Scoprimi e Vivimi: il concorso fotografico che promuove il turismo sostenibile

Per condividere immagini ed emozioni dai luoghi più suggestivi – ma non ancora famosi – di Val d’Aosta e Piemonte. Per dare nuova linfa a territori dal potenziale inespresso, che fanno del rispetto per la natura la chiave di interazione con l’ambiente circostante. Per mostrare un modo di vivere il turismo in Italia che sia sano, sostenibile, divertente e inaspettato. Per dare mostra del proprio talento fotografico e vincere uno dei fantastici premi messi in palio da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

Ecco quali sono le ragioni per partecipare al concorso fotografico Scoprimi e Vivimi con cui Legambiente intende promuovere il turismo sostenibile nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. È possibile partecipare fino al 9 novembre: basta scattare una foto di un angolo poco noto di queste due regioni e poi pubblicarle sulla pagina Facebook Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, su Twitter o su Instagram (LegambientePVDA) con l’hashtag #scoprimievivimi.

L’autore della foto che otterrà più “Mi piace” o “retweet” vincerà una notte per due persone in una struttura ricettiva certificata con il marchio ecologico Legambiente Turismo. Il secondo classificato potrà usufruire della stessa esperienza con il 30 per cento di sconto sul prezzo della camera, mentre il terzo riceverà un abbonamento alla rivista “La Nuova Ecologia”.

Legambiente Turismo promuove il turismo come strumento per valorizzare il territorio, per condividere valori e bellezza con la comunità locale. Per farlo sostiene le buone pratiche e strategie di turismo sostenibile, propone iniziative eticamente condivisibili e consiglia le strutture che si impegnano nella difesa dell’ambiente.

Questa costola di Legambiente ha predisposto un decalogo per ciascuna categoria di strutture ricettive in modo da fornire delle linee guida chiare ed efficaci per i gestori interessanti alla preservazione del patrimonio naturale.

Tale decalogo è basato sui seguenti principi guida:

  • valorizzare la qualità, cogliendo la specificità del settore turistico e la sua articolazione in strutture piccole e qualificate che sono una ricchezza apprezzata sempre più dalla clientela;
  • estendere l’uso razionale delle risorse naturali; sostenere la mobilità collettiva e leggera; la sicurezza degli alimenti, ma puntare anche sulle specificità del territorio (che spesso sono il motivo del viaggio), ed i prodotti tipici, i beni artistici, culturali e ambientali del luogo;
  • valorizzare la diversità delle situazioni per evitare scelte troppo centralizzate e l’eccessiva omogeneizzazione dei contenuti;
  • coinvolgere attivamente i soggetti partecipanti nel definire metodi, procedure, criteri e misure (azione necessaria per conseguire un miglioramento reale della qualità ambientale del settore turistico).

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