La spiritualità delle Marche #2: sapori tra il sacro e il profano

Nel mio ultimo articolo avevo iniziato a raccontarvi un viaggio attraverso i luoghi sacri delle Marche, che ancora rivive nella mia mente grazie ai cinque sensi. Per ora sono stati coinvolti udito, vista e tatto, ora sarà la volta di olfatto e gusto.

Se penso a un odore che ancora è vivo nella mia mente c’è sicuramente quello della terra bagnata lungo la strada per il Tempio di Valadier, suggestiva chiesa di Genga (in provincia di Ancona) con pianta ottagonale voluta da Leone XII nel 1828, incastonata nel maestoso vano d’accesso della famosa Grotta di Frasassi.

Tempio di Valadier - Genga, Marche, Italia

Il cammino per raggiungere questo gioiello architettonico – inserito in un contesto naturalistico così sorprendente – è molto breve e accessibile a chiunque sia in buona salute.

Genga, Marche, Italia

Non serve essere allenati, infatti partendo da un piccolo parcheggio, dove potrete lasciare l’auto, troverete una salita lastricata, in buone condizioni, da percorrere per circa 700 metri, fino alla vostra meta.

Tempio di Valadier - Genga, Marche, Italia

Il senso dell’olfatto qui diventa essenziale per ricordare quel percorso in cui dall’odore della terra bagnata si passa a quello dell’umidità della roccia calcarea della Gola di Frasassi, entro cui è stato ricavato anche il piccolo Eremo di Santa Maria infra Saxa citato nei documenti fin dal 1029.

Infine vorrei evocare il mio viaggio alla scoperta dei luoghi sacri delle Marche affidandomi al senso del gusto, che chi mi conosce sa essere il mio preferito.

Le Marche sono una regione molto ricca dal punto di vista delle tradizioni enogastronomiche, e anche nei monasteri vi assicuro che si mangia davvero bene. Ma se c’è un luogo che ricordo con piacere per la varietà dei piatti e la bontà degli ingredienti è sicuramente l’hotel ristorante del Monastero Valledacqua. Siamo in provincia di Ascoli Piceno, ad Acquasanta Terme per la precisione, località termale stretta tra i Monti della Laga e i Sibillini, e immersa tra fitti boschi di abeti, castagni, faggi e querce.

Monastero Valledacqua - Acquasanta Terme, Marche

Siamo al limite tra il sacro e profano, perché evocare un luogo di culto come questo splendido monastero benedettino immerso in una natura incontaminata, ripensando al sapore di quell’oliva ascolana che si scioglieva in bocca, forse non è proprio il massimo. Ma lasciatemi dire che assaporare queste delizie in un contesto del genere rende il tutto indimenticabile.

Olive ascolane - Marche

Superato il paese si Acquasanta Terme si arriva all’Abbazia di San Benedetto Valledacqua, fondata intorno all’anno 1000 dai monaci benedettini farfensi che col tempo lo abbandonarono. Ora la struttura è stata recuperata e ospita un piccolo gruppo di monache camaldolesi. Il monastero si presenta all’esterno come un’armoniosa costruzione in travertino, mentre all’interno la protagonista è la luce.

Qui la mattina del Solstizio d’estate si può assistere infatti ad uno spettacolo della natura incredibile: il sole che filtra attraverso l’unica monofora in fondo all’abside forma un fascio di luce che va ad illuminare la fascia bianca del pavimento che segue tutta la navata, creando un’atmosfera unica.

Abbazia di San Benedetto Valledacqua - Acquasanta Terme, Marche

Ma torniamo al senso che mi ha riportato qui: il gusto. Se passate da queste parti, è d’obbligo una tappa qui, non solo per la bellezza di questo luogo sacro senza tempo, ma anche per assaggiare la cucina del ristorante fatta di piatti genuini, con porzioni abbondanti e ingredienti che raccontano un territorio incredibile come quello della provincia di Ascoli Piceno. Il fritto misto all’ascolana, i vincisgrassi, ma anche tante specialità regionali e vini d’eccellenza come il Verdicchio e la Passerina, di cui è impossibile non innamorarsi!

Vincisgrassi - Marche

Queste sono state le mie Marche tra sacro e “profano” rivissute attraverso i cinque sensi. Queste sono le Marche in cui ritornerei ora per rivivere un’esperienza unica fatta di profumi, luci e colori, rumori e silenzio, energia che si trasmette al solo tatto e sapori autentici.

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