Rum, sigari e belle donne: tutto qui a l’Avana?

Se dicessi ‘Havana’, cosa vi viene in mente?

Sicuramente molti di voi hanno pensato al rum, prodotto d’eccellenza della terra cubana; molti avranno immaginato degli anziani signori seduti all’esterno di un bar con un sigaro in bocca che guardano passare delle belle ragazze; qualcuno avrà immaginato di sentire della musica caraibica e di vedere un gruppo di bambini che gioca e balla in strada mentre i passanti li guardano sorridenti e si uniscono alle danze, il tutto in un’atmosfera calda e gioiosa.

Ma L’Avana è veramente questo? Non proprio, o meglio, non è solo questo.
Piuttosto, il nostro pensiero riguardo alla città è fortemente condizionato dalle immagini che di questa città ci vengono proposte, soprattutto dalla pubblicità: rum, sigari, belle donne, musica e balli sono i classici elementi che compaiono negli spot di prodotti cubani come il rum. Certo, sono elementi che caratterizzano fortemente la cultura della perla dei Caraibi, ma se pensiamo che a L’Avana incontreremmo solo scene di questo tipo, non renderemmo giustizia ad una città che ha molto di più da offrirci.

Quello che colpisce maggiormente, appena entrati in città, è l’atmosfera sospesa dal tempo che si respira: le auto americane anni ’30 che girano per la città, i palazzi dalle cui finestre spuntano degli alberi che, letteralmente, crescono al loro interno, il contrasto creato dalle case colorate, che appaiono come tocchi di colore in una città dove predomina il bianco degli edifici, la miriade di persone che affollano le strade su biciclette, auto, autobus e qualsiasi cosa si muova su ruote!

In una parola: L’Avana è viva.


Penserete forse che, tutto sommato, non sia una grande scoperta: siamo ai Caraibi, dopotutto, non in una delle grandi e grigie metropoli nordamericane, europee o asiatiche.

Dimenticate forse, però, che Cuba è una dittatura da più di 50 anni. E dittatura significa, per i cubani, limitazione delle libertà personali (nonostante le aperture degli ultimi anni); per esempio: per i turisti, ovviamente, non c’è alcun tipo di problema ad entrare e uscire dal Paese ma per un cubano è una vera e propria impresa.

Forse dire che L’Avana è una città viva ora ha acquisito un significato ed un’importanza diverse, vero?

Un’altra caratteristica che si respira in città è il calore umano e l’amore per la vita dei cubani che trasmettono una vitalità coinvolgente che non può lasciare indifferenti neppure i ben più freddi europei. A loro non servono discoteche per ballare, lo fanno per strada; non si preoccupano troppo per il futuro ma gustano ogni singolo giorno della vita nella loro amata terra; trovano sempre il modo di cavarsela e non hanno bisogno di un’auto per spostarsi in città, il loro mezzo di trasporto preferito è l’autostop: per pochi spiccioli, i “ricchi” che si possono permettere un’auto danno volentieri un passaggio a chi ne ha bisogno.

Insomma: vitalità, calore e ritmo. Cosa aspettate a prenotare il primo volo per l’Havana?

[Foto di GGClick, Nestor Baltodano e omnia_mutantur]

3 commenti su “Rum, sigari e belle donne: tutto qui a l’Avana?”

  1. L’Avana è un qualcosa che non ha uguali. Io ho avuto l’opportunità di viverla parecchie volte e devo dire di averne un pezzo dentro al cuore.

  2. ho avuto il piacere di visitare 2 volte l’havana e posso assicurarvi che ne vale assolutamente la pena…….e non solo x le donne sigari e rum….veramente vi si respira un’atmosfera ricca di storia ke non ha eguali!!!!mi

  3. Un po’ vi invidio: sono stata a Cuba solo una volta ed è stato il primo viaggio in cui mi sono davvero ripromessa di ritornare. Già alla prima visita (e non solo a La Habana, ma anche e forse ancora di più a Trinidad, nel centro dell’isola) ho avuto la sensazione che ogni ritorno mi riserverà una sorpresa, una piccola novità, una grande conferma.

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