5 giorni a New York – Cosa vedere

Finalmente sono riuscita a realizzare un progetto che avevo da anni: andare a New York con mio papà, che lo desiderava da sempre. Abbiamo scelto i primi di ottobre per evitare l’alta stagione e il caos delle feste.

Primo giorno

Come prima giornata ci decidiamo per una panoramica generale, effettuando il tour in bus della Lower Manhattan al mattino e quello della Upper e Harlem nel pomeriggio. Partiamo col sole già alto che ci offre una magnifica vista del Chrysler Building in controluce con la guglia scintillante. Si prosegue con l’Empire, il Madison, il Flatiron Building, fino a Battery Park. Torniamo verso Midtown passando per Chinatown, Little Italy, il Ponte di Brookilyn e la sede delle Nazioni Unite.

Nel pomeriggio passiamo davanti al Columbus Circle, al Lincoln Centre e a Central Park, fino ad Harlem. Arrivati al Plaza Hotel decidiamo di scendere e proseguire a piedi sulla 5th Avenue arrivando fino al Grand Central Terminal. Grazie ai recenti restauri l’atmosfera di primi Novecento è ancora palpabile: le grate delle biglietterie e le scalinate ne portano l’esempio.

Ci spostiamo al Rockfeller Centre per salire sul Top of The Rock con il sole al tramonto. Di fronte a noi Manhattan e l’Empire State Building si stagliano contro un cielo fucsia che sfuma tra il giallo e il violetto: un panorama indimenticabile.

Secondo giorno

Essendo sabato mattina, decidiamo di spostarci a Wall Street: a quell’ora è deserta ed è possibile scattare foto bellissime al New York Stock Exchange e alla famosa statua del toro. Proseguiamo con la Statua della Libertà. Il traghetto impiega 15 minuti e, una volta a terra, vengono consegnate delle audioguide che illustrano la storia del progetto. Prima di rientrare, tappa ad Ellis Island, il punto di accesso in America per tutti gli emigranti. L’atrio oggi è vuoto, ma bisogna immaginarlo gremito di bagagli e gente in attesa dell’ammissione.

Tornati sulla terraferma ci spostiamo verso Ground Zero e proseguiamo fino all’East River. Il South Street Seaport Historic District, non viene annoverato tra i punti salienti di New York, ma vale davvero la pena di visitarlo. Si tratta del vecchio porto commerciale restaurato in stile fine Ottocento. Si vedono gli edifici in mattoni, la banchina in legno e alcune imbarcazioni d’epoca.

Decidiamo di terminare la giornata attraversando il Brooklyn Bridge. Il punto di vista più bello è il reticolato dei cavi che fanno da tiranti tra una colonna e l’altra, raggiungibile dopo aver oltrepassato uno dei suoi archi gotici.

Terzo giorno

Giornata dedicata all’Upper West Side, iniziando dalla Cattedrale di Saint John the Divine. Imponente, neogotica, sembra d’epoca, ma invece è bello vedere che i particolari si riferiscono alla storia contemporanea. Le statue sull’altare raffigurano, anziché personaggi biblici, Gandhi e Martin Luther King.

Noleggiamo poi un paio di biciclette con le quali esploriamo Central Park. Cominciamo da Strawberry Fields, in memoria di John Lennon, e proseguiamo oltrepassando il Metropolitan, il grande stagno, fino al famoso laghetto col ponticello che ha fatto da set a tanti film romantici.

Pomeriggio dedicato al Museo di Storia Naturale. All’ingresso si viene accolti da due scheletri di dinosauri. Ci sono diverse sale dedicate ai vari habitat faunistici, allestite con diorami molto realistici, mentre la sezione dedicata all’astronomia espone meteoriti e una pietra estratta dal suolo lunare.

Terminiamo le visite con l’Empire State Building. Ho preferito il panorama dal Top of the Rock. Ok lo spettacolo di New York illuminata toglie il fiato, ma la barriera di protezione dell’Empire rovina un po’ la vista.

Quarto giorno

Questa mattina avevamo l’ingresso prenotato per Ground Zero, dove sorgevano le torri gemelle. Oggi è un grande piazzale in cui si aprono due immense fontane rettangolari a cascata, nei punti in cui c’erano le fondamenta e sul cui parapetto sono incisi i nomi delle 3000 vittime dell’attentato.

Ci spostiamo poi in water taxi fino all’Air and Space Museum, allestito a bordo dell’Intrepid, una portaerei che prestò servizio durante la Seconda Guerra Mondiale. Cominciamo dal sottomarino Growler: vale la pena vederlo, soprattutto per chi non ha mai visto l’interno di un sottomarino. Si può visitare anche lo Shuttle, ma solo dall’esterno. La visita poi prosegue con un’esposizione di svariati aerei da guerra di diversi periodi, compreso qualche MIG.

Finiamo la giornata al MOMA. Avevo deciso di visitare solo le sale dedicate agli impressionisti e agli artisti del Novecento, ma alla fine abbiamo dato un’occhiata a tutte le sale, con più o meno perplessità nei confronti di opere dal significato un po’ dubbio.

Quinto giorno

Arriviamo a piedi al Metropolitan Museum. Alcune sale sono incredibili: quella egizia, con la vetrata che si affaccia su Central Park, o quella di scultura americana con il soffitto in vetro. Poi ci siamo spinti fino al Guggenheim Museum, dall’indimenticabile struttura a spirale. L’interno è strutturato esattamente come l’esterno e la mostra principale viene quindi allestita in quella che diventa un’unica sala in ascesa verso il tetto in vetro.

Ultima visita veloce alla Public Library, dall’ingresso stile tempio greco con i due leoni a guardia che tante volte sono stati inclusi nelle riprese cinematografiche.

Del volo intercontinentale non ricordo nulla, perché ero così stanca che ho dormito dall’inizio alla fine.

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