Piemonte reale: i luoghi di villeggiatura e devozione dei Savoia

Un soggiorno a Torino può offrire l’occasione di visitare i palazzi estivi sabaudi fuori città. Nei mesi più caldi dell’anno, infatti, la corte dei Savoia lasciava la città per trasferirsi in accoglienti residenze di campagna circondate da ampi parchi, che nel corso dei secoli sono state impreziosite con un’impressionante raccolta di opere d’arte.

Da vedere l’imponente Castello di Racconigi, situato nell’omonima cittadina in provincia di Cuneo, luogo di villeggiatura per la famiglia reale dai tempi di Carlo Alberto.

Al piano di rappresentanza, dove si svolgevano i momenti pubblici della vita di corte, si possono ammirare gli arredi dorati, il soffitto dipinto da Pelagio Palagi, lo scenografico lampadario in cristallo di Boemia della sontuosa Sala del Ricevimento, gli stucchi e le sculture del Salone d’Ercole e della Sala di Diana e gli arredi di gusto orientale degli appartamenti cinesi.

Nel parco adiacente il castello si ritrova il suggestivo percorso nella natura creato dal giardiniere tedesco di Carlo Alberto, Kurten, che ne ha fatto un esempio emblematico della cultura ottocentesca del giardino. Ai viali regolari e ai parterre sono stati sostituiti grandi prati all’inglese, sinuose vie alberate e sentieri tortuosi, un lago, un sistema di canali, boschetti con alberi autoctoni e di specie esotiche e radure popolate da animali selvatici ed uccelli esotici. Nelle giornate estive è il luogo ideale per trascorrere qualche ora di pace e relax.

All’estremità nord-occidentale del parco si trova il complesso rurale della Margarìa, sulle cui cuspidi sono solite nidificare le cicogne bianche e altri volatili, e all’interno della suggestiva cascina in stile neogotico sorge l’elegante struttura delle Serre Reali.

A poco più di tre chilometri dal centro storico di Venaria Reale si trova il Castello della Mandria. 

A metà ottocento, divenuta la residenza preferita di re Vittorio Emanuele II e della sua amante Rosa Vercellana detta la “Bela Rosin”, la tenuta è stata trasformata in riserva di caccia e arricchita con edifici di gusto neogotico: la Bizzarria e la Villa dei laghi, due reposoir di caccia e gli alloggi destinati al personale di servizio.

Il parco, la cui area centrale è delimitata da una cinta muraria di circa 30 chilometri, rappresenta uno degli ultimi esempi della foresta planiziale che molte migliaia di anni fa ricopriva tutta la Pianura Padana.

Il passato di riserva reale di caccia ha lasciato un segno indelebile nella fauna che oggi è popolata da cervi, daini e cinghiali. Percorrendo i numerosi sentieri che attraversano il parco non è raro imbattersi in rapaci, cicogne nere, gru, aironi bianchi maggiori e chiurli.

Frutto di un voto del duca Amedeo II alla Madonna, la Basilica di Superga è il simbolo della devozione dei Savoia. Nei sotterranei è possibile visitare le Tombe Reali dei Savoia, un ambiente suggestivo che ospita 62 sepolture decorate da preziose sculture funerarie. Al mausoleo si accede tramite uno scalone al centro del quale è posta una magnifica stauta in marmo dell’Arcangelo Gabriele e al suo centro ospita il monumentale Sarcofago del Re, che custodisce la salma di Carlo Alberto.

Nei due bracci laterali si possono ammirare la Sala degli Infanti, dove riposano i resti di 14 principi sabaudi morti in tenera età, e la Sala delle Regine, con il monumento funebre di Maria Teresa di Toscana Asburgo, moglie di Carlo Alberto, raffigurata come personificazione della Carità.

All’interno della Basilica, arricchito da sei cappelle e da quattro altari con statue e monumenti in marmo di Carrara, è conservata la statua in legno della Madonna delle Grazie a cui rivolse il voto Vittorio Amedeo II e ancora oggi oggetto di grande devozione. Attraverso una ripida scala a chiocciola si accede alla balconata esterna della cupola che, con i suoi 700 metri sopra il livello del mare e 70 metri di altezza, offre un panorama mozzafiato su Torino, le sue valli e le sue montagne: nelle giornate limpide, è possibile ammirare alcuni dei principali monti delle Alpi, come il Monviso, il Gruppo dell’Orsiera, il Rocciamelone, il Gran paradiso e il Monte Rosa con la punta Doufour.

2 commenti su “Piemonte reale: i luoghi di villeggiatura e devozione dei Savoia”

  1. Torino? Sono stato lì due volte mesi fa. Bellissimi il castello della Mandria e la basilica di Superga.

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