Cartoline dalla Bretagna, dove l’oceano è l’arte della natura

La Bretagna, regione nel Nord-Ovest della Francia, è un territorio in grado di offrire al visitatore paesaggi sconfinati, una natura inattesa e un armonioso contrasto fra tranquillità del paesaggio e impetuosità delle onde dell’oceano.

Avete mai visto un’immagine del tipico faro sommerso dalle onde nel mare in tempesta? Si tratta quasi sempre di uno dei tantissimi fari bretoni, tra cui i più colpiti dalle onde si trovano nel dipartimento del Finistère e sono il Faro d’Ar-Men, di fronte all’Île de Sein, e il Faro du Four a Porspoder.

La forza del mare, nei secoli, è riuscita a dare forma alle più perfette opere d’arte naturali che disegnano le coste della Bretagna, tra queste merita un posto in prima fila la costa di granito rosa situata tra Paimpol e Trébeurden, nel dipartimento delle Côtes-d’Armor.

Il paesaggio è dei più bizzarri, già lungo la strada che costeggia i paesi interessati si coglie l’aspetto alieno e imponente di alcune rocce di granito poste qua e là, quasi ad accogliere il visitatore all’ingresso di un parco giochi a tema.

Perros-Guirec è la cittadina più interessante dove poter ammirare questo spettacolo della natura, infatti è fornita di servizi per il turista, con ristoranti e alberghi ben curati, qualche immancabile negozio di souvenir e un accesso alla costa segnalato e attrezzato con le dovute dotazioni di sicurezza.

Prima tappa della cittadina è la piccola baia magicamente cullata dalle maree che quotidianamente modificano la sua forma. Durante la bassa marea è possibile passeggiare sulla sabbia morbida, schivando i piccoli granchi che annaspano per tornare in acqua. A volte si può camminare per decine di metri tra le rocce prima di riuscire a immergere un piede in mare, soprattutto quando la bassa marea è ai suoi minimi livelli.

Al termine della baia inizia il percorso costiero, il Sentiero dei Doganieri, lungo il quale ci si addentra in un luogo dove affiora la fantasia, mentre si osservano le rocce levigate che assumono le forme più strane. Alcune rocce sono segnalate in diverse guide turistiche, per volere di chi prima del nostro arrivo ha scelto di individuarne la forma e di assegnare loro un nome, altre sono a nostra completa disposizione, per dar vita a un racconto gremito di animali della foresta, demoni e sirene.

Arrivati a Ploumanac’h si erge un faro ricostruito in granito rosa nel 1946 (a seguito della distruzione dell’originale durante la Seconda Guerra Mondiale) che sembra scolpito dall’oceano in tempesta, così perfetto da pensare che solo la natura abbia potuto fare tanto.

Di notte è possibile accedere al percorso costiero, nonostante non ci siano luci artificiali a segnalarlo, fatta eccezione per la luce del faro e le piccole lucine che provengono dalle finestre della Maison du Littoral. Se si è fortunati si può sfruttare la luce della luna che permette di passeggiare e godere del riflesso rosso intenso che assumono le rocce al buio.

Un’esperienza che consiglio di fare è, dopo aver preso nota degli orari delle maree, solitamente esposti in ogni paese, di soffermarsi sulla baia, rimanendo in equilibrio su una roccia e attendere l’arrivo del mare, che rapidamente si avvicina, tanto da costringere alla repentina ritirata.

Vedrete quasi scomparire, insieme alle rocce granitiche, anche il bellissimo Oratorio di Saint-Guirec, una piccola cappella cristiana che alloggia la statua del santo in abiti vescovili, uno degli esempi più rappresentativi dell’arte di questa regione.

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