Cosa fare e vedere in Virginia: l’orgoglio del sud non si è mai spento

La Virginia, stato centro meridionale della costa orientale Americana, stretto fra l’Oceano Atlantico a est e la catena dei monti Appalachi a ovest, non può che essere definito uno stato “eclettico” dal punto di vista turistico, nel suo offrire visioni inaspettate a tutti.

Si possono visitare alcuni luoghi veramente interessanti per i cultori della storia Americana, primo fra tutti il cosiddetto Historic Triangle formato da Jamestown, Williamsburg e Yorktown.

Jamestown, fondata nel 1607, rappresenta il primo insediamento inglese nel Nuovo Mondo. Williamsburg, vero museo a cielo aperto, cittadina perfettamente conservata i cui abitanti, ogni domenica, indossano i costumi dell’epoca offrendo un salto nel passato rotto solo dal rumore della auto in lontananza, fu capitale della Virginia dal 1699 al 1780. Yorktown fu teatro dell’ultima resistenza inglese al termine della rivoluzione Americana. Ironia della sorte, la distanza fra Jamestown e Yorktown è meno di 40 chilometri in linea retta: là è iniziata la storia, e là e finita per sempre.

Chi invece preferisce il periodo della Guerra Civile Americana può recarsi a Richmond, antica capitale dello stato confederato, visitare i numerosi campi di battaglia eretti a sacrari di imperitura memoria, ma soprattutto meravigliarsi di quante bandiere confederate sventolino ancora sui tetti delle case di campagna, a testimonianza di uno spirito battagliero non ancora sopito.

Si può godere delle infinite spiagge sull’Atlantico o sulla Chesapeake Bay, che colpiscono il visitatore europeo per la lunghezza dei tratti sabbiosi e per la profondità dell’arenile, che beneficia della magnanimità dell’Oceano nel reclamare ulteriori spazi.

Si possono passare piacevoli giornate nelle contee di Arlington, Fairfax e Alessandria, adagiate lungo il Potomac esattamente di fronte a Washington DC con cui costituiscono ormai un tutt’uno metropolitano, godendo dell’opulenza delle prime due (stabilmente nella classifica delle cinque contee più ricche d’America) o dei viali coloniali dell’ultima, che molti preferiscono al più blasonato sobborgo di Georgetown dall’altra parte del fiume. I cultori della storia possono proseguire ulteriormente verso sud e giungere alla residenza di George Washington, quasi elevato dagli americani al rango di divinità.

Ma la Virginia dà il meglio di sé nelle aree rurali della sua parte occidentale, lontano dalla Interstate 95 e dal suo traffico infernale.

Il paesaggio e’ tipicamente europeo. Le vallate non troppo ampie e le colline dal profilo dolce ammaliano il visitatore con colori e profumi dal sapore antico. Se non fosse per impercettibili dettagli si potrebbe pensare di trovarsi in Provenza o nella rinomata campagna senese. I piccoli paesi che si incontrano lasciando la Interstate 66 e percorrendo le strade di campagna, a volte rettilinee a volte tortuose serpentine, sono testimoni antichi di vita di campagna che si perpetra costante, a ritmi ancora blandi e scanditi dall’alternarsi delle stagioni. Scoprire i negozi di antiquariato lungo le Main Street e i chioschi di frutta fresca locale poco distanti è un passatempo piacevole per chi, come me, vive di traffico e nevrosi cittadina l’intera settimana. Sono sensazioni stranamente autentiche in una società, quella americana, che fa dell’effimero un vero e proprio caposaldo.

Quando poi ci si avvicina agli Appalachi ecco che il panorama cambia, gli spazi si fanno più grandi e silenziosi e si viene proiettati in un paesaggio tipicamente prealpino. Il meglio di queste visioni si hanno dallo Shenandoah National Park, adagiato lungo un’unica strada panoramica denominata Skyline Drive che lo attraversa da nord a sud per oltre 160 chilometri.

La posizione sopraelevata della Skyline Drive consente di godere di visioni mozzafiato dai suoi 75 punti panoramici, specialmente in due periodi dell’anno: in primavera, quando i verdi degli alberi in fiore fanno da contorno al canto degli uccelli ma ancor più in autunno, quando le 1000 tonalità di rosso lasciano stupefatti di fronte alla vena artistica della natura. E, come  in tutti i parchi americani, questa non è l’unica emozione riservata ai visitatori: basterà mostrare rispetto per il luogo ed ecco che, dal nulla, si materializzeranno animali da sogno per niente infastiditi dalla presenza dell’uomo.

Ecco la Virginia: uno stato poco noto ai turisti e, forse proprio per questo, ancora autentico.

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