Uno “slow journey” nelle terre picene alla ricerca di colori, sapori e un po’ di storia

In questo centrifugato di vita che sono gli ultimi 15 anni, questi ultimi mesi ci siamo trasferiti qui, in terra picena! E’ stata una sorpresa tutta marchigiana: questo angolo d’Italia ha un buon sapore, paesaggi dolci e accoglienti, gente schietta e aperta, storia e architettura diffusa, tradizioni secolari e una notevole intraprendenza turistica.

Durante questa estate “slow” abbiamo avuto modo di girare abbastanza nei dintorni e posso suggerire qualche idea per un weekend.

Ascoli e la Quintana 

Quando si parla di torneo cavalleresco e corteo storico qui non scherzano affatto! Gli ascolani rievocano l’antica giostra equestre attraverso i colori, i suoni e le emozioni medievali.

Il tempo si ferma, la città delle 100 torri torna indietro di secoli, parte un sontuoso corteo di 1500 personaggi in costume … vi giuro, impressionante, un fiume che non finisce più!!! i 9 Castelli e i 6 Sestieri sfilano con dame, nobili, musici, sbandieratori e ovviamente cavalieri. Sotto strati di velluti meravigliosi, drappi ricamati, al suono delle chiarine e al rullare dei tamburi, questo popolo sfida il caldo estivo e accompagna i suoi cavalieri alla lettura del bando, all’offerta dei ceri, al palio degli arcieri, al palio degli sbandieratori e infine tutti alla giostra nel campo.

Lo confermo, un vero spettacolo da non perdere per chi passa da queste parti, oltre al tour classico del centro storico della città!

San Benedetto del Tronto e il suo lungomare

Centro peschereccio e stazione balneare, SBT ha una spiaggia di sabbia finissima e bianca, dai fondali bassi, ideale per i bambini che d’estate si anima costellata dai tanti chalet, il porto turistico, il circolo nautico. Il lungomare si distingue per la vegetazione e l’infinita quantità di palme e oleandri, che nella parte sud sono diventate parco naturalistico con giardini a tema, giochi d’acqua, e sedute di design … insomma si sono dati da fare! ma mi sorprende soprattutto per la sua vivacità, mai visto in una realtà piccolina tante manifestazioni ed eventi, ogni sera vengono organzzati concerti, spettacoli, eventi enogastronomici, rievocazioni storiche, feste, cabaret, musica per tutti i gusti, qui ci tengono ai loro turisti e fanno di tutto per tenerseli stretti.

Il lungomare termina a Grottammare bassa, la parte più chic della riviera, con una parata di ville liberty e sullo sfondo l’incasato medievale dell’antica Grottammare alta, aggrappata alla collina, patria di papa Sisto V.

Offida ed altri borghi

Offida è un cammeo incastonato tra filari di vigne ed ulivi secolari, è tra i borghi più belli d’Italia piena di chiese, palazzi nobiliari, e scorci sui calanchi e sulle colline intorno, ma una volta arrivati di fronte all’imponente basilica di Santa Maria della Rocca, con i due classici sposi pieni di riso in testa all’ingresso…ohhhh, che stuporeeee…una delle chiese più suggestive che io abbia mai visitato! semplicità di forme, originalità di impianto, ingresso dalla cripta e basilica superiore con absidi affrecate, una posizione fantastica, arroccata su una rupe di tufo, prima castello di età longobarda poi proprietà dei monaci benedettini che inglobarono la chiesetta più antica a quella nuova (XII secolo). E una terrazza con un panorama a 36o° dolcissimo. Offida è famosa anche per le sue merlettaie che realizzano tradizionali merletti a tombolo, osservarle al lavoro è un vero piacere…anche se i due nani al seguito quattrenni (mia figlia e suo cugino) ci concedono solo pochi minuti di bonus prima di mettersi di nuovo a correre 🙂

Alle spalle della costa è tutto un susseguirsi di borghi, su ogni colle un pezzo di storia, merita girare a Monteprandone, Acquaviva Picena, Ripratransone, paesi fermi nel tempo circondati da fazzoletti di terra coltivata e impregnati di saggezza rurale.

Verso l’entroterra 

Se amate la natura, i sentieri, i trekking e il verde, vi conviene addentrarvi attraverso la valle che da Ascoli Piceno porta in una ventina di Km ai Monti Sibillini e al Parco Nazionale del Gran Sasso.

Consiglio una sosta ad Acquasanta Terme e se cercate un posticino fantastico dove dormire fermatevi a Castel di Luco e fatevi raccontare la storia di una famiglia che vive ancora in un maniero medievale, oppure approfittatene per fare un bagno nell’acqua termale di Acquasanta Terme. Altrimenti tirate dritto e puntate alla spiritualità dei Monti Sibillini, magari con una puntatina come abbiamo fatto noi fino al confine umbro per visitare Norcia e le sue prelibatezze, o all’imponenza e genuinità del Parco Nazionale del Gran Sasso…ma solo quest’ultimo, si sa, meriterrebe un post a parte!

Da provare  i cremini fritti al “il Sapore della Luna”, dormire una notte sospesi nel tempo a Castel di Luco e fermarsi a vedere le merlettaie al lavoro.

1 commento su “Uno “slow journey” nelle terre picene alla ricerca di colori, sapori e un po’ di storia”

  1. Praticamente da quando sono nata passo le mie estati a Cupramarittima, paesino che confina con Grottammare. Anche lì esiste una parte ‘alta’ dalla quale si può godere di una bellissima vista su tutto il territorio cuprense. Inoltre i due paesi sono collegati (e si può arrivare fino a San Benedetto!) da una pista ciclabile il cui percorso affianca il mare, ideale per una pedalata per iniziare bene la giornata o per godersi in solitudine il paesaggio con la luce del tramonto.

    Ho avuto l’opportunità di scoprire molti borghi delle Marche e devo dire che è una regione veramente stupenda: mare, colline con paesaggi e colori unici, montagne. Ce n’è per tutti i gusti!
    La gente è veramente molto ospitale, il cibo ed il vino sono ottimi e si vive veramente bene immersi in quell’atmosfera pacifica e lenta che caratterizza questa zona.

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