7MML Around The World 2014-2015 #2: in macchina attraverso l’Iran

7MML coinvolge professionisti dellโ€™immagine e della comunicazione in un viaggio ispirato dal cuore e guidato dal desiderio di conoscere altre realtร , finalizzato allโ€™aiuto umanitario, alla valorizzazione etica ed estetica del viaggiare consapevole, alla sensibilizzazione ecologica nei confronti dellโ€™ambiente.

La prima fase del viaggio ha visto i partecipanti arrivare dall’Italia al Kazakistan. Il 15 luglio inizierร  il percorso che li porterร  fino in Cina, e poi ci saranno le tratte Canada-Panama, Colombia-Bolivia, Bolivia-Argentina, Sudafrica-Etiopia, Etiopia-Italia, per giungere finalmente a Milano il Primo Maggio 2015 in concomitanza con l’apertura dell’EXPO 2015.

7MML Around The World 2014-2015 - Iran

Dal diario di Eleonora Miserendino

21 giugno

Partiamo da Nemrut, verso nord, per cominciare ad avvicinarci al confine con lโ€™Iran e decidiamo di fermarci a Bingol, piccola cittadina dallโ€™aspetto allegro e dalle insegne colorate di rosso. Ci accorgiamo presto di non essere in una cittร  turistica: il nostro arrivo desta molta curiositร  , le persone si avvicinano alle auto per parlare, per chiedere chi siamo e da dove veniamo sfoderando qualsiasi tipo di aneddoto che possa in qualche modo collegarli a noi. Troviamo un piccolo hotel e, dopo esserci sistemanti velocemente, alcuni di noi escono in missione: dopo dieci giorni di austeritร  vogliamo una birra!! Ci dirigiamo ingenuamente dentro a un supermercato. Il reparto bibite รจ fornitissimo: succhi di frutta, bevande di ogni colore e sapore, dalla banana allโ€™ananas, dal lampone alla ciliegia, ma tutto rigorosamente alcol free! Ci rivolgiamo al personale per chiedere della birra supponendo che, come per esempio succede in Marocco, potesse esserci una parte riservata e piรน appartata dedicata alla vendita delle bevande โ€œproibiteโ€, ma suscitiamo solo borbottii e sguardi di disapprovazione. Decidiamo, quindi, di allontanarci velocemente dal supermercato.

Ci aggiriamo per una mezzโ€™ora nelle via della cittร  tentando la sorte ma sembra che a Bingol sia molto piรน facile trovare un telefono o una scheda telefonica della Turk Cell che trovare una birra. Dopo svariati tentativi, scegliendo di avvicinare persone e luoghi che dallโ€™aspetto potessero sembrare i piรน sovversivi, ricordiamo un consiglio della nostra agente di viaggio Deborah: โ€œniente alcol se non in hotel!โ€ L’hotel! Come poteva non esserci venuto in mente prima? Torniamo al punto di partenza e Luca mostra allโ€™albergatore la foto di una birra. A questo punto sarebbe stato impossibile far finta di non capire come era successo fino a quel momento. Il proprietario dellโ€™ hotel, che assomigliava terribilmente ad Emilio Fede, accenna un sorriso e fa cenno a noi donne (Sara ed Eleonora) di aspettare. Luca si allontana con Emilio e ricompare dopo una ventina di minuti con un sacco nero in mano e il sorriso sulle labbra. Missione compiuta. Il negozio delle bevande โ€œproibiteโ€ era nascosto in una viuzza che dallโ€™esterno mostrava solo una piccolissima insegna recante il nome di una famosa birra. Ci spostiamo in camera per il nostro primo brindisi, che fatica! Cheers a tutti!

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Giorno 22

Partiamo da Bingol verso Dogubayazit percorrendo 470 chilometri verso la frontiera iraniana. Il paesaggio รจ sempre piรน scarno e arido fino allโ€™arrivo nella periferia della cittร . Lโ€™atmosfera รจ angosciante e polverosa: automobili bruciate, case semi distrutte, bambini delle popolazioni nomadi del Kurdistan in mezzo alla strada. Solo la via principale รจ asfaltata. Ci fermiamo in un hotel trovato su un noto sito di prenotazioni alberghiere faticando ad allontanarci dalle auto lasciate sulla strada per mancanza di un rifugio piรน sicuro. La desolazione di queste terra sembra portare con sรฉ il senso di non appartenenza della gente che lo abita. Terra di mezzo alla mercรจ di chi, trovandosi da un lato o dallโ€™altro, la sfrutta per soddisfare unโ€™esigenza momentanea. I volti, i suoni, il movimento della cittร  trasmettono una cupa inquietudine. Domani si parte per lโ€™Iran!

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Giorno 23

Oggi passeremo il confine con lโ€™Iran. Ci svegliamo presto per sistemare alcune questioni pratiche come prelevare in banca (In Iran esiste una rete bancaria che puรฒ essere utilizzata solo dagli iraniani, inoltre dopo lโ€™embargo imposto dagli Stati Uniti non รจ possibile utilizzare le carte di credito). A una quindicina di chilometri dalla frontiera ci fermiamo in un area di servizio per indossare lโ€™hejab. In Iran lโ€™Islam, religione di stato, prevede che le donne, dallโ€™etร  di nove anni, coprano il capo, le braccia e le gambe dissimulando le forme del corpo. La trasgressione alla regola รจ punita con lโ€™arresto. Anche gli uomini sono tenuti a coprire il loro corpo con pantaloni e camicie che nascondano gambe e braccia. Indossiamo i foulard colorati comprati a Dogubayazit come se ci stessimo preparando per una festa tra ironia e risate. Sappiamo che il rispetto รจ il primo passo per comprendere ed essere compresi. Il piacere di conoscere senza giudicare รจ lโ€™essenza del nostro viaggio.

Arrivati in dogana davanti a noi a destra si apre una fila interminabile di camion, sulla sinistra la via delle auto รจ molto piรน agile e snella. Arriviamo al primo blocco dopo pochi minuti. Noi passeggere scendiamo per passare la frontiera dalla via pedonale sulla sinistra. Passiamo il controllo dei passaporti senza alcuna difficoltร , i militari, incuriositi e gentili, ci fissano le caviglie.

7MML Around The World 2014-2015 - Iran

Finalmente ci fanno raggiungere gli altri. Stanno cercando di inventarsi qualche problema per non farci passare. Le strategie sono varie. Inizialmente ci dicono che in Iran non รจ possibile guidare unโ€™ automobile di cui non sei proprietario. Mostriamo e spieghiamo lโ€™autorizzazione alla guida, sono in difficoltร , cosa dire adesso? La prendono, la portano in ufficio e dopo essersi consultati decidono che per loro quella รจ comunque carta straccia. Ma niente paura, cโ€™ รจ un uomo che ci aiuterร . Eh sรฌ, ci dicono che cโ€™รจ uno di loro che di lavoro โ€œaiutaโ€ i viaggiatori a passare la frontiera senza problemi presunti, supposti o del tutto creati dallโ€™immaginazione, un lavoratore instancabile insomma!

Cosรฌ cominciano a portare alcuni di noi in una stanza al piano di sopra. Inizialmente non ci rendiamo conto di cosa questo volesse significare poi capiamo che probabilmente volessero controllare lo scambio di denaro tra noi dalla telecamera, secondo tentativo di capire quanti soldi abbiamo addosso. Noi aspettiamo. Avevamo giร  separato i soldi che avevamo deciso di pagare. Dopo una mezzโ€™oretta ci vengono a chiamare. Ciรฒ che avevamo separato non era abbastanza, ce la caviamo comunque con venti euro per auto.

Appena attraversiamo il confine ci fermiamo per orientarci e per cambiare la valuta. Un euro vale 34.000 lire iraniane, cambiando poche centinaia di euro ci riempiono di banconote enormi che non entrano nei portafogli. Siamo milionari nel 1393 (in Iran si utilizza il calendario persiano calcolato dal primo giorno di primavera dellโ€™anno dellโ€™Egira)!

Parttiamo in direzione Tabriz. Ci accorgiamo subito che ciรฒ di cui eravamo stati avvisati rispecchiava esattamente la realtร , gli automobilisti sono spericolati, guidano a fari spenti ed effettuano manovre improbabili. Decidiamo quindi di non proseguire il viaggio al buio e sostiamo in un parcheggio cancellato di unโ€™area di servizio dove siamo accolti con molto entusiasmo da un uomo anziano che ci offre dei dolci fosforescenti dal sapore chimico che dopo ore di digiuno ci appaiono deliziosi.

7MML Around The World 2014-2015 - Teheran, Iran

26 giugno

Percorriamo 170 chilometri e arriviamo a Teheran. Il traffico anche solo in entrata รจ intenso. Ci mancano le mappe del gps e, a parte qualche cartina del centro, ci muoviamo con difficoltร . La notte a Teheran รจ prenotata, a causa dei visti, in un hotel molto noto e riconosciuto dalle ambasciate, quindi ci รจ facile chiedere indicazioni. Un uomo si offre di accompagnarci fino allโ€™hotel scortandoci con la sua motocicletta dove ci fanno parcheggiare in un cortile pieno di auto incastrate a tetris.

La sera incontriamo gli amici iraniani di Resul, la nostra preziosa guida ad Istanbul, giร  contattati in precedenza. Morad e Alรฌ ci portano a cena in un ristorante tradizionale dove mangiamo nuovamente del Dizi, bevendo ayran, accompagnato da squisite olive in pasta di noccioline, melograno e menta. Un anziano personaggio da carte dei tarocchi ci serve il cay con maestria circense, sorreggendo in una sola mano dieci bicchierini e utilizzando gli stessi piattini incastrati a fiore, come vassoio.

Dopo essere stati lasciati in hotel per andare a dormire, diamo sfogo alla curiositร  di scoprire la leggendaria seconda faccia di Teheran. Nella cittร  dove tutto รจ proibito, esiste una vita underground, tanto da essere rinomata come capitale gay. Purtroppo la curiositร  verrร  frustrata da un semplice tour in taxi, senza sosta nella cittร  deserta.

7MML Around The World 2014-2015 - Teheran, Iran

28 giugno

Ci svegliamo allโ€™alba e percorriamo, senza sosta, 980 chilometri nel deserto per raggiungere Mashhad, la cittร  piรน sacra dellโ€™Iran. La sera crolliamo nei nostri letti senza pranzo e senza cena.

29 giugno

Ci prendiamo tutta la giornata per visitare Mashhad, รจ il primo giorno di Ramadan. Il punto di riferimento della cittร , nonchรฉ nota meta di pellegrinaggio per tutti i musulmani, รจ il santuario allโ€™Imam Reza che visitiamo durante la caldissima mattinata. Arrivati allโ€™ingresso siamo fermati dalla polizia e dalle guardie del santuario in chador nero. Non possiamo entrare con gli zaini nรฉ con le macchine fotografiche. Dividono uomini e donne, che entrano da ingressi separati, e fanno cenno a noi ragazze di aspettare in un angolo. Dopo circa una mezzโ€™ora di attesa, una delle guardie in chador arriva sorridendo con due sacchettini di plastica e ci serve la tortura con eleganza e cortesia.ย รˆ un chador. Nel luogo sacro non possiamo entrare con il solo hejab, ma dobbiamo coprirci completamente. La guardia ci veste con i terribili lenzuoli a fiorellino e il caldo lรฌ dentro diventa ancora piรน insopportabile. Il travestimento odioso, gli zaini, lโ€™attesa della guida turistica e la comprensione in sรฉ della situazione, per quanto questo possa essere possibile, ci costa piรน di un ora sotto il sole cocente (45 gradi).

La sera, al calar del sole, nella strada si riversano fiumi di persone che finalmente possono bere e mangiare. Osserviamo la sfilata di uscita dei fedeli dal santuario da una terrazza in cima a un hotel dove ci era stato possibile trovare del cibo (tutti i ristoranti fuorchรฉ quelli degli hotel erano chiusi per osservanza alla “festivitร โ€ religiosa). Dopo una breve passeggiata nei pressi del santuario, vero e proprio fulcro della vita cittadina, torniamo allโ€™hotel stanchi, domani ci aspetta la frontiera turkmena.

7MML Around The World 2014-2015 - Teheran, Iran

Leggi la puntata precedente: in viaggio intorno al mondo per beneficenza.

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