, ma si è dimenticata dei biglietti di ritorno, disponibili si ma a prezzi troppo alti o comunque troppo pieni. Dopo 5 notti passate in aeroporto tra caos, disperazione e tanto altro ancora, la situazione è stata risolta da un donatore che ha regalato loro la cifra necessaria per tornare a casa dopo aver visto la loro storia in televisione.

In Italia invece, presso l’aeroporto di Fiumicino, un norvegese non ha resistito alla stanchezza e ha pensato bene di mettersi a dormire nel nastro trasportatore dei bagagli, venendo poi rilevato dai raggi-X. Nonostante la sicurezza dell’aeroporto, la cosa non sembra essere un caso unico, visto che la cosa sembra avvenire almeno una volta all’anno presso la stessa struttura.

 [Foto di Arianna de Bonis, The Alieness GiselaGiardino]

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