Sognatori, ribelli e coraggiosi: ecco i più grandi viaggiatori della storia

Per ogni meta, per ogni itinerario, per ogni percorso c’è sempre stato un viaggiatore straordinario che prima di tutti ha aperto la strada per tutti gli altri. Non è soltanto questo, però, che rende una persona “un grande viaggiatore”: oltre al coraggio e alla visione ci sono anche da considerare l’approccio con il territorio, la condivisione della cultura, i risultati che la sua impresa ha reso possibili.

Scavando nei remoti meandri della mia memoria e delle mie reminiscenze scolastiche, ho provato a pensare a quali fossero, nella storia dell’umanità, i viaggiatori che con le loro esplorazioni hanno cambiato il modo di concepire il mondo e gli spostamenti.

Alessandro Magno (356 a.C.-323 a.C.)

Alessandro III il Macedone, re di Macedonia, faraone dell’Egitto, re di Persia e re dell’Asia. Il suo sogno era riunire tutti i popoli del mondo in grande regno planetario. Con il suo esercito attraversò l’Asia Minore e giunse fino in India, fondando città, aprendo strade e consentendo una diffusione delle conoscenze e della cultura come mai era stato immaginabile prima d’ora. Il suo scopo era giungere “ai confini del mondo”, ma fu costretto a fermarsi dai suoi generali, fondando così anche il concetto che “da soli si viaggia meglio”.

Xuanzang (602-664)

Cinese, pellegrino buddista, se avesse avuto a disposizione la nostra tecnologia sarebbe stato il primo travel blogger della storia. Si dedicò ad un viaggio in solitaria alla scoperta delle origini del buddismo, lasciando testimonianza del suo percorso nei suoi scritti. Attraversò a piedi la Cina, l’Afganistan, il Pakistan e l’India, contribuendo con le sue tradizioni a trasmettere opere che altrimenti sarebbero andate perdute.

Marco Polo (1254-1324)

L’esploratore e commerciante veneziano, autore de Il Milione, aprì le porte dell’Asia al mondo occidentale. Marco non solo visitò i paesi dell’Estremo Oriente, ma divenne amico e consigliere di sovrani e generali, trasmise ai suoi contemporanei la curiosità per un mondo lontano e molto differente, fu il primo occidentale a descrivere approfonditamente la Cina, il Tibet, la Birmania e l’India.

Ibn Battuta (1304-1369)

Geografo berbero, la sua patria è l’attuale Marocco. Nei suoi viaggi ha percorso circa 120.000 chilometri – che all’epoca non erano certo uno scherzo – attraverso 44 stati moderni, percorrendo tutta la costa nordafricana, la penisola arabica e il Medioriente, arrivando anche in Cina e in Europa. Per lui viaggiare era un onore e la realizzazione di un sogno, e si è sdebitato lasciando ai posteri innumerevoli mappe e resoconti.

Fridtjof Nansen (1861-1930)

Norvegese. Sciatore, oceanografo, filantropo e padre delle esplorazioni polari. È stato il primo ad attraversare le lande ghiacciate della Groenlandia e a navigare l’Oceano Artico. Durante una delle sue spedizioni trascorse nove mesi su un’isola nell’Artico, nutrendosi di orsi polari e trichechi. Le innovazioni tecnologiche da lui escogitate sono usate ancora oggi nelle spedizioni polari.

Jack Kerouac (1922-1969)

Pioniere della beat generation, il suo viaggio attraverso gli Stati Uniti ha ispirato il suo romanzo più celebre, On the Road. Spericolato, cinico, alcolizzato, ribelle. Kerouac è l’antesignano del saccopelista. Viaggiava senza un soldo in tasca, elemosinando passaggi e fermandosi per dei lavoretti dove capitava. La sua esperienza non ha ispirato solo una generazione di lettori, ma anche svariate generazioni di viaggiatori innamorati della strada e pericolosamente ignari della meta.

Yuri Gagarin (1934-1968)

Astronauta russo, fu il primo uomo nello spazio (ma non il primo mammifero: quello fu il cane Laika con lo Sputnik 2). Con la sua Vostok – “Oriente” in russo – nel 1961 ha completato un orbita intorno alla Terra. Se dello spazio non vi importa granché, dovrete almeno apprezzare il coraggio di quest’uomo, che si è fatto sparare nell’ignoto in quella che oggi verrebbe considerata più o meno una lattina sopra una bomba.

Charles Darwin (1809-1882)

Naturalista e geologo inglese, Darwin è il padre dell’evoluzionismo e quindi a suo modo un pensatore ribelle anche lui. Non tutti sanno, però, che per approfondire i suoi studi navigò intorno al mondo toccando le coste di Sud America, Galapagos, Tahiti, Australia, Mauritius e Sudafrica. Sebbene la teoria dell’evoluzione darwiniana sia tutt’altra che comprovata con certezza, l’impegno dello studioso ci ha permesso di guardare alla storia del pianeta e alle sue diversità biologiche con maggiore razionalità, spirito analitico e curiosità da avventurieri.

Thomas Edward Lawrence (1888-1935)

Meglio noto come Lawrence d’Arabia, questo celebre ufficiale britannico era l’agente di collegamento tra gli Alleati e le popolazioni arabe sottomesse all’Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. Si fece portavoce della causa indipendentista araba a lottò a lungo per vedere riconosciuto il diritto a una patria ai popoli del Medio Oriente, ma fu tradito dai suoi superiori e vide l’avidità colonialista divorare il suo sogno. Divenne leggenda tra i suoi contemporanei e tramandò alle generazioni future un fondamentale avvertimento: un viaggiatore non conquista il territorio che esplora; ne viene conquistato.

Tiziano Terzani (1938-2004)

Scrittore e giornalista fiorentino, famoso soprattutto per le sue cronache dal Vietnam e i suoi saggi da India e Cina. Terzani è ricordato nell’immaginario di tutti come un vecchio sorridente con i capelli bianchi ben in ordine, la barba lunga e una tunica bianca. Un benevolo saggio che spiega di amare la natura circondato dai suoi discepoli. In realtà il viaggio di Terzani è stato un percorso nello spazio e nel tempo ricco di genialità critica, razionalità, coraggio e determinazione.

5 commenti su “Sognatori, ribelli e coraggiosi: ecco i più grandi viaggiatori della storia”

  1. Ed il padre di Nemo? Si è girato un bel pezzo di Oceano Pacifico per ritrovare il figlio 😀

  2. Curioso che i grandi viaggiatori siano tutti uomini, è difficile trovare grandi donne viaggiatrici al loro stesso livello!

  3. Purtroppo in epoche passate non era facile essere una donna nemmeno tra le mura domestiche e oggi soffriamo ancora della sindrome di Indiana Jones, secondo cui le uniche figure femminili in viaggio sono quelle della principessa indiana di cui innamorarsi e della giovane ingenua da salvare. Per quel che mi riguarda, le personalità più straordinarie incontrate in viaggio erano quasi tutte donne.

  4. Io avrei aggiunto anche Pietro Brazza grande esploratore italiano dell’Africa e tra i pochi antischiavisti convinti europei dell’epoca (seconda metà 800). Non a caso a lui è intitolata la capitale del Congo francese, Brazzaville, dove il grande viaggiatore italiano è considerato un eroe.

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