Non solo discesa: evviva lo sci da fondo

In questo periodo si sente un gran parlare ovunque di sci e piste da sci. Ovvio! La stagione è quella giusta e praticamente molti di noi non vedono l’ora di mettersi quelle tavole bislunghe ai piedi e sfrecciare su qualche pendio innevato.

Oggi però io non vi voglio parlare dei tanti e meravigliosi impianti italiani di discesa. La vostra Giovy vi parla dello sci da fondo, o sci di fondo, comunque lo si voglia chiamare.

L’Italia è piena di strade e sentieri che d’estate si percorrono volentieri a piedi. Molti non considerano che quelle stesse strade sono percorribili d’inverno con gli sci da fondo. Quando ero piccola mi portavano sull’Altopiano di Asiago e lì ho imparato il gusto per la fatica con gli sci da fondo.

Questo genere di disciplina si accorda benissimo con la mia personale modalità di vivere un viaggio lento, gustandomi ogni centimetro possibile. Il bello del fondo è proprio questo: si diventa un tutt’uno con l’ambiente che ci circonda e spesso, in certe zone dell’Alto Adige ad esempio, ci si può sorprendere a sciare in pieno silenzio e  totale comunione con la natura.

Lo sci da discesa è veloce, emozionante. Il fondo è contemplativo ed è, a mio avviso, un modo splendido per vivere la montagna. È low cost, perché non c’è bisogno di skipass, è molto libero a livello di orari ed è libertà pura.

Un luogo magico per questa disciplina è senz’altro l’Alta Pusteria, che vanta circa 200 chilometri di piste battute che si sviluppano in località molto belle e conosciute come San Candido, Braies e Dobbiaco e, udite udite, sono illuminate fino alle otto di sera. Il che significa che si potrà praticare il fondo anche immersi nella bellezza dell’eterno crepuscolo invernale, un’opportunità magnifica che dà la possibilità di sciare anche a chi lavora fino alle sei. Cosa darei per avere una pista da sci qui fuori!

Ricordo una volta, quando ancora abitavo in Veneto, che nevicò incessantemente per due giorni di seguito. La terza mattina, con alcuni colleghi, andammo a lavorare sciando attraverso i campi e fu davvero bellissimo. Ogni tanto sogno di abitare in Scandinavia e di ripetere la stessa esperienza. Poi penso che ho l’Alta Pusteria non troppo lontana e ho subito voglia di partire.

Se davvero vi piace lo scorrere lento del paesaggio vicino a voi e amate la montagna, date una possibilità allo sci da fondo perché si adatta magnificamente al modus vivendi di noi viaggiatori!

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