Scatti all’alba: sorge il sole su Verona

Arrivai a Verona per la prima volta in gita con i miei genitori. La città scaligera era una meta estiva abituale per noi che abitavamo poco distanti nella provincia di Mantova, e passeggiavamo l’intera giornata tra Piazza Bra, Piazza delle Erbe e il balcone di Giulietta.

Ci sono tornato una volta finito il liceo, a diciannove anni, e il mio primo appartamento era proprio dietro Ponte Navi, a metà strada tra l’Adige e colle San Pietro. Sia l’uno che l’altro erano per me – e lo sono ancora –  rifugio e fonte di ispirazione. Il fiume che attraversa la città agiva come un balsamo sui miei pensieri: vederlo fluire agile e veloce soddisfava anche le mie esigenze motrici, al punto che restavo fermo talvolta delle ore a vedermelo passare sotto i piedi, mentre io rimanevo appoggiato sui merli di Ponte Castelvecchio o Ponte Pietra. Penso che ogni città dovrebbe avere un fiume che l’attraversi per legge, in modo da rasserenare gli animi degli abitanti e offrire un compagno sempre disponibile ai passeggiatori solitari come me.

A Castel San Pietro, sul colle, ci si andava per… riflettere sui massimi sistemi, e nel frattempo lasciarsi abbracciare dall’intera città che continuava a muoversi irrequieta sotto i nostri sguardi, luci saettanti su strade minuscole e sirene in lontananza. La scalinata di 169 gradini rendeva ancor più appagante il premio finale, e la promessa di un’alba memorabile era sempre una carta preziosa da giocare con le ragazze in visita da fuori.

Ancora oggi quando devo pensare a una città che mi appartenga davvero – o a cui io appartengo ormai irrimediabilmente – Verona è sempre la scelta, se non ovvia, almeno la più probabile. Non avendo mai passato molto tempo in uno stesso luogo faccio fatica a identificarmi con le persone e le loro abitudini, ma le pietre, i palazzi, i giardini e i vicoli di questo grosso paesone un po’ presuntuoso sono divenuti una parte indelebile della mia persona. Eppure questa è la prima volta che mi viene in mente di prendere la macchina fotografica, attraversare il centro storico e salire fino a Castel San Pietro per raccogliere l’alba che esce da dietro la collina…

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