SciaccheTrail: un percorso per ritrovare l’anima delle Cinque Terre

Il nome “SciaccheTrail” nasce dall’unione di Sciacchetrà – un vino passito, dolce e liquoroso, prodotto nelle Cinque Terre dalle uve dei vitigni Bosco, Albarola e Vermentino – e trail, la corsa che ha per teatro la natura e in questo caso specifico gli splendidi paesaggi della splendida costa ligure. Nasce da questi due tesori, la natura e l’arte del vino ligure, l’idea di una gara che faccia ritrovare alla comunità locale la passione per il proprio territorio e al tempo stesso esalti l’opera e la fatica che porta alla produzione di un vino squisito. Un evento che punta a promuovere e proteggere uno dei tanti patrimoni italiani che incuria e speculazione rischiano di strappare all’eredità di chi verrà dopo di noi. Per la prima edizione, prevista a Monterosso per il 29 marzo 2015 e preceduta il 28 dalla Festa del vino, sono già aperte le iscrizioni e tra i partecipanti più illustri vi sarà anche Sally McRae, leader del team Nike Trail.

SciaccheTrail è il nome della gara evento, ma anche un percorso permanente per scoprire il territorio delle Cinque Terre – mi ha spiegato Nicola Bordoni, tra gli organizzatori dello storico evento – la fatica come percorso per conoscere e conoscersi, e allo stesso tempo promuovere l’agricoltura estrema e chi la fa, consapevoli che le risorse del turismo devono finire in primis a chi fa il vino perché è l’unico sistema per conservare il paesaggio caratteristico delle Cinque Terre.”

Attraverso lo sport e la passione agonistica, quindi, creare un’economia del vino che alimenti la tradizione del territorio e produca risorse per proteggerne le peculiarità.

Forse è tardi, ma almeno sulla costa non abbiamo ancora il cemento che ha devastato tutta la regione.”

Vivere un’esperienza trail significa percorrere chilometri e chilometri in solitudine, un’esperienza che consente di crescere interiormente e assaporare in modo intimo e profondo la natura circostante. Correre lungo le antiche mulattiere della Liguria è un viaggio nella storia del territorio, nella sua economia e nelle sue tradizioni. Una riscoperta che ha anche un valore morale capace di riportarci alla realtà più concreta, quella fatta di esigenze reali e tangibili, di tesori naturali da difendere e trasmettere alle future generazioni.

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Lo Sciacchetrà, vino dal profumo fruttato, floreale, gode di un’alta qualità garantita dalla Denominazione di Origine Controllata. Di questo vino ne parlarono Plinio, Boccaccia e Petrarca. Giosuè Carducci lo descrisse come “l’essenza di tutte le ebbrezze dionisiache”, Giovanni Pascoli ne richiese l’invio di poche bottiglie “in nome della letteratura italiana”, Gabriele D’annunzio lo descrisse come “profondamente sensuale”.

Negli ultimi anni, però, i flussi turistici diretti alle Cinque Terre hanno arricchito quasi esclusivamente alcuni settori produttivi lasciando un ruolo marginale proprio al settore agricolo, settore che è l’architrave del sistema ambientale del territorio del parco. Ecco perché SciaccheTrail si pone come un’azione culturale che punta a rimettere al centro del sistema economico la produzione agricola e il ruolo del settore primario.

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