Cosa vedere a Rodi: un viaggio dedicato ai vostri figli

Un’isola come Rodi si presta soprattuto a un soggiorno di tipo balneare oppure a uno di tipo culturale, tra le svariate rovine, la città vecchia e i siti archeologici sparsi per l’isola. Ma anche per chi viaggia con figli al seguito le alternative non mancano.

Nel nostro soggiorno di una settimana abbiamo visto molto e siamo riusciti ad accontentare anche la nostra piccola, trovando tre attrazioni che possono soddisfare grandi e piccini. È un itinerario che può partire dalla costa orientale e arrivare sulla costa occidentale o viceversa. Mezzo imprescindibile per guadagnare tempo e muoversi in libertà è l’affitto di un’auto.

Un giro a dorso d’asino

Gli animali sono generalmente molto amati dai bambini, se poi hanno la simpatia di un asinello ancora meglio. Iniziate (o terminate) il vostro itinerario da Lindo (Lindos), la città bianca. Lindo è famosa per il trasporo di turisti dalla piazza centrale a dorso d’asino fino in cima all’Agorà. Il costo è di cinque euro a persona, l’orario è dalle 8.30 alle 18.00. Non sarete soli, ma sarete accompagnati da un ragazzo che condurrà due asinelli alla volta fino in cima. E nell’attesa potete ingannare il tempo accarezzando gli asinelli che si trovano all’interno del recinto.

Epta piges

Le sette sorgenti. Situato a una decina di chilometri a nord di Lindo può essere una piacevole tappa per rilassarsi. Le sette sorgenti danno origine a un fiume che confluisce in un lago dove, se siete fortunati, potete vedere delle tartarughe. Ma la vera particolarità sta nel come raggiungere il lago: o vi inerpicate per la collina oppure vi togliete scarpe e calzini, mettete i piedi in acqua e seguite il percorso del fiume che è stato ricavato artificialmente dentro alla collina. Entrerete in una galleria buia, che all’inizio può suggestionare un po’ e quindi fare paura, suggerisco allora di farlo fare a bambini un po’ più grandicelli. Procuratevi anche un torcia o qualcosa per illuminare la strada. Il percorso dura circa un paio di minuti ed è lungo una trentina di metri. Se lo percorrete tutto arriverete proprio a bordo del lago.

La Valle delle Farfalle

Sicuramente la parte più interessante e più lunga di questo vostro itinerario. Per vedere tutta la valle ci vuole circa mezza giornata. Il vero nome è Petaloudes, ma troverete anche le indicazioni Valley of Butterfly, situata sulla costa occidentale. Il periodo migliore è da giugno ad agosto, periodo di riproduzione delle farfalle, che poi non sono altro che delle falene colorate. Il numero quindi può essere molto elevato. Ma tante farfalle significa anche tanti turisti. Se andate fuori stagione, e se siete fortunati, ne potete vedere comunque una discreta quantità. Potete percorrere la valle da cima a fondo o all’inverso. Il dislivello è di trecento metri, mentre tutto il percorso è di circa un chilometro.

Sappiate che il percorso per i bambini può essere pesante, specie se fatto in salita, ma la presenza di animali e la bellezza del posto immerso nella natura, non farà sentir loro la stanchezza. La mia di quattro anni era sempre in prima fila e non si fermava mai. Se non ce la fate, non c’è problema, potete uscire anche a metà percorso, dove troverete un bar, bagni pubblici e la possibilità di prendere un trenino colorato che fa la spola tra la cima della collina e l’ingresso sud della valle.

Oltre alla presenza di farfalle, aguzzate la vista nei torrenti che compongono la valle, ci sono dei granchi che li popolano, probabilmente cresciuti in età remota e rimasti nei fiumi una volta che è mancato il collegameno col mare poco distante. Il posto merita, oltre per le farfalle, anche per tutto il contesto naturale: il verde e la natura sono i padroni assoluti. Una volta arrivati in punta alla collina c’è un monastero, molto piccolo, da visitare e un ristorante che serve specialità greche. E il panorama non è male.

Capra! Capra! Capra!

Non è un insulto a chi legge con una citazione specifica al critico d’arte Vittorio Sgarbi, ma semplicemente le esclamazioni di mia figlia quando ne vedeva una. Rodi è in parte ancora selvaggia, specie nelle zone montuose centrali, e non è raro incontrare qualche gregge di capre selvatiche che brucano l’erba. Rallenatate e accostate, questi simpatici animali sono tanto curiosi da avvicinarsi alla vostra auto e quasi si fanno accarezzare, con grande gioia dei vostri pargoletti.

Informazioni utili

  • Il costo dell’auto può variare, ma noi dai 45 € chiesti per una giornata siamo scesi a 35.
  • La concorrenza tra le agenzie è spietata, contrattate più che potete. Il costo della benzina a settembre era tra 1,69 € e 1,75 € al litro.
  • Per gli asini, come detto, il costo è di 5 € a persona, bambini compresi.
  • Epta piges: tutto gratuito. Per la valle delle farfalle i bambini fino ai quattro anni non pagano, per gli adulti 3 € a persona.

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