Sono tornata in patria per qualche giorno e come sempre la mia permanenza è finita “a tarallucci e vino”!
Questa espressione tipicamente barese che sta a significare una chiacchierata amichevole e spensierata racchiude davvero una tradizione culinaria fortemente radicata nei pugliesi, ovvero quella legata ai taralli salati e al buon vino pugliese.
Cosa c’è di meglio del fare quattro chiacchiere con gli amici spizzicando dei tarallucci e assaporando del buon vino rosso? Per noi pugliesi (e invito anche i non pugliesi a farlo) è una sacrosanta ragione di vita: il tarallo. Sì perché “giù da noi” gli happy hour sono out – per dirla alla milanese. Le pizzette riscaldate, le noccioline riciclate, le patatine insapore, le crocchette unte di olio, la pasta insipida e salatissima le lasciamo a chi non sa gustare con il palato.
La buona e giusta tradizione pugliese esalta i sapori della terra: farina, acqua, sale, olio DOP e vino. Ingredienti semplici che amalgamati seguendo le precise indicazioni delle zie e delle nonne creano deliziosi tarallini da tenere sempre a portata di mano per un aperitivo improvvisato a casa, da servire sempre accompagnato ad un buon vino o una birra.
Inoltre i taralli, semplici e velocissimi da preparare, possono essere impreziositi da numerosi altri ingredienti con i quali sbizzarrire la fantasia: dai semi di finocchio alla cipolla, passando per peperoncino, olio extravergine d’oliva o pomodorini e tanti altri.
Detto anche “spezza fame”, il tarallo può essere proposto per un aperitivo sfizioso, da abbellimento nel cestino del pane, da accompagnamento ad una insalata, come merenda genuina o in sostituzione delle gallette di riso.
Il prodotto da forno con semplice impasto è l’antenato del moderno snack salato e il suo nome potrebbe derivare dal verbo latino “torrère”, cioè abbrustolire, o dal francese “toral”, cioè essiccatoio, o ancora dall’italico “tar” ovvero avvolgere.
Diffidate da chi dice che non è un prodotto tipico pugliese, e provate a prepararli anche voi a casa senza l’aiuto della vecchia zia del sud!

Nata per viaggiare! Le mie avventure per il mondo sono cominciate quando avevo solo tre anni ed ero in giro per l’Italia con i miei genitori. Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, mi piace sperimentare ed esplorare con grande spirito di adattamento.