Cosa mangiare a Manhattan: una guida culinaria per tutti i gusti

Quando si fa visita ad un posto nuovo, una delle cose degne dell’attenzione di viaggiatori curiosi (e buongustai) è la tradizione culinaria. Ogni paese che si rispetti ne ha una: in Italia ci sono la pizza, i tortellini, la cassata… E negli Stati Uniti?

Verrebbe da esclamare hamburger e patatine, eppure queste due pietanze non danno l’idea di un’identità culinaria. Allo stesso tempo è errato affermare che la cucina statunitense non abbia una propria tradizione: essa non è altro che fusione di varie culture, in primis quelle di spagnoli e inglesi, poi ci sono i nativi americani e infine i popoli africani. Ogni volta che vado a Manhattan faccio questa riflessione, perché mi piace gustare sapori lontani dai miei e d’altra parte quest’isola rappresenta in piccolo la realtà storica degli USA: un melting pot di culture, identità, tradizioni e cibi.

E’ facile imbattersi in ristorantini tipicamente turistici a Times Square o in decadenti catene di fast-food e prendere delle brutte batoste in termini di qualità e servizio. Se invece volete gustare cibi e sapori non convenzionali seguite im miei consigli, ma attenzione: non troverete un solo accenno alla cucina italiana perché non è mia abitudine mangiare cibo di casa mia all’estero!

Il mio palato è particolarmente incline al cibo orientale, per cui se vi piacciono sushi, tempura e teppaniaki vi consiglio Morimoto a Chelsea, ristorante bellissimo e adatto a tutte le tasche, la catena Benihana preferita soprattutto dalle famiglie per le acrobazie dei cuochi giapponesi con le stoviglie e Sushisamba nel West Village, dove l’eleganza del sushi si sposa perfettamente con i colori e i ritmi peruviani e brasiliani.

Se preferite il tailandese e vi va di trascorrere una serata affascinante, tappa d’obbligo al Buddakan nel Greenwich Village, famoso per essere stato il locale dove Carrie e Mr Big del film Sex and the City hanno cenato con gli amici prima del loro (non) matrimonio. Se invece vi va un tailandese un po’ alternativo, lo Spice Market a Meatpacking è la scelta perfetta: qui servono solo cibi e bevande altamente speziate, l’ideale per chi soffre di pressione alta!

Per gli amanti del cibo messicano Manhattan offre davvero tantissime soluzioni: le catene Chipotle distribuite in vari angoli della città, piccoli ristoranti di tapas e infine locali come La Esquina – The Corner, dove ci vogliono giorni per prenotare un posto e il cui esterno da l’idea di un baretto gestito da sudamericani, mentre entrando si scendono le scale, si passa per la cucina fumante e brulicante di persone per poi finire in un garage zeppo di persone, quadri strani e cera di candele sparsa ogni dove. Non è difficile incontrare Byoncé, Jay Z oppure Rihanna in questo posto, il cibo è davvero ottimo e il prezzo abbordabile.

Infine vorrei suggerirvi una visita nei ristoranti di cucina fusion, che mescola ingredienti, sapori e ricette di diverse culture. Se volete godervi una serata romantica, il posto che fa per voi è Robert’s a Columbus Circus, un ristorante tutto vetrate all’ultimo piano di un palazzone dal quale si può ammirare Columbus Circus, Central Park, 5th Avenue e Broadway. Davvero fantastico. Forse è un tantino caro, ma la considero una valida alternativa alla solita cena sul fiume Hudson – che costa tantissimo e non vale i soldi spesi – propinata dalle agenzie che organizzano viaggi di nozze.

Un semplice ma gustoso ristorante di pesce in stile americano è il Blue Fin in Times Square – il mio posto quando sono stanca dopo una lunga giornata di lavoro e desidero cibo fresco – le cui specialità sono branzino, patatine fritte e pancakes, mentre un grintosissimo ristorante di cucina locale con specialità di tacchino e verdure di stagione è il Cook Shop a Chelsea.

Immancabile una breve parentesi sulla colazione: se al vostro risveglio vi va una colazione abbondante, salutare e appetitosa, vi suggerisco la catena belga Le Pain Quotidien, che si trova in varie zona dell’isola. Il menù comprende croissant di ogni tipo, pasticceria francese, muffin, yogurt con granula, frutta fresca esotica e succhi di vari gusti. Ideale anche per brunch o pranzi di lavoro.

Sono sicura di aver dimenticato qualche posto degno di nota, ma a furia di parlare di cibo mi è venuta una gran fame, per cui, in mancanza di sushi, thai o tortillas, mi concedo una pizza e vi do appuntamento ai prossimi consigli di viaggio su New York.

Enjoy your meal!

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