Cosa fare a Vienna con bambini piccoli

Vienna è per tutti. Ora possiamo dirlo. E ce lo siamo detti subito, io e mio marito, una volta tornati a casa dopo il nostro primo viaggio in Europa con una compagna del tutto speciale: nostra figlia, una piccola neo viaggiatrice di quattordici mesi.

Accogliente, calda nonostante il clima. Classica, ma con uno sguardo lanciato al futuro. Dopo mesi e mesi di documentazione sul web e su guide di viaggio baby-friendly, dopo ore di dibattiti, ci siamo convinti che, sì, era giunto il momento di provare, anche noi, a partire. In tre. Per la prima volta. E proprio Vienna ci è sembrata il luogo perfetto, per distanza, strutture, servizi e fascino. A posteriori, posso dire che la piccola dose di ansia fisiologica è stata facilmente sedata grazie ad una dettagliata organizzazione.

Preparazione del viaggio

Per un viaggiatore mediamente esperto, preparare un fine settimana in Europa è una passeggiata. Un po’ meno può esserlo se si è alle prese con una piccolina alla sua prima esperienza fuori confine. L’idea di base per far sì che anche la nostra bimba potesse godere dell’esperienza è stata quella di adattare su misura per lei il viaggio. Prima di tutto, l’alloggio. Abbiamo optato per un appartamento monolocale centralissimo, a tre minuti a piedi dal Duomo di Santo Stefano, dotato di bagno, angolo cucina e lettino da campeggio: la struttura Singerstrasse 21/25 Apartments.

Altra scelta fondamentale: viaggiare leggeri. Soltanto bagagli a mano per noi adulti e borsa da passeggino per la piccola, con annesso passeggino trasportato gratuitamente. Abbiamo volato da Milano Malpensa con la compagnia di bandiera austriaca, Austrian Airlines, con la quale ci siamo trovati discretamente.

Per quanto riguarda l’alimentazione della piccola, nostra figlia ha superato da mesi il completamento dello svezzamento, quindi quando i bambini iniziano a nutrirsi delle nostre stesse pietanze, la strada diventa in discesa. Ho portato pochi alimenti indispensabili per coprire gli spostamenti da Milano a Vienna: un paio di merende, due biberon.

Infine, questione temperature basse. Noi siamo partiti tra fine ottobre e inizio novembre, la fortuna ci è venuta incontro regalandoci quattro giornate senza pioggia, ma il freddo è stato indiscusso protagonista. Per nostra figlia, che ancora non camminava e avrebbe trascorso gran parte del tempo seduta sul passeggino a scrutare i vicoli viennesi, abbiamo optato per una coperta pesante in pile e per una copertura anti-freddo di cui è dotato il nostro passeggino.

A spasso per la città

A differenza di come siamo abituati a preparare un viaggio, questa volta, essendo l’esordio della nostra piccola, abbiamo lasciato un po’ le cose al caso. Con grande orgoglio, possiamo dire che la nostra piccola è una vera viaggiatrice in erba. Ecco cosa abbiamo visto, assaggiato e scoperto, in pillole, durante i nostri quattro giorni viennesi.

Duomo di Santo Stefano

Situato nel pieno del centro storico, nel mezzo della elegante Stephansplatz svetta poderoso il Duomo di Santo Stefano (Stephansdom), vero emblema della capitale. Durante il fine settimana, la sera, all’interno del duomo si possono ascoltare piacevoli concerti di musica classica, in particolare di Mozart. Non sono molto economici e desistiamo dal prenotare dei biglietti quando un addetto ci confessa che la presenza di bambini piccoli non è molto desiderata a causa dei probabili urletti e vagiti.

Sacher Torte

Impossibile vagare per le strade di Vienna senza farsi ammaliare dai profumi dei dolci. Improbabile, allo stesso tempo, entrare in una pasticceria tipica e non decidere di comprare una fetta di torta Sacher, mitologico dolce viennese dal gusto inconfondibile. Per chi vuole fondere al gusto la tradizione, il Café Sacher è il leader – nonostante i prezzi tutt’altro che popolari – nel settore. Ci innamoriamo anche di un Kaffeehauser situato a metà strada tra il centro storico e il complesso della Hofburg: Demel. Eleganza, raffinatezza e estro di alta pasticceria sfoggiato nelle variopinte vetrine.

Hofburg e l’incontro con Sissi

Vienna è una città silente, dove le strade alla mattina riposano e l’unico rumore è quello dei passi di chi fa jogging, delle ruote delle carrozze a cavalli. Ci troviamo a passeggiare per le strade della Hofburg, scoprendo scorci di un’eleganza palpabile eppure sobria. Statue degli Asburgo, il palazzo dell’Albertina, fino a giungere agli affascinanti Kaiserappartements, appartamenti imperiali, che ospitano il Sisi Museum dedicato all’amata Elisabetta di Baviera. Se è una giornata di sole, in questa zona trovate uno dei parchi più belli della città, il Volksgarten. Decidiamo di entrare nell museo dell’imperatrice Sissi. La nostra bimba passa egregiamente la prova del suo primo museo. La intratteniamo con qualche libretto tra i suoi preferiti e uno spuntino qua e là, mentre noi ci godiamo la magnificenza delle stanze della sovrana più amata d’Austria.

Prater, per volare in alto

Una tappa nel polmone verde della città, nonché luogo di grandi divertimenti. Non potevamo evitare di camminare tra le stradine del famoso lunapark, dove la nostra bimba si è divertita molto vedendo bambini più grandi saltare su e giù dalle giostre, ballando dall’alto del suo passeggino al ritmo delle musiche del posto. Era Halloween, quindi il Prater era travestito di tutto punto per l’occasione. Noi ci rechiamo subito all’attrazione principale, la romantica Riesenrad, famosa ruota panoramica costruita nel 1897 dall’inglese Walter Bassett Bassett per festeggiare il giubileo d’oro dell’imperatore Francesco Giuseppe.

Schloss Belvedere e scoprire Klimt

L’immenso e regale Schloss Belvedere è un tripudio di arte ed eleganza, con i suoi appartamenti affrescati, il vasto giardino ricco di statue e un grande museo d’arte dove potete trovarvi faccia a faccia con capolavori che tolgono il fiato, come è stato per noi vedere dal vivo “Il bacio” e “Giuditta” di Gustav Klimt. La nostra bimba ha superato egregiamente anche la sua seconda visita ad un museo, godendo insieme a noi della vista di queste opere uniche.

Museumquarter, modernità e cultura

Una quiete in cui si respira arte, modernità, accoglienza e cultura. Qui sono ospitati diversi musei, tra cui il Kunsthistorisches Museum, casa della storia e dei tesori degli Asburgo, il Naturhistorisches Museum, dove dinosauri e preistoria sono protagonisti, il Mumok, museo di arte moderna, e per i più piccoli di tutte le fasce di età, lo Zoom, il museo dei bambini, che introduce all’arte per mezzo del gioco.

La cultura delle Kaffeehauser

Bertold Brecht definì Vienna come “una piccola città costruita attorno a un paio di Kaffehauser”, dove la gente “siede e legge i giornali”. Esattamente, questo avviene ancora nei maggiori Kaffeehauser viennesi, luoghi d’incontro tipici, vere istituzioni cittadine. Potete trovarne di diversi tipi, da quelli eleganti e sfarzosi ad altri più modesti e alternativi. Consigliamo il Café Braunerhof, perché con i suoi camerieri in frac e la sua atmosfera unica ci ha fatti sentire parte di un salotto senza tempo.

Sentirsi in famiglia con l’autentica cucina viennese

Per una pausa ristoratrice, dopo le lunghe camminate in città, cosa può esserci di meglio di una piccola locanda a gestione familiare, in cui la storia di Vienna si tocca con mano? Abbiamo scoperto il “Beim Hofmeister” per caso, girovagando tra le viuzze del centro storico. Per citare un foglio presente nel locale affisso dai proprietari: “Nel luogo in cui vi trovate ora, erano situate sino al 1687 le stalle imperiali per cavalli dell’imperatrice Maria Teresa (…). Già dal 1723 sotto queste volte si gestiva una locanda (…). Nel 1919 i miei nonni Hofmeister rilevarono il locale e lo chiamarono “Alla vecchia cantina di corte” (“Zum alten Burgkeller”). Infine il locale divenne “Beim Hofmeister” dal nome della nostra famiglia, in ricordo dei miei nonni.

La vera ospitalità austriaca

Vienna ci ha stupiti per la sua accoglienza. Come prima meta per viaggiare con bambini piccoli ci è sembrata ideale e, dopo averla vissuta, non possiamo che consigliarla. Per tutto quello che offre, per come ti accoglie, per il ricordo che lascia. La nostra bimba ricorda ancora con felicità le carrozze a cavalli che riempiono le vie della capitale, ricorda la musica dei Kaffeehauser se la risente in video e guarda con stupore le fotografie di noi tre sulla ruota panoramica del Prater. Viaggiare con i bambini, laddove vi siano i requisiti, ci sembra un dovere prima ancora che un piacere. E Vienna rimarrà breccia nel nostro cuore, per aver segnato un via sempre più chiara da seguire. Ora, finalmente, in tre. > Dove dormire a Vienna

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