Da Legoland allo Zoo: la Berlino dei più piccoli

Quando si parla di Berlino la mente va subito alla vita notturna, all’East Side Gallery o alla finale del 2006. Io invece che viaggio spesso con pargola al seguito ho imparato a cercare anche qualche attrazione per la piccola.

Devo dire che Berlino offre molti alternative interessanti per i più piccoli. Nei nostri quattro giorni a Berlino ci siamo spogliati dei nostri panni di adulti e siamo ritornati bambini divertendoci molto attreverso un piccolo itinerario che avevamo stabilito in partenza.

Iniziamo da un luogo in Potsdamer Strasse, una lunga strada che si collega all’omonima piazza. Una giraffa a grandezza naturale fatta di minuscoli mattoncini ci accoglie all’ingresso di Legoland.

Il parco dei mattoncini suddivide in due piani. A quello inferiore si trova una piccola giostra rigorosamente vietata ai bambini inferiori ai tre anni. I tedeschi, si sa, sono molto rigorosi sul rispetto delle regole, non vi dico i pianti disperati per chi come mia figlia si è sentito dire di no solo perché mancavano pochi mesi alla meta. Fortunatamente riesco a distoglierla dalla giostra e la metto a giocare nel castello tra scale, palline, scivoli e tappeti. In questo caso è meglio ritornare adulti e sedersi al bar mentre bambini di varie nazionalità giocano tra di loro.

C’è anche un cinema per i bimbi, che però purtroppo è solo in tedesco. Ci sono vari tavoli dove ci si può sbizzarrire con le costruzioni, si edifica e poi si scatena un terremoto circoscritto al tavolo, in modo da far cadere la costruzione e riprendere da zero. In molti angoli si trovano supereroi o personaggi fantastici come Batman o Hagrid di Harry Potter. Al piano superiore invece facciamo un giro in carrello nel castello sotto l’assedio di un drago, poi ci divertiamo a giocare a pilotare le navi dentro a un piccolo mare e infine ad ammirare una Berlino ricostruita con i mattoncini.

Il giorno successivo è l’ora degli animali acquatici. Con il biglietto per Legoland avevamo acquistato anche l’entrata per lo Sea Life e l’AquaDom. Si trovano a Spandauer Strasse, a pochi passi da Alexanderplatz.

Prima visitiamo lo Sea Life. Il percorso dura circa un’ora e mezza. Ci sono dai piccoli acquari alle grandi vasche per il contenimento dei pesci più incredibili e inimmaginabili: crostacei, stelle marine coloratissime, razze, piccoli squali, il pesce pagliaccio reso famoso dal cartone “Nemo”, meduse e molti altri.

Una volta terminato il giro ci rechiamo all’AquaDom. Si trova nel vicino Hotel Radisson Blue, si entra dentro un ascensore che sale in alto e nel giro di qualche secondo ci si ritrova “immersi” tra i pesci che nuotano tutt’attorno. I bambini sono un po’ spiazzati all’inizio, ma allo stesso tempo felici di essere circondati da tutti quei pesci colorati che nuotano. Il giro in ascensore dura una decina di minuti.

L’ultimo giorno a Berlino decidamo di fare una passeggiata allo zoo, il quartiere di Tiergarten. Il prezzo è sui tredici euro per gli adulti, sei e cinquanta per i piccoli. Sicuramente un prezzo molto contenuto rapportato alla dimensione dello zoo e alla quantità di animali.

Siamo un po’ titubanti, lo zoo è grandissimo e sono le dieci, il nostro aereo è alle cinque del pomeriggio… Fortunatamente un messaggio della compagnia aerea mi informa che causa un problema tecnico, il volo è spostato di qualche ora. Decidiamo quindi di entrare. Giriamo lo zoo in tre ore e poco più saltando due piccole parti, ma secondo le indicazioni all’ingresso in quattro ore e mezza circa con molta calma si vede tutto.

Anche se è febbraio, gli animali non soffrono il freddo in quanto sono per buona parte al coperto. Oltre agli animali che stanno all’aperto, i bambini si divertono molto nell’area delle caprette, dove con venti centesimi si può dar loro da mangiare in abbondanza. Ci sono le foche che passano radenti alla balaustra, e vari animali dell’Africa, del Polo Sud, dell’Oceania e delle Americhe.

Ma gli animali più belli sono quelli al coperto. Nella zona dei felini, il più ammirato resta sempre e comunque il Re degli animali. Una parte interessantissima è invece quella sotterranea degli animali notturni. Le scimmie invece sono tutte in gabbia, ma se ne vedono di diverse specie. Quella che mi colpisce di più è una specie di orango, sembra quasi disperato e rassegnato alla sua condizione di recluso. Mi fa moltissima pena e vorrei liberarlo.

Alla fine la mia compagna mi richiama, è ora di andare. Prima di uscire, mia figlia dal suo passeggino saluta un muflone che dall’alto di una piccola montagna ricostruita per lui e i suoi simili ci congeda mentre ce ne andiamo.

2 commenti su “Da Legoland allo Zoo: la Berlino dei più piccoli”

  1. Ciao Luca, leggere la tua esperienza è stato utile per me visto che ho programmato anch’io lo stesso viaggio. Martedì arriverò a Berlino e ho programmato di andare a legoland e allo zoo, ero indecisa se prendere il biglietto combinato con aquadom &sea life per una questione di tempo. Penso che a legoland ci voglia un giorno per visitarla, ma pensi che riuscirei il secondo giorno a visitare acqua dom&sealife e lo zoo?

  2. Ciao Stefania! Grazie per il tuo commento, fa piacere sapere che le proprie esperienze tornano utili anche per gli altri viaggiatori!
    Secondo me ce la puoi fare, però avrebbe più senso fare Acqua dome/Sea life + Legoland in un giorno solo perchè sono più vicini e dedicare allo Zoo una giornata andando là al mattino presto; se fai legoland il primo giorno, acqua dome/Sea life + zoo il secondo rischi di perdere troppo tempo in spostamenti, inoltre allo zoo di solito c’è sempre molta gente, arrivando verso mezzogiorno potresti trovare molta coda e allungare di molto i tempi, anche quelli della visita. Ad ogni modo, acqua dome è quello che ti porta via meno tempo.

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