Siracusa in tre giorni: il fascino di una città ricca di storia e cultura

Se avete pochi giorni a disposizione per visitare Siracusa è necessario organizzare bene il vostro tempo. Sono molteplici i siti sia archeologici che culturali da vedere, per questo eccovi qualche suggerimento utile.

Primo giorno

Se arrivate in auto vi consiglio di parcheggiare presso l’area del Molo Sant’Antonio e di muovervi a piedi verso l’isola di Ortigia: cuore pulsante della città, ricco di storia e di fascino. Varcato il Ponte Umbertino troverete davanti a voi il  magnifico Tempio di Apollo.

Tempio di Apollo - Siracusa

A sinistra del tempio c’è il tradizionale mercato di Ortigia che si tiene tutte le mattine tranne la domenica: immergetevi negli odori della frutta di stagione e del pesce appena pescato. Ritornando al Tempio di Apollo  percorrete Corso Matteotti che conduce alla famosa Piazza Archimede, dove è possibile ammirare la Fontana Diana.

Sul lato sinistro della piazza imboccate Via Roma e procedete per qualche centinaio di metri finchè troverete alla vostra sinistra  l’Ufficio Informazioni della Provincia (“esemplare unico” in città). Qui potreste trovare informazioni utili su eventi o spettacoli in programma. Ad un certo punto, proseguendo per Via Roma, scorgerete alla vostra destra le antiche colonne doriche dell’antico Tempio di Minerva, oggi inglobate nel Duomo di Siracusa.

Duomo di Siracusa - Sicilia, Italia

Scendendo da Piazza Duomo potete proseguire per la Fonte Aretusa, antica fonte d’acqua dolce la cui storia è legata all’antica leggenda di Aretusa e Alfeo, per poi preeguire sul Lungomare. Giunti in Piazza Federico di Svevia vedrete l’ingresso per il Castello Maniace, antica fortezza federiciana da poco restaurata ma temporaneamente chiusa a causa di lavori.

A questo punto perché non fermarvi per il pranzo? Vi consiglio di gustare un delizioso piatto a base di pesce e un calice di buon vino bianco Planeta presso la Taberna Sveva. Nel pomeriggio se avete ancora tempo e non siete troppo stanchi potreste visitare il Museo dei Pupi o assistere allo spettacolo di teatro, davvero unico nel suo genere.

Museo dei Pupi - Siracusa, Italia

Secondo giorno

Per la mattinata vi consiglio una passeggiata all’interno delle bellissime Latomie dei Cappuccini aperte fino all’una. Purtroppo nel periodo invernale la visita guidata è possibile solo di domenica. Uscendo dalla Latomie non può mancare una sosta veloce per un arancino nella magnifica terrazza del bar dei Fratelli Drago: il panorama sul porto di Siracusa sarà un magnifico contorno.

Latomie dei Cappuccini - Siracusa, Italia

Nel pomeriggio non può mancare una visita all’immenso Parco Archeologico della Neapolis che contiene al suo interno i più importanti resti della Siracusa greca e romana: il famoso Teatro Greco, l’Orecchio di Dionisio e l’Anfiteatro Romano. In alternativa, se il tempo non è dei migliori, potreste optare per il Museo Archeologico “Paolo Orsi”, ma ricordatevi che al momento è chiuso per ristrutturazione e la riapertura è prevista per aprile.

Parco Archeologico Neapolis - Siracusa, Sicilia, Italia

Terzo giorno

L’ultimo giorno godetevi una visita guidata alle suggestive Catacombe di San Giovanni. Nel pomeriggio se vi rimane ancora del tempo prima di preparare i bagagli vi consiglio un giro in barca dell’isola di Ortigia. Avrete solo l’imbarazzo della scelta tra le molteplici proposte che si trovano proprio lungo i ponti di accesso all’isola… e non dimenticate di contrattare un po’ sul prezzo!

Ortigia - Siracusa, Italia

Oppure, se avete più tempo, dirigetevi verso l’uscita di Siracusa in direzione del fiume Ciane. Un giro in canoa verso le sorgenti dello stesso vi condurrà attraverso la più estesa colonia di papiro dell’ Europa mediterranea, uno dei simboli di Siracusa. Dal papiro si estraggono le fibre naturali per la realizzazione della carta da papiro, che viene dipinta e decorata da artisti locali: un souvenir originale da portare a casa a ricordo di questa vacanza.

E se avete a disposizione qualche altro giorno non perdetevi l’occasione di visitare Pantalica o Cava Carosello: non ve ne pentirete!

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