Il nuovo modo di fare turismo: professioni in viaggio

Il viaggio è da sempre una metafora della condizione umana: la vita intesa come un viaggio, il viaggio di nozze e tutti gli altri spostamenti che, in un modo o nell’altro condizionano e caratterizzano la nostra esistenza. Nonostante ciò, il viaggio è comunemente relegato alla sfera del piacere, nel senso che nella maggior parte dei casi si viaggia in vacanza, delle volte anche per lavoro è vero, ma questi non sono quasi mai stati intesi come spostamenti legati alla sfera dell’entertainmnent, i casi più comuni vedono la fatidica frase: “Domani mattina ho un treno, devo arrivare alle dieci in stazione e poi alle 10:20 ho un appuntamento con il mio capo nel suo ufficio di Milano.”

Lavoro remoto

Adesso le cose stanno cambiando profondamente, molte persone scelgono infatti quello che si chiama in gergo un ‘ufficio all’aria aperta’. Tale condizione non sta a significare che trasferiranno la propria scrivania, sedia, raccoglitori, computer, penne e suppellettili su un prato in montagna, ma che molte professioni oggi si possono svolgere in remoto senza l’obbligo di doversi trovare specificatamente in un preciso spazio fisico. Grazie anche alle nuove tecnologie di comunicazione adesso disponibili, quali internet, email e strumenti che permettono di comunicare in remoto come Skype e Viber, tanti sono i mestieri che si possono svolgere da qualsiasi parte del mondo, come quelli legati al Marketing, al Forex ed allo sviluppo di software.

Digital Nomads (foto by barefootjournal.com)

Solo in Italia più di 700 mila persone svolgono il lavoro da casa, o perché no, dai luoghi di villeggiatura, una parte di loro ha persino deciso di spostarsi in mete lontane, magari Bali o qualche altro luogo al caldo, dove i costi per vivere sono inferiori e si hanno meno spese da sostenere. La riforma del lavoro a cui ha messo mano il governo Renzi prevede anche delle misure in materia di lavoro a distanza, definito smartwork, intese come sostegno all’equilibrio lavoro-famiglia. La norma sul telelavoro prevede benefici per i datori di lavoro che consentono ai dipendenti di lavorare da casa per assolvere le cure parentali. Insomma, la norma sembrerebbe intervenire più a sostegno dei nuclei familiari che per risollevare un mercato del lavoro ormai atrofizzato. Secondo uno studio della School of Management del Politecnico di Milano l’estensione del telelavoro consentirebbe alle imprese italiane di risparmiare una cifra che si aggira intorno ai 37 miliardi di euro.

Nomadi Digitali (foto medium.com)

Questo nuovo modo di lavorare sta mutando profondamente anche il concetto stesso di viaggio e se prima ci si spostava solamente durante il periodo delle vacanze, adesso ci si può invece ritagliare un periodo più lungo di permanenza, durante il quale si lavora si, ma siamo fisicamente in un luogo di villeggiatura.

E non è detto che il luogo di villeggiatura rimanga lo stesso per lungo tempo, grazie al telelavoro ci si può spostare liberamente, e quante volte si vuole, basta avere con se un computer, uno smartphone e il passaporto sempre pronto per raggiungere nuove e meravigliose mete.

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