Continuare ad essere Non Solo Turisti dopo l’arrivo dei bambini

Si può essere ancora “Non Solo Turisti” dopo l’arrivo dei bimbi?

Ecco, vorrei i intitolarlo cosi questo post, perché la voglia di viaggiare non finisce certo con l’arrivo dei bimbi, ma anzi a mio parere aumenta, perche’ diventando genitori si ha, giocoforza, voglia di condividere ciò che si ama con i propri figli e quindi l’amore per i viaggi cresce insieme al desiderio di renderli partecipi e far loro comprendere cosa significhi essere “viaggiatori”.

E allora questa rubrica è dedicata ai genitori-viaggiatori in cerca di idee ma anche ai viaggiatori e basta che magari curiosando tra i viaggi coi bimbi, potrebbero trovare mete e idee interessanti per i loro viaggi. Perché se è vero che ci vuole qualche attenzione in più per viaggiare con bambini al seguito è altrettanto vero che non esistono solo “resort” e all inclusive, ma anzi coi bimbi si può viaggiare zaino in spalla e divertirsi un sacco.

Inoltre, come è nello spirito dei Non Solo Turisti, questo spazio è aperto a tutti coloro che vorranno raccontarci le loro esperienze di viaggio “con bimbi al seguito” animati dal desiderio di condividere esperienze e ricordi. Quindi io, da mamma, proverò a raccontarvi qualcosa dei nostri viaggi e delle nostre gite da “non solo turisti con bimbo annesso” e spero che siano in tanti a volersi unire a me, con storie e racconti di viaggio!

E allora giusto per cominciare vi lascio una “pillola” del primo viaggio con mio figlio. Un tour di un mese tra Langhe e Roero, tra castelli, vigneti, buon vino e ottima cucina, con un piccino di due mesi. Perche’ l’arrivo dei figli ti fa capire anche che per incontrare lo stupore e l’emozione che il viaggio porta con sé non è necessario per forza volare in un altro continente.

Langhe
E chi ama lo “slow-tourism” potrebbe sorprendersi nello scoprire che viaggiare con i bimbi è molto “slow” in senso positivo. Perché quando sei in viaggio con un bambino è lui a dettare i tempi, e magari ti fa fermare perché vuole la sua poppata o vuole giocare, e così tu scopri un piccolo borgo che in verità è una perla, oppure uno scorcio da cartolina che non ti stanchi di fotografare.

Neive
E la mia piccola perla di oggi è Neive. Piccolo, anzi piccolissimo, borgo arroccato su una delle colline delle Langhe, sconosciuto ai più eppure facente parte dei “Borghi più belli d’Italia“, con un minuscolo centro storico che vale una cartolina e una vista mozzafiato sulle colline che potresti rimanere seduto al tavolino di quel piccolo bar “con vista” per tutto il giorno. Neive con la Torre dell’Orologio, l’Arciconfraternita di San Michele e la Casa di Cotto, con i suoi pendii soleggiati e una tradizione vitivinicola che ha contribuito a fare delle Langhe un luogo di eccellenza nel mondo.

Neive con le sue case tradizionali dai tetti rossi, addossate le une alle altre e mentre giri per le sue stradine incontri solo turisti inglesi e tedeschi, proprio loro che le Langhe le hanno scoperte per primi, prima ancora dei piemontesi, ed hanno portato da queste parti l’idea delle camminate tra i vigneti.

E allora ti metti in cammino con tuo figlio, rigenerandoti nel fisico e nell’animo, attraversando vigne perfettamente curate, boschi e noccioleti, passando davanti a chiese e a castelli che hanno fatto la storia e fermandoti ad ammirare panorami che sono un tuffo al cuore, la macchina fotografica in mano e la meraviglia negli occhi. Insomma, io oggi vi lascio la mia piccola Neive, il suo bar con i deliziosi biscotti di meliga, la sua vista spettacolare e il suo prezioso vino.

Se vi va fermatevi qui anche voi, in attesa di continuare presto il nostro viaggio, ovviamente con bimbi al seguito!

Patato in spalla

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.