Sei professioni per realizzare il sogno di viaggiare lavorando (o forse no)

Si ripete come un mantra nella mente di chiunque abbia assaporato l’estasi del viaggio e si è reso conto di averne fatto una dipendenza da cui non potrà mai più guarire, neanche a costo di trascinarsi attraverso le frontiere a piedi nudi e vestito di stracci: lavorare viaggiando.

Ma qual è il lavoro che consentirebbe di viaggiare senza morire di fame? E quali sono i requisiti che permettono di accedere a tale mitologica professione? Ecco la mia personalissima compilation domenicale: divertitevi, e se sapete fare di meglio non esitate a lasciare i vostri suggerimenti in un commento. O anche no.

Freelance in giro per il mondo

A dodici anni avete riempito quattro pagine di diario e vi credete la nuova Anna Frank in versione itinerante. Oppure a sei anni, inciampando nel cavalletto di vostro padre, avete accidentalmente immortalato uno scoiattolo volante che si lanciava da un ramo all’altro di un pino loricato vestito da Batman. O magari vostra cugina ha avuto la malaugurata idea di farvi tenere la videocamera mentre liberava il suo figlioletto lattante dalle spire di un trampolino elastico. Ed ecco l’illuminazione: percorrere le strade del mondo raccogliendo le vostre esperienze nel formato mediatico a voi più consono e tentare (inutilmente) di rivenderle alle testate di tutto il mondo. Complimenti, non ci aveva ancora pensato nessuno. Ma tanto, se siete arrivati a questo punto, probabilmente a casa vostra non otterreste nemmeno un lavoro come netturbino. Perciò armatevi e partite: in fondo in Bangladesh l’elemosina è una consuetudine sociale consolidata. Probabilmente non morirete di fame (a differenza dei vostri amici rimasti in Italia).

Insegnante di italiano in Corea del Nord

Credete che il francese sia una lingua per persone sessualmente ambigue? L’inglese è una conferma del dispotico potere imperialista anglosassone? Nel dubbio avete anche eliminato il gerundio e il congiuntivo dalle vostre espressioni orali? Tranquilli: la Corea del Nord è alla costante ricerca di insegnanti di italiano senza alcuna competenza da utilizzare come bersagli in occasione della prossima ondata di risentimenti anti-occidentali. Questo ruolo è particolarmente indicato per chi ha abbracciato l’alimentazione vegana: le carceri coreane, infatti, sono le uniche in tutta l’Asia a servire una particolare varietà di sushi che non contempla l’uso di pesce.

Guida turistica per ciechi

Qui vi voglio motivati, perché non è semplice quanto potrebbe sembrare. Infatti, anche se durante le ore di storia e geografia a scuola avete letto tutti i libri di Fabio Volo, per rifilare una serie delirante di panzanate a una compagine di non vedenti che vi seguono senza fiatare per sedici giri intorno al campetto di calcio dell’oratorio di Poznan, non dovrà mancare la coerenza nello scegliere i monumenti dal vostro catalogo illustrato, né l’attenzione nello sfogliare le pagine senza fare rumore: quei maledetti hanno un udito finissimo e, sebbene facciano fatica ad acchiapparvi, se vi beccano con il bastone di ordinanza son dolori…

Infermiere nei territori occupati

Striscia di Gaza, Kurdistan, Tibet, Afghanistan, Iraq, negozi Apple in occasione del lancio dell’ultimo iPhone… Il mondo abbonda di territori in cui le autorità in carica sono intente a contrastare le aspirazioni di continuazione della specie perseguite dai popoli soggetti all’occupazione. Perciò meno pazienti sarete in grado di salvare, più il vostro operato verrà apprezzato. Particolarmente indicati risultano essere gli individui che alle elementari, quando il compagno di banco si tagliava con le forbici o il taglierino, si precipitavano con la colla Vinavil per suturare la ferita.

Venditore ambulante di armi sovietiche

La caduta del Muro di Berlino ha causato il crollo della principale potenza militare del pianeta. Rimangono pertanto in circolazione una miriade di armi di dubbia efficacia, pronte a rendere felice uno stuolo di bambocci viziati incapaci di distinguere tra il bersaglio in mezzo al campo fornito dal padre e la gamba di quest’ultimo. Un ruolo particolarmente indicato per… al diavolo, sono le due del mattino e se l’articolo non vi ha ancora fatto ridere è inutile che perda altri preziosi minuti di sonno!

Giudice di strutture turistiche

No, mi dispiace… questa è una bufala. Un lavoro simile non esiste, è una leggenda al pari del tester per materassi o dello stagista retribuito. Al massimo potreste provare a fare i travel blogger, ma tale categoria non è stata inserita in questa lista perché con ogni probabilità non vi salverebbe comunque dal morire di fame.

3 commenti su “Sei professioni per realizzare il sogno di viaggiare lavorando (o forse no)”

  1. suggerirei un’ altra professione e cioè quella di diventare cloni di Flavio che ne dite?

  2. tranquillo Flavio, io allo scoiattolo volante mi stavo già piegando dalle risate 🙂

  3. Uno degli articoli più belli su “come diventare digital nomad” che abbia mai letto. Ora da grande voglio diventare una guida per ciechi, grazie a te.

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