A spasso per Torino, città reale

Perchè trascorrere qualche giorno alla scoperta delle residenze reali di Torino e del Piemonte?

Una domanda che mi sono sempre posto e alla quale ho saputo dare una risposta solo qualche giorno fa, al rientro da un lungo weekend passato a Torino e provincia. La risposta è semplice: perchè si entra in un mondo sconosciuto, affascinante, che fino a pochi anni fa era riservato ai soli reali, uomini di stato e personaggi famosi. 

Che si apprezzi o meno il mondo di re, regine e principi, visitare le dimore storiche dei reali italiani apre gli occhi su un mondo nuovo, sconosciuto ai più, non solo per lo stile di vita ed il lusso più o meno discutibile nel quale i regnanti vivevano, ma soprattutto per la bellezza dei locali e per la storia che sta dietro ad ogni dimora.

Ma andiamo per ordine e partiamo dalla residenza reale forse più famosa d’Italia, facilmente raggiungibile perchè in centro a Torino: Palazzo Reale. Patrimonio mondiale dell’UNESCO, è la prima tra le residenze sabaude del Piemonte nonché teatro indiscusso per secoli della politica del regno sabaudo: fu infatti dimora dei re di Sardegna fino al 1859 e di Vittorio Emanuele II, re d’Italia, fino al 1865.

Scelta come residenza da Emanuele Filiberto di Savoia con il trasferimento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563, conserva pressoché intatta la facciata seicentesca di Carlo Morello, la cui simmetria è interrotta sulla sinistra dalla Cappella della Sacra Sindone, costruita alla fine del XVII secolo dall’architetto Guarino Guarini per custodire la più preziosa delle reliquie del cristianesimo.

Salendo il monumentale scalone commissionato da Vittorio Emanuele II a Domenico Ferri per celebrare l’unità d’Italia, ha inizio la sequenza di sale di rappresentanza: la prima è la sala dei corazzieri o “delle Dignità”, dove sono appesi due arazzi realizzati in Francia dalla celebrata manifattura di Beauvais (1695 circa). La successiva Sala delle Udienze e quella del Consiglio, dove Carlo Alberto firmò lo statuto nel 1848, conservano meravigliosi soffitti seicenteschi, mentre gli arredi e le decorazioni sono ottocenteschi ad opera di Pelagio Pelagi.

Al Beaumont, da cui prende il nome, si devono anche le decorazioni settecentesche della galleria progettata da Filippo Juvarra, cui si accede attraverso il grande scalone monumentale costruito nel 1740 dall’architetto Benedetto Alfieri come collegamento tra gli appartamenti reali e le segreterie di stato.

La galleria, trasformata nel 1837 da Carlo Alberto in armeria reale, conserva una delle più ricche collezioni di armi bianche, da fuoco e armature del mondo. Tra i pezzi più interessanti vi sono  l’armatura da giostra di Emanuele Filiberto di Savoia e l’armatura equestre di Carlo Emanuele.

Palazzo Reale, simbolo dei Palazzi del Potere Savoia, è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30.

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