Cosa fare a Simi, l’isola dei pescatori di spugne in Grecia

Simi (Symi). Sentir pronunciare questo nome potrebbe non dire nulla,  ai più. Ma è meglio che ve lo teniate bene in mente perché se siete di passaggio a Rodi e volete vedere qualcosa di alternativo al di fuori dell’isola, Simi è il posto ideale per passare una giornata. È un’isola situata a nord di Rodi ed è famosa per due motivi: le spugne e le sue case tipiche.

I biglietti per l’aliscafo li potete reperire facilmente al porto. Noi li troviamo a un banchetto della Dodekanisos Seaways da un tizio che parla italiano. Si parte dal Porto Kolona, per poi arrivare all’isola dopo cinquanta minuti di navigazione. In base all’orario di partenza avete due itinerari: il diretto, oppure passare per il monastero di Panormitis. Noi decidiamo per il monastero, a sud dell’isola: è dedicato a San Michele e conserva intatta la sua spiritualità. L’aliscafo si ferma circa quaranta minuti, poi riparte alla volta della parte nord dell’isola, dove si trova Gialos, la nostra vera meta.

Gialos – Simi

Gialos, la capitale dell’isola di Simi, vantava una forte presenza italiana e una forte attività di pesca di spugne in passato. Ma l’inquinamento e la pesca selvaggia hanno fatto drasticamente diminuire il numero delle spugne, costringendo molti abitanti ad emigrare in cerca di nuove opportunità. Oggi la pesca si pratica ancora ma a livelli molto meno intensivi e redditizi. Tuttavia le spugne che si trovano qui sono molto particolari ed è difficile trovarle altrove.

In prossimità della costa vi consiglio di uscire almeno dieci minuti prima dell’attracco per evitare la calca di persone che si ammassano a prua per fotografare il benvenuto che Gialos riserva ai suoi visitatori. La città è collocata su un’insenatura e si sviluppa principalmente in verticale. Le case a picco sul porto – in stile neoclassico e principalmente di colore giallo o sabbia – lo circondano sui tre lati e riservano una vista e un panorama unico nel suo genere. Sul lato sinistro, in particolare, la collina è più alta quindi le case si sviluppano fin quasi sulla cima.

Una volta sbarcati, per visitare la città dovete andare verso sinistra, passando per forza davanti alle numerose bancarelle di spugne. Qui ne potete trovare di svariate forme e colori, dal giallo chiaro al marrone scuro. I prezzi variano dai due euro ai quaranta e le proprietà sono “miracolose”, secondo i venditori: durata dai quattro ai venti anni con la capacità di ammorbidire la pelle immediatamente. Io ci credo poco però la ragazza ci prende un braccio, bagna una spugna e la passa sulla pelle. La differenza tra la pelle lavata con la spugna e quella non lavata è incredibile al tatto già dopo una sola passata. Prima di fare gli acquisti però decidiamo di andare a vedere la città.

Le vie si percorrono esclusivamente a piedi, se non per qualche strada che passa fuori dal centro. Per visitare Gialos si deve percorrere una scala chiamata Kala Strata che si inerpica dai piedi della collina fino ad arrivare in cima dividendosi e ricongiungendosi svariate volte. La salita è facile, ma in altri casi gli scalini diventano sentieri pieni di sassi, rami e anche rifiuti. Vale però la pena continuare perché se vi voltate di centottanta gradi e guardate giù, vi renderete conto che la vista toglie il fiato e che Gialos è bella anche dall’alto.

Il percorso dura quasi un’ora, e in cima c’è un altro monastero che vi attende. Noi arriviamo fin quasi in cima, poi abdichiamo causa stanchezza della nostra piccola. Ma non è un problema, la vista è ottima e decidiamo di mangiare “in quota”.

Ripercorriamo Kala Strata al contrario per scendere e recarci in una di quelle bancarelle al porto con le spugne. Diciamo che anche contrattando la spesa non è del tutto economica, ma a quattro mesi di distanza posso garantire che le spugne sono di ottima qualità.

Mentre aspettiamo che l’aliscafo arrivi per riportarci a Rodi mi fermo ad ammirare per l’ultima volta le case gialle sulla collina e mi chiedo come possano gli abitanti mantenerle sempre così belle. Me lo spiega la ragazza del bar: l’amministrazione dell’isola impone ai residenti di mantenere lo stile e il decoro delle case, che devono essere ristrutturate o ridipinte entro un certo arco di tempo, pena multe salate.

Il costo della manutenzione ordinaria non è del tutto economico, il che spiega perché i residenti della capitale siano un numero sempre più esiguo. Crisi, lavoro, costi, tutti fattori che stanno facendo scappare gli abitanti in cerca di condizioni migliori. Eppure Gialos e Simi resistono e si mantengono belle e splendenti. Ci viene detto anche che non solo i comuni mortali, ma anche qualche VIP hollywoodiano si reca a Simi a visitare le sue case e le sue spugne uniche nel Mediterraneo. Anche questo contribuisce a mantenere viva l’isola.

Informazioni utili

Non andate per agenzie a prendere i biglietti. Al porto di Mandraki (Rodi città) la Dodekanisos Seaways vende biglietti per Simi e le altre isole. Accettano anche la carta di credito. Per due adulti e una bambina di 4 anni il costo totale è di 48 € a/r, il mio hotel ne voleva 104!

Acquistate anche le spugne, le proprietà magari non saranno miracolose ma hanno una resistenza e una capacità di ammorbidire la pelle naturalmente, senza l’uso di bagno schiuma o shampoo, che non troverete in altre spugne. Provare per credere.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.