Flores, alla scoperta dei Maya a Tikal e Guatemala City (Dal Belize al Guatemala – ultima tappa)

Alle 7 parte il nostro traghetto per Belize City. Alle 8 siamo a Belize City e alle 10.30, con più di mezz’ora di ritardo, arriva il pullman che dobbiamo prendere per tornare in Guatemala, e più nello specifico, a Flores, punto di sosta per la visita al sito di Tikal. Il pullman sul quale dovremo passare le prossime 8 ore è tremendo: sedili sgangherati, scarafaggini che si aggiro indisturbati e finestrini bloccati. Capiamo subito che sarà un viaggio molto lungo. Il fatto di avere poi questo senso di nostalgia per il Belize non lo alleggerisce di sicuro. Dopo aver varcato l’ultima frontiera di questo viaggio, alle 16 circa arriviamo a Flores. Acquistiamo già sul pullman l’escursione per domani mattina all’alba per Tikal (150 Quetzal a testa che comprendono shuttle andata e ritorno e guida nel sito + 150 biglietto d’entrata) e il biglietto per domani sera, in notturna, per Antigua (250 quetzal). Scegliamo una camera al Dona Goya 2 (140 quetzal a camera), suggerito dalla Lonely Planet. La camera è semplice ma pulita. Inoltre all’ultimo piano c’è una bellissima terrazza attrezzata con amache, dalla quale si gode una bellissima vista sul lago.

Flores è infatti una cittadina situata su un’isoletta collegata alla terraferma solo tramite una striscia di terra sulla quale corre una strada. Passeggiando tra le sue vie si apprezza la pace che qui si respira, i molti negozi d’artigianato e le bellissime case colorate. Per la cena scegliamo un ristorante con una terrazza vista lago. Ritorniamo presto in hotel perché la partenza per Tikal di domani è prevista per le 4.

Alle 4.30 passa lo shuttle a prenderci di fronte al nostro albergo e, in circa un’ora e mezza, arriviamo a Tikal. Mezz’ora per rifocillarsi e fare una breve colazione e poi iniziamo il giro con la guida. Il giro tra le maestose piramidi dura circa 4 ore, Tikal è il sito Maya più esteso del continente americano. Infatti, l’intero itinerario, lo si percorre in circa 4 ore. Definirei Tikal come un luogo quasi mistico.

Quando poi sono salita in cima al Tempio IV, alto 72 metri, l’emozione è stata davvero fortissima: il tempio, infatti, sovrasta la giungla e lo sguardo ha accesso a chilometri di foresta tutto intorno.

Solo un piccolo consiglio: munitevi di repellente per zanzare perché ce ne sono moltissime. Consiglio di visitare il sito la mattina molto presto come abbiamo fatto noi perché intorno alle 10 inizia già a fare un caldo terribile.

Alle 14 siamo di ritorno a Flores. Purtroppo non abbiamo più una stanza dove fare una doccia perché, non fermandoci più a dormire qui questa notte, abbiamo dovuto liberare la camera in hotel ma abbiamo almeno potuto lasciare i bagagli. Il resto del pomeriggio lo trascorriamo quindi in giro per Flores. Alle 18 torniamo in hotel per recuperare i bagagli e io provo a chiedere (forse un po’ a supplicare) se è possibile avere accesso ad un bagno per rinfrescarsi. Il gentilissimo gestore dell’hotel mi dice che c’è un bagno di servizio che possiamo utilizzare che ha anche la doccia. Non mi avrebbero potuto dare notizia più bella! Alle 21, con circa un’ora di ritardo, parte il pullman della Linea Dorada Luxo che ci porterà fino a Guatemala City. Definirlo “lusso” è sicuramente eccessivo perché anche su questo pullman la pulizia è scarsa. In compenso i sedili sono molto spaziosi quindi riusciamo a dormire.

Alle 6.30 arriviamo a Guatemala City dove dobbiamo aspettare la navetta per Antigua. Ho letto in molti posti della pericolosità di Guatemala City e proprio per questo abbiamo deciso di non fermarci a dormire qui né all’arrivo né adesso che dobbiamo tornare. La conferma arriva nel momento in cui sto per uscire dalla stazione dei pullman per fumare una sigaretta e l’autista del nostro pullman mi ferma dicendomi che è troppo pericoloso stare lì fuori a fumare.

Alle 8 parte lo shuttle che in un’ora ci porta ad Antigua, il posto dove è cominciato il nostro viaggio e città nella quale siamo molto felici di tornare. Scegliamo di tornare alla Yellow House. Fortunatamente troviamo ancora una stanza (anche se un po’ più cara, 180 quetzal a notte) e riusciamo a farci dare la colazione. Gustarla sul bellissimo terrazzo dell’ostello ci fa sentire come a casa. Prenotiamo nell’ostello, per 65 quetzal a testa, la navetta per l’aeroporto che partirà alle 4 del mattino. Ci rilassiamo sul terrazzo e poi decidiamo di spendere i nostri ultimi soldi nei favolosi negozi di Antigua. E’ bello ritrovare qui quella cordialità e serenità guatemalteca di cui abbiamo sentito un po’ la mancanza in Messico.

Ceniamo molto presto, ma tanto qui fanno tutti così, e torniamo in hotel a fare, per l’ultima volta di questa vacanza, lo zaino.

Alle 4 puntuali passa la navetta che alle 5 ci lascia all’aeroporto di Guatemala City. Il nostro aereo per Huston parte puntuale alle 7.15. Dopo lo scalo di Huston e quello di Francoforte … arrivo a Milano. Abbiamo fatto il volo transoceanico all’andata con la Continental e al ritorno con la Lufthansa e ci siamo trovate molto meglio con la prima, sia per l’offerta di film che per il servizio a bordo.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

Un altro viaggio magnifico che mi sento di consigliare vivamente. Un mondo di colori, di tinte vivaci, di tonalità intense. Forse mi aspettavo qualcosa in più dal Messico, poiché temo che abbia perso un po’ di personalità sulla strada dello sviluppo turistico. Detto questo è comunque una nazione ricca di luoghi incantevoli che meritano di essere scoperti. Un elogio al mare del Belize che è riuscito a sorprendermi e a lasciarmi realmente senza fiato. Porterò impressa nella mente la genuinità del Guatemala e dei suoi abitanti, capaci di stupirmi per il modo caloroso di relazionarsi e per quei sorrisi autentici che hanno molto da insegnare.

 

Dove si trovano Flores, Tikal e Guatemala City?

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