7 mila miglia intorno al mondo #29: risalendo il Sudafrica tra pinguini e pesce

Le tappe precedenti:

Ora la nuova squadra di avventurieri ha preso in carico i veicoli e le attrezzature ed è pronta per la traversata dal Sudamerica fino in Kenya. Le offerte raccolte da questa tappa verranno destinate all’organizzazione non governativa di cooperazione internazionale CESVI, che tra una grande varietà di progetti in Africa punta anche ad accrescere la disponibilità del cibo e l’accesso ad alimenti nutrizionalmente adeguati e a migliorare la conservazione dei viveri. CESVI lotta da anni contro la fame nel mondo attraverso progetti di sviluppo nel Sud e campagne di sensibilizzazione e educazione nel Nord del mondo. Partendo dalle sue competenze in tema di sicurezza alimentare, lancia la nuova campagna Food Right Now per educare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alla fame e sulla promozione del diritto al cibo per tutti.

Dal diario di Paolo Brovelli

Cominciamo da… Capo

Il cielo è terso e chiaro, nell’estate sudafricana, ma il mare bolle burrascoso. Non poteva essere diverso qui, su questo promontorio di leggenda. Vento forte, pungente, che arruffa i capelli e gli animi. Spruzzi vaporosi di cavalloni infranti. Scogli verticali, smussati da milioni di secoli di flutti. Guardando l’orizzonte a sud, vediamo le navi che colano a picco, sentiamo le grida disperate dei marinai ingoiate dagli oceani. Lamenti antichi come le esplorazioni, voci di navigatori, portoghesi, olandesi…

Ci par di sentire anche quella di Bartolomeu Diaz, che dal 1487 ci parla, esulta, ce l’ha fatta! Finalmente l’ha doppiato, il Capo delle Tempeste, il Capo di buona speranza! Capo maledetto… o porta benedetta verso le Indie, verso i tesori d’Oriente. Da quel giorno è cambiato il mondo. L’Europa è uscita dall’Europa e ha dilagato, per mare, nel mondo.

Noi però guardiamo a settentrione. Spalle all’Antartide, pensiamo a tutto il continente che ci aspetta. E ci sentiamo piccoli, di fronte a tutto quell’ignoto. E ci sentiamo grandi, davanti a quest’impresa. Non è il punto più meridionale d’Africa, primato del vicino Capo Agulhas, ma il più simbolico di certo. Da qui, il Team, il primo africano, volge la prua a nord per non guardar più indietro. Qui, lasciamo le acque fredde, dimora di pinguini (sì, pinguini, quelli veri, in Africa!), per cominciare la lunga risalita tra i leoni, che terminerà fra sei settimane a Malindi, Kenya, dove il testimone passerà all’ultima tappa. Fino a casa.

Oggi pesce

La nostra ricerca di cibo continua. Quesa volta tocca al pesce. E che pesce! Il posto è a Langebaan, cittadina turistica di casette basse e ordinate, all’europea, a un centinaio di chilometri da Città del capo, lungo la costa ovest. Davanti, una laguna dove tira vento forte e freddo e la gente vola sui kitesurf. Il ristorante è spiaggia tra le rocce, pergolati svolazzanti di reti consunte e vecchi pali smangiati, tavoli di legno molli d’umido e braci che sfrigolano griglie di ferro vecchio cariche di pesci o bollono pignatte da esercito della salvezza.
La materia prima arriva tutte le mattine dalle barche dei pescatori e a mezzogiorno in punto le cozze in pentola aprono le danze, che continueranno, una portata dietro l’altra, fino all’astice, alle tre, a sazietà. Un prezzo fisso di circa 20 euro per una decina di portate dal gusto sopraffino, più pane in cassetta cotto lì, sul posto (in forni di recupero, s’intende), burro, marmellate, per finire col caffè, bollito sulle braci e insaporito con l’immersione d’un tizzone ardente, per un tocco d’affumicato tutto locale.

Team 7MML
Buon viaggio … sempre

Leggi la puntata precedente: la vita nelle township di Città del Capo

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